Torre di Cala d'Ostia

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Denominazione
Torre di Cala d'Ostia
Data
1773
Descrizione
La torre si trova lungo la costa sud nei margini della pineta di Santa Margherita di Pula a circa 20 metri dal mare e dai resti, ancora osservabili, della precedente del XVI secolo, in un eccezionale contesto paesaggistico.

Si tratta di una torre di forma tronco conica realizzata in blocchi irregolari di granito con un diametro alla base di 9,20 m, un’altezza di 7,8 metri alla piazza d’armi e totale di 13 metri. L’ingresso al boccaporto si trova a circa 5,5 metri dal suolo e porta ad una camera voltata a cupola con una sola feritoia.

La scala per raggiungere la piazza d’armi è interna ed incassata nella muratura.
Si riconosce, soprattutto nello spalamento della mezzaluna, il particolare disegno delle svasature paraschegge, presenti lungo tutta la merlatura, che l’ing. Daristo riutilizza nei contemporanei rifacimenti delle torri di Santa Lucia e di Porto Corallo.

Crollata la precedente seicentesca nel 1773, a causa di un‘esplosione, si decise per l’immediata ricostruzione già nel maggio dello stesso anno. La Reale Amministrazione delle Torri incaricò il capitano delle torri, l’ing. Daristo, che presentò il progetto già ad ottobre dello stesso anno e le operazioni di costruzione iniziarono immediatamente sotto la sua direzione. I lavori vennero completati però solamente quattro anni dopo, nel 1777 e si insediò la guarnigione, già presente nella precedente torre crollata, formata da un capitano, un artigliere e tre soldati.

A seguito del completamento nel 1777 si hanno notizie di primi restauri nel 1784 affidati all’ing. Marciot e nel 1808 si conosce l’entità di una spesa effettuata per nuove operazioni di manutenzione. Gli ultimi interventi di restauro, di cui si ha conoscenza, vennero affidati all’arch. Girolamo Melis nel 1818. La torre venne abbandonata nel 1848 dopo lo scioglimento della Reale Amministrazione.

Nel corso del Novecento la torre è stata lasciata in condizioni di incuria e si è provveduto con un restauro, prevalentemente conservativo, solo nel 2004. L’intervento ha, inoltre, riqualificato l’area circostante e realizzato una prima forma di interconnessione alle altre torri del sistema difensivo costiero sardo evidenziato nella pannellistica presente in loco che ha posto attenzione anche all’accessibilità cognitiva oltre che fisica.

La torre, connessa al sistema delle torri a sud-ovest con la torre di Chia e a nord-est con la torre del Coltellazzo, è facilmente raggiungibile, anche da persone con sedia a ruote, grazie ad una passerella installata in connessione con il margine stradale.
Comune attuale
Pula
Latitudine
38.95307897525332
Longitudine
8.963378310106501
Fonti archivistiche
A.S.Ca, Regia Segreteria di Stato e Guerra, busta. n. 297.
A.S.Ca, Regia Segreteria di Stato e Guerra, busta. n. 298.
Citazione bibliografica
M. RASSU, Sentinelle del mare. Le torri della difesa costiera della Sardegna, Edizioni grafiche del Parteolla, Dolianova 2005
M. RASSU, Guida alle torri e ai forti costieri, Artigianarte, Cagliari 2000
G. MONTALDO, Le torri costiere della Sardegna, Carlo Delfino Editore, Sassari 1992
AA.VV., Museo delle torri e dei castelli di Sardegna. Collezione Monagheddu Cannas, Sassari 2003
E. ALTARA, Guida alle torri costiere della Sardegna. 1000 anni di incursioni barbaresche, Calosci, Cortona 2007
F. FOIS, Torri spagnole e forti piemontesi in Sardegna: contributo alla storia dell’architettura militare, La Voce Sarda Editore, Cagliari 1981.
Autore della scheda
Gianni Zedda
Data di creazione della scheda
02/04/2023
aggiornamento il 27/04/2025
Url Media
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e6/Spanish_Saracen_Tower_-_Sardinia_-_Italy_-_01.jpg/1200px-Spanish_Saracen_Tower_-_Sardinia_-_Italy_-_01.jpg