Consolato del Mare di Malta
Contenuto
Titolo
Consolato del Mare di Malta
Denominazione
Consolato del Mare di Malta
Descrizione
it
Il Consolato del Mare, insieme alle sue norme, fu istituito il il 1° settembre 1697 tramite la prammatica Perellos.
Il Consolato si rivelò essere uno strumento legislativo efficace, pratico e rigoroso che divenne la base della giurisprudenza marittima dell'isola. Attraverso i titoli e i capitoli della Prammatica del 1° settembre 1697 è possibile capire quali fossero le funzioni del Consolato e i compiti dei Consoli.
I titoli erano 7 ed erano i seguenti:
Titolo I - Di quali persone si componga il Consolato e quale sia l’autorità e l'obbligo dei consoli;
Titolo II - Della formazione e del modo di procedere e giudicare nel Consolato del Mare;
Titolo III - Delli Capitani e Padroni di Navi; Titolo IV - Dello Scrivano;
Titolo V - Del Piloto, Nocchiero e Guardiano;
Titolo VI - Dei Marinai;
Titolo VII - Del noleggiare la nave. I Consoli venivano nominati dal Gran Maestro tra i mercanti del luogo, esperti nei negozi di mare, i quali dovevano prestare giuramento nelle mani del Castellano.
La lingua ufficiale in uso nel consolato di Malta fu quella italiana. Alla Prammatica di Perellos fece seguito il Codice civile maltese del 5 novembre 1723, promulgato dal Grande Maestro Antonio Manoel de Vilhena, che integrò la stessa Prammatica Perellos.
Con l’entrata in vigore del Code de Rohan nel 1784, il Consolato del Mare di Malta divenne l’ombra di se stesso, dato che perse quasi tutte le sue funzioni a favore del Tribunale degli Armamenti.
Il Consolato del Mare maltese fu soppresso nel 1816, anno in cui l’isola divenne ufficialmente parte dell’Impero britannico.
Il Consolato si rivelò essere uno strumento legislativo efficace, pratico e rigoroso che divenne la base della giurisprudenza marittima dell'isola. Attraverso i titoli e i capitoli della Prammatica del 1° settembre 1697 è possibile capire quali fossero le funzioni del Consolato e i compiti dei Consoli.
I titoli erano 7 ed erano i seguenti:
Titolo I - Di quali persone si componga il Consolato e quale sia l’autorità e l'obbligo dei consoli;
Titolo II - Della formazione e del modo di procedere e giudicare nel Consolato del Mare;
Titolo III - Delli Capitani e Padroni di Navi; Titolo IV - Dello Scrivano;
Titolo V - Del Piloto, Nocchiero e Guardiano;
Titolo VI - Dei Marinai;
Titolo VII - Del noleggiare la nave. I Consoli venivano nominati dal Gran Maestro tra i mercanti del luogo, esperti nei negozi di mare, i quali dovevano prestare giuramento nelle mani del Castellano.
La lingua ufficiale in uso nel consolato di Malta fu quella italiana. Alla Prammatica di Perellos fece seguito il Codice civile maltese del 5 novembre 1723, promulgato dal Grande Maestro Antonio Manoel de Vilhena, che integrò la stessa Prammatica Perellos.
Con l’entrata in vigore del Code de Rohan nel 1784, il Consolato del Mare di Malta divenne l’ombra di se stesso, dato che perse quasi tutte le sue funzioni a favore del Tribunale degli Armamenti.
Il Consolato del Mare maltese fu soppresso nel 1816, anno in cui l’isola divenne ufficialmente parte dell’Impero britannico.
Data esistenza: fine
1816
Fonte
A. Lozzi, Codici e consuetudini nella storia del commercio marittimo. Dagli statuti delle città italiane ai codici del Regno d’Italia, Mursia, Milano, 2022.
P. Caruana Curran, The Maltese corsair courts, Għaqda Studenti tal-Liġi, 1975.
Autore della scheda
Lorenzo Roda
Data creazione Scheda
26/11/2022
Data
1697
Country
Malta
Place
La Valletta
Collezione
Annotazioni
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