Curia del Consolato del Mare
Contenuto
Titolo
Curia del Consolato del Mare
Denominazione
Curia del Consolato del Mare
Tribunale dell'Ammiragliato e Consolato
Descrizione
Verso il XIV secolo, con l’avvento degli aragonesi sul trono di Napoli, le regole marittime della Tabula de Amalpha caddero in disuso e furono progressivamente sostituite da quelle del Consolato del Mare.
La magistratura preposta a far rispettare le nuove norme era la Curia del Consolato del Mare, alla quale spettava il compito di dirimere ogni controversia relativa ai noli, ai contratti di noleggio, alle mercanzie, ai sinistri e a tutte le forme di contrattazione marittima (salvo le assicurazioni).
La Curia del Consolato venne abolita nel 1783 e sostituita dal Tribunale dell’Ammiragliato e Consolato. Il Tribunale venne istituito con prammatica 6 dicembre 1783 per ovviare ai frequenti conflitti di giurisdizione tra la corte del grande Almirante, altra magistratura napoletana, e la Curia del Consolato del Mare di Napoli.
Il tribunale aveva competenza su cause civili, criminali e miste relative ai marittimi e al commercio marittimo, già di competenza della corte e del consolato. Era composto da un presidente, da due giudici dottori, dai quali riceveva le commesse delle cause criminali e civili, e da due assessori, scelti nella classe mercantile con voto deliberativo nelle cause civili e consultivo nelle cause criminali.
Facevano parte del tribunale l’avvocato fiscale, l'avvocato dei poveri e un segretario. Per le cause di valore superiore ai cinquecento ducati, i decreti erano appellabili al supremo magistrato di commercio.
Il tribunale venne soppresso tra il 1806 e il 1808, durante il decennio di occupazione francese a Napoli.
La magistratura preposta a far rispettare le nuove norme era la Curia del Consolato del Mare, alla quale spettava il compito di dirimere ogni controversia relativa ai noli, ai contratti di noleggio, alle mercanzie, ai sinistri e a tutte le forme di contrattazione marittima (salvo le assicurazioni).
La Curia del Consolato venne abolita nel 1783 e sostituita dal Tribunale dell’Ammiragliato e Consolato. Il Tribunale venne istituito con prammatica 6 dicembre 1783 per ovviare ai frequenti conflitti di giurisdizione tra la corte del grande Almirante, altra magistratura napoletana, e la Curia del Consolato del Mare di Napoli.
Il tribunale aveva competenza su cause civili, criminali e miste relative ai marittimi e al commercio marittimo, già di competenza della corte e del consolato. Era composto da un presidente, da due giudici dottori, dai quali riceveva le commesse delle cause criminali e civili, e da due assessori, scelti nella classe mercantile con voto deliberativo nelle cause civili e consultivo nelle cause criminali.
Facevano parte del tribunale l’avvocato fiscale, l'avvocato dei poveri e un segretario. Per le cause di valore superiore ai cinquecento ducati, i decreti erano appellabili al supremo magistrato di commercio.
Il tribunale venne soppresso tra il 1806 e il 1808, durante il decennio di occupazione francese a Napoli.
Data esistenza: fine
1808
Fonte
1) A. Lozzi, Codici e consuetudini nella storia del commercio marittimo. Dagli statuti delle città italiane ai codici del Regno d’Italia, Mursia, Milano, 2022. 2)
A. Migone, Nuovi studi sulla Tabula de Amalpha, Il Frangente, Verona, 2016. 3)
Autore della scheda
Lorenzo Roda
revisione G.Salice
revisione G.Salice
Data creazione Scheda
26/11/2022
Data
1300
Country
Regno di Napoli
Place
Napoli
Collezione
Annotazioni
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