Torre di Perdusemini

Contenuto

Denominazione

it Torre di Perdusemini
it Torre del Lazzaretto
Torre del Prezzemolo
es torre de las salinas
it torre di santo Stefano

Data

1282

Descrizione

La torre del Prezzemolo, sita nel promontorio di Sant’Elia, presenta alla base un diametro di 4.50 metri circa e un’altezza di 7, mentre la muratura è costituita da materiale calcareo.

Attraverso lo studio delle fonti bibliografiche ed archivistiche è stato
possibile ricostruirne l’evoluzione storica.

Realizzata a partire dal 1282, è una delle prime torri costiere della Sardegna di cui si hanno testimonianze storiche. Denominata “Torre de las Salinas” nelle mappe seicentesche, “torre di santo Stefano” nella cartografia settecentesca e “torre Perdusemini” (del Prezzemolo) a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, è nota ancora oggi con quest’ultimo nome.

La torre venne costruita per il controllo del promontorio di Sant’Elia, venne gestita dall’Amministrazione delle torri a partire dal 1581 sino al 1842, alternando periodi di attività e di abbandono.

Inizialmente unica torre costiera di Sant’Elia, venne poi inserita in un sistema di difesa più complesso, grazie alla costruzione a partire dal XVI secolo delle torri di Calamosca, di Cala Fighera e in ultimo di Sant’Elia.

Le quattro torri erano dislocate strategicamente per la sorveglianza della zona. Il promontorio di Sant’Elia è un esempio utile a comprendere come il sistema di difesa operasse su due fronti: la protezione del territorio da
minacce esterne, la prevenzione di tensioni interne.

Dalla torre del Prezzemolo era infatti possibile avere una visione d’insieme del circondario, soprattutto in direzione del Lazzaretto.
La vicinanza tra i due luoghi ha dato vita all’ipotesi che la torre fosse utilizzata per controllare nessuno si avvicinasse al mare senza autorizzazione sanitaria.

Un ulteriore dettaglio a sostegno di questa tesi è dato dal fatto che in alcune fonti del XVIII secolo venisse chiamata, oltre che torre di Santo Stefano, anche "del Lazzaretto".

Dalle fonti documentarie presenti nell’archivio della Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna sono emersi vari aspetti riguardanti l’evoluzione architettonica e le pratiche di restauro adottate nel sito durante il corso degli anni.

Il primo documento che attesta un interesse da parte della Soprintendenza alla conservazione della torre è la relazione di un sopralluogo avvenuto nel 1916, che comprendeva anche il vicino forte di Sant’Ignazio.

Il primo intervento di restauro risale però al 1967, con il consolidamento della roccia sul quale poggiava la torre, grazie alla realizzazione dei contrafforti ancora visibili.

Seguono poi alcuni interventi di restauro negli anni Duemila: il primo nel 2002 con un insieme di azioni volte alla pulizia della muratura e al consolidamento delle strutture; il secondo nel 2012 con un restauro conservativo.

Un dato importante che emerge dalle fonti presenti nell’archivio della Soprintendenza è quello relativo ad alcuni articoli di giornale datati al 1970. Tra questi merita particolare attenzione l’articolo del 26 febbraio 1977 della rivista “Tutto quotidiano” dal titolo “I militari se ne vanno?”.

Si parla della richiesta da parte di associazioni turistiche e dei cittadini di demilitarizzare la zona di Sant’Elia, compresa anche la torre del Prezzemolo.

La richiesta del 1970 nasce dal desiderio dei cittadini di riappropriarsi di una spazio di interesse storico e paesaggistico, ma anche identitario.

Attraverso la lettura dell’articolo è possibile fare una riflessione in relazione ai tempi moderni. La torre del Prezzemolo si trova infatti oggi in condizioni di grave abbandono, seppur visitabile.

Recuperare il sito architettonico dandogli nuovi usi e significati, seppur preservandone l’autenticità, significherebbe ancora oggi per la comunità
riconoscersi in esso.

L’articolo 2 della Convenzione di Faro dice: ” l’eredità culturale è un insieme di
risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione.

Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato del
l’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi”6. La valorizzazione della torre non può essere limitata ad una visione di puro restauro architettonico, ma deve necessariamente inserirsi in un progetto di tutela e valorizzazione del più ampio e complesso sistema di torri costiere presenti nell’isola.

La torre del Prezzemolo si inserisce in un contesto ricco di itinerari culturali, dati dalla presenza di ulteriori siti di grande interesse storico-architettonico, come per esempio il forte di Sant’Ignazio. Lo sviluppo di un percorso che metta insieme tutti questi elementi architettonici e storici permetterebbe la nascita di un processo più ampio di recupero culturale di un intero sito paesaggistico.

È necessario quindi che ciò avvenga affinché la popolazione, così come proposto dalla Convenzione di Faro, sia in grado di riconoscersi in quel luogo e possa farne uso.

Comune attuale

it Cagliari

Latitudine

it 39.186976962375205

Longitudine

it 9.142511105152115

Fonti archivistiche

Archivio SABAP-CA Villa Binaghi, Cagliari, Loc. S.Elia torre del prezzemolo, s.n.

Citazione bibliografica

Edoardo Altara, Guida alle torri costiere della Sardegna. Mille anni di incursioni
barbaresche, Cortona, 2007
Bruno Anatra, Maria Grazia Mele, Giovanni Murgia, Giovanni Serrelli, Contra moros y turcos, politiche e sistemi di difesa degli Stati mediterranei della Corona di Spagna in Età Moderna II, Cagliari, 2008
Guido Bartolo, Jo De Waele, Alessandra Tidu, Il promontorio di Sant’Elia in Cagliari, Oristano, 2005
Caterina Giannattasio, Silvana Grillo, Stefania Murru, Il sistema di torri costiere della Sardegna: forma, materiali, tecniche murarie, Roma, 2017
Andrea Pirinu, Marcello Schirru, “Reconstruction of the Historical Landscape and Memory of Places A Defense Project in the Southern Territory of Cagliari as described in a 1707 Report”, AHR IX, 2022, 17
Massimo Rassu, Sentinelle del mare: le torri della difesa costiera della Sardegna, Dolianova, 2005

Autore della scheda

it Sara Uccheddu - Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (2024)

Data di creazione della scheda

it 02/04/2023

Collezione

Annotazioni

There are no annotations for this resource.