Progetto di popolamento Vittorio Emanuele I di Savoia

Contenuto

Titolo

Progetto di popolamento Vittorio Emanuele I di Savoia

Titolo originale

Autografo del re di Sardegna Vittorio Emanuele I (1802-1821) concernente il modo di procurarsi un reddito in Sardegna

Data di inizio

December 1, 1805

Ambiti e contenuto

Il sovrano elabora un progetto di popolamento e colonizzazione della Sardegna attraverso militari forestieri

Autore del documento

Segnatura o codice identificativo

Archivio di Stato di Cagliari, Segreteria di Stato, II serie, busta 1690

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

cartaceo

Lingua

Italiano

Condizioni che regolano l'accesso

pubblico

Condizioni che regolano la riproduzione

libera

Soggetto conservatore

Archivio di Stato di Cagliari

Nome del soggetto produttore

Archivio di Stato di Cagliari

Trascrizione

Sembrandomi cosa oportuna ed anche necessaria che un Re, senza esser obligato di aggravare i suoi Popoli con imposti per la sua manutenzione, abbia però i me[z]zi di mantenersi lui e la sua famiglia colla decenza che gli conviene, ed anche di esser di solievo a molta gente necessitosa dello stesso paese, mi è venuto in pensiere la seguente maniera di o[t]tener un tale scuopo.

Vi sono in Sardegna dei sì imenzi incolti, de quali nessuno a[p]profitta per la di[f]ficoltà di aver bracia per coltivarli.
Li scolatizi delle acque non dirette vi formano de' pantani che producono la malaria che rende poi l'abitazione della gente impossibile ivi nell'estate. |

Qualora si trovino le bracia necessarie per coltivar detti te[r]reni tutto ad un tratto per un estesa considerabile con farvi nel centro un amasso di popolazione riunita si possono derivare li scolatizi nocivi in canali che tolgano l'acqua dalle paludi, e la dirigano nei siti che sono incolti per mancanza della medesima.

Ora assegnando al Re un'estesa grande di detti siti incolti, in luogo ove l'aria sia non intieramente intemperiosa, il Re penzerà poi lui a procurarsi nella seguente maniera le bracia necessarie per coltivare detti terreni.

Chiamerà delle compagnie di soldati svizeri, tedeschi ed italiani coi loro ufiziali a' quali distribuirà detti tereni da lavorare essi diveranno li suoi diretori agenti e massari con procurare di spedirli in Sardegna con tutti li utenzili di campagna necessari; farà in modo che vi siano tra essi li stessi mastri da muro, falegnami, ferrai ed altri mestieri necessarj per la fabricazione stessa degli abitati.

Queste compagnie resteranno per conseguenza compagnie provinciali non pagate, poiché si corisponderà in tereno la loro sussistenza senza sborso di danaro.
S'aumenterà in tal modo la popolazione ed essi si atacheranno ed afezioneranno moltissimo alla loro nuova patria.

Si avrà cura di unirli in matromonj co' naturali ed aparentandoli seco loro. Per animarli si può loro accordare i primi anni del raccolto, indi metterli sul piede de' massarj in Piemonte, che il padrone del sito ha la | metà del raccolto e li massari l'altra metà ed il secondo raccolto.

Nel primo inverno incomincieranno a farsi le abitazioni e lavorar appieno un'estesa di qualche considerazione attorno agli abitati e dare li scoli e direzioni necessarj alle aque, ciò che renderà l'aria … salubre pel primo estate da potervi abitare, vi si formerà un ospedale sul piede di quelli de' regimenti ed il capellano del regimento ne sarà il parroco. Vi si stabilirà un ritiro pe' ragazzi maschi, ed uno per le femine per darle una cristiana educazione ed aprendo loro de' mestieri utili, si destinerà anche un terreno per redito fisso della cura dell'ospedale, e di dette case d'educazione, indipendenti da' terreni che sarebbero del Re, ma nello stesso circondario. |

Se i miei fratelli trovassero uno stabilimento simile buono anche per loro si potrebbe formar loro un apanagio in simil maniera per essi uno nel capo di Caliari uno in quello di Sassari, e l'altro nel concentrico. Io sono di sentimenti che a poco a poco anche li stessi possidenti sardi potrebbero trovar grande utilità di formare nelle loro vaste e spopolate possessione simili stabilimenti ed il regno acquisterebbe un aumento di buoni sudditi e de' regimenti provinciali che non costerebbero un soldo alle finanze.

Tanto il Re, come li principi e li padroni di tali colonie, dovrebbero stabilivisi delle | case di campagna per potervisi portare a vedere i loro interessi, a fuori conoscere dalle popolazioni, a mantener in vigore li stabilimenti che vi si dovrebbero fare osservare con tutta l'esateza per non lasciarvi poi introdurre li abusi che sogliono poi introdursi in tutti li stabilimenti anche migliori, se non vi si bada coll'andar del tempo.

Autore trascrizione

Giampaolo Salice

Citazione bibliografica

Autore della riproduzione digitale

Giampaolo Salice

Data della riproduzione digitale

2015

Formato

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ESC - Ente schedatore

Giampaolo Salice

Autore della scheda

Giampaolo Salice

Data creazione della scheda

2020

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