Questa sezione dell'Atlante mappa porti e scali marittimi, sia urbani, sia feudali e rurali. La vicenda dello spazio portuale di Cagliari nella lunga durata viene riportata con l’apporto della cattedra di archeologia medievale specializzata in questo ambito.
Giuseppe Cossu, già Censore generale del Regno, pubblica nel 1799, per i tipi della stamperia di Agostino Olzati a Genova, la sua Descrizione geografica della Sardegna. Nel primo volume, dedicato all'idrografia dell'isola, Cossu offre un resoconto puntuale della conformazione delle coste sarde. Partendo da Cagliari, circumnaviga la Sardegna verso Ovest, segnalando minuziosamente la presenza di porti, spiagge, cale e insenature di ogni tipo. Quando gli è possibile, per ognuno di questi approdi – grandi e piccoli, regolari o abusivi – si sofferma a indicarne la qualità del fondo e la capacità, nonché l'uso che di questi scali vien fatto e chi sono i principali loro frequentatori. Il racconto è corredato da una serie di mappe e carte geografiche che accompagnano il lettore lungo il percorso. Da questa istantanea del Cossu, che è una lettura quindi parziale dello stato dell'isola in Età moderna, è possibile intravedere una Sardegna che pullula di navi e bastimenti, che si muove via mare e una società che si sviluppa – soprattutto – con e sul mare.

Per approfondire
Giuseppe Cossu, Descrizione geografica della Sardegna, a cura di Isabella Zedda Macciò, Nuoro: Ilisso 2000.