Torre di Cala Regina
Contenuto
Denominazione
it
Torre di Cala Regina
Data
1578
Descrizione
Edificata nella seconda metà del Cinquecento utilizzando granito locale. È tra quelle notate da Francesco Fara prima dell'istituzione della Reale Amministrazione delle Torri. È alta circa nove metri è ha forma tronco-conica.
Da una relazione del 1806 apprendiamo che la torre era presidiata da una guarnigione di due soldati. Tra le armi disponibili vi era un cannone di calibro 8, una spingarda e due fucili. I soldati disponevano anche di due baionette e di due manuali per l'uso delle armi.
Tuttavia, la spingarda risultava inutilizzabile poiché mancavano le palle necessarie per essa e per i fucili. Tra gli strumenti, vi era un battipalla e una lanata, anch'essa inutilizzabile.
Sotto la supervisione del Capobue, la guarnigione di due soldati era responsabile della gestione di altri strumenti. Vi erano due scale: una di legno di libano e un'altra di bosco, utilizzata per accedere alla piazza d’armi dove è collocata una spingarda con il suo cavalletto.
I fucili a disposizione erano due e le munizioni includevano 12 libbre di polvere da sparo, due palle per la spingarda e 60 per i fucili. Tra gli utensili vi erano un cavaburro per lo spingardo, un caldaio, un treppiede, una forcellina, una bilancia e un barile per l’acqua. Tra le altre attrezzature vi era una bomba marina, una scure e un marrone.
La torre in cui erano situati presenta diverse problematiche strutturali. Necessitava di un ripianamento o di un nuovo sternito, e sia la circonferenza interna che quella esterna della torre richiedevano lavori di manutenzione. Inoltre, il sito destinato alla custodia delle munizioni, noto come la Santa Barbara, era in stato di rovina e necessitava di un urgente restauro.
Da una relazione del 1806 apprendiamo che la torre era presidiata da una guarnigione di due soldati. Tra le armi disponibili vi era un cannone di calibro 8, una spingarda e due fucili. I soldati disponevano anche di due baionette e di due manuali per l'uso delle armi.
Tuttavia, la spingarda risultava inutilizzabile poiché mancavano le palle necessarie per essa e per i fucili. Tra gli strumenti, vi era un battipalla e una lanata, anch'essa inutilizzabile.
Sotto la supervisione del Capobue, la guarnigione di due soldati era responsabile della gestione di altri strumenti. Vi erano due scale: una di legno di libano e un'altra di bosco, utilizzata per accedere alla piazza d’armi dove è collocata una spingarda con il suo cavalletto.
I fucili a disposizione erano due e le munizioni includevano 12 libbre di polvere da sparo, due palle per la spingarda e 60 per i fucili. Tra gli utensili vi erano un cavaburro per lo spingardo, un caldaio, un treppiede, una forcellina, una bilancia e un barile per l’acqua. Tra le altre attrezzature vi era una bomba marina, una scure e un marrone.
La torre in cui erano situati presenta diverse problematiche strutturali. Necessitava di un ripianamento o di un nuovo sternito, e sia la circonferenza interna che quella esterna della torre richiedevano lavori di manutenzione. Inoltre, il sito destinato alla custodia delle munizioni, noto come la Santa Barbara, era in stato di rovina e necessitava di un urgente restauro.
Comune attuale
it
Quartu Sant'Elena
Latitudine
it
39.178127116601175
Longitudine
it
9.353224813319798
Fonti archivistiche
ASTO, Corte, Paesi, Sardegna, Economico, categoria III-IV, mazzo unico addizione, Relazione della visita delle torri eseguita nell’anno 1806
Citazione bibliografica
Pillosu, Evandro. Le torri litoranee in Sardegna. Cagliari: Tipografia La Cartotecnica, 1957.
Autore della scheda
it
Giampaolo Salice, Giommaria Carboni
Data di creazione della scheda
it
02/04/2023
Tipo
Torresilla
Collezione
Annotazioni
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