Isola di Sant'Antioco. Elenco dei possessori di beni

Contenuto

Titolo

Isola di Sant'Antioco. Elenco dei possessori di beni

Titolo originale

Informativa de' possessori de' beni esistenti nell'isola di S. Antiogo nell'anno 1754

Data di inizio

1754

Ambiti e contenuto

Censimento dei proprietari di beni ubicati nell'isola di Sant'Antioco nel 1754.

Autore del documento

anonimo

Segnatura o codice identificativo

Archivio di Stato di Cagliari, Segreteria di Stato e di Guerra, Serie II, Categoria IX, b. 1291, cc. 65-68

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

cartaceo

Lingua

Italiano

Condizioni che regolano l'accesso

pubblico

Condizioni che regolano la riproduzione

libera

Nome del soggetto produttore

Archivio di Stato di Cagliari

Trascrizione

La vedova donna Maddalena de Spinosa, che dimora quasi tutto l'anno nell'Isola di San Antiogo colla sua famiglia, che consiste in quatro figlioli, un servitore, e tre serve possiede vicino alla chiesa una casa grande col suo magazzeno.

Nel piano detto della chiesa due aradi di terra disbocata (per ogni arado si intende tanto di territorio che basti per seminare sedeci starelli tra grano, orzo, legumi, cioè, dodeci starelli di grano, tre stareli d'orzo, e uno starello di fave, e ogni starello di misura sarda corrisponde a due emine di Piemonte).

Possiede in oltre nel luogo detto Ponti Mannu un altro arado; nel luogo detto Su Pruini altri due aradi; nel luogo, o sia Regione detta Su Fraitzu quatro aradi; nel luogo detto Sa Grutta de s'Homini una cappanna con centocinquanta pecore; nel luogo detto Corti Cherbus centonovanta capre con una cappanna per abitazione del pastore.

Don Pedro Usai Sanjust delegato della Real Intendenza che vive quasi tutto l'anno nell'Isola colla sua famiglia, che tra i figliuoli e i servidori sono quindeci persone insieme a don Francesco, e don Lorenzo suoi figliuoli possegono una casa capace con due gran magazzini, e un orto chiuso a muraglia nel piano della chiesa dodeci aradi, in Corru Longu tre aradi, nel piano della chiesa duecento cinquanta pecore.

Don Emanuele Angioi che abita la maggior parte dell'anno nell'isola colla sua famiglia, cioè moglie, quatro figliuoli e sette tra servidori e serve, tiene una casa con un cortile grande, in sa grutta due aradi.

La Città d'Iglesias tiene una casa, che serve al tempo delle due feste che ogni anni fanno per San Antiogo per abitazione de' Consiglieri, e di varie persone di riguardo, che sogliono concorrere ogni anno.

Il Capitolo d'Iglesias tiene una casa, in cui abitano tutti i Canonici nel tempo che durano le suddette feste, e quindici botteghe che suol affittare quando si fa la festa, facendosi allora una spezie di fiera, perché vi concorrono da tutte le parti del Regno fino a sette, otto e più milla persone, nella Cussorgia detta Portu de Terra Apidu sessanta vacche.

Don Ilario de Spinosa tiene una casa.

Don Francesco Giuseppe Otger possiede due case, e in Malladrogiu un arado.

Don Francesco Caneglies possiede due case con un cortile, oltre i seguenti territori; cioè in Ponte un arado, in Trigo due aradi.

Don Nicolas Salasar Arcidiacono della Cattedrale una casa.

Il Don Fadda una casa.

L'Eredi di don Antonio Rog una casa, e due aradi in Su Pruini. Ignazio Ventura una casa.

Antonio Desogus, che abita quasi tutto l'anno colla moglie, tre figliuoli, suocera, cognato, e due servidori, possiede una casa, e un cortile grande, nel piano della chiesa un arado, in Cannai tre aradi, in Cannai trecento cinquanta pecore.

Il Notaro Antonio Cocco una casa, in Cannai cinque aradi.

Il Notaro Francesco Cocco una casa.

Il Notaro Nicola Pintus una casa.

Il Canonico Carta una casa con sotterranei.

In Su Pruini due aradi.

In Su Pruini ottanta pecore.

La vedova Maria Dessi che vive tutto l'anno nell'isola nella casa di Salvador Esu Cannas con quatro figlie maritate, che tra tutti sono ventitre persone, possiede in Triga tre aradi, il di lei genero Domenico Salidu in Triga una cappanna con ottanta pecore, l'altro genero Nicolas Cambula in Triga novanta pecore, l'altro genero Antiogo Serra cinquanta pecore in Triga.

Pietro Toro nel piano della chiesa due aradi. Domenico Salidu nel detto piano due aradi. Sisinnio Trudu massaro abita nell'isola tutto l'anno colla moglie, cinque figliuoli, e un servidore in una cappanna.

Possiede nel piano della chiesa due aradi.

Salvador Querqui, che dimora tutto l'anno colla sua moglie, tiene nel piano della chiesa ottanta pecore.

Gioanni Esu Fanuza, che abita la maggior parte dell'anno colla moglie, figlio, e sei persone che lo adjutano al lavoro della terra; possiede una casa, e una cappanna, in Triga, e Cannai cinque ardi, in Su Pruini un arado, e cinque cappanne, nelle quali abitano due pastori con trecento cinquanta capre, e cinquanta pecore, oltre cinquanta vacche che tiene nella regione detta Mercoreddu.

Salvador Esu Cannas coi suoi fratelli, e sorelle possegono una casa, un territorio, un cortile grande chiuso a muraglia, e una cappanna, in Cannai due gran pezzi di territorio chiusi a siepe, con altre due cappanne, e otto aradi di altro territorio; trecento pecore con altra cappanna, duecento cinquanta capre con altra cappanna in Crisionis, cinquanta vacche in Portu Misi.

Antonio Esu colla sua moglie, quatro figli, ed un servidore possiede due cappanne, in Triga due aradi, e mezzo, e trenta pecore.

Antiogo Esu nella Regione della Safurasa settanta capre.

Giovanni Antonio Pricocei colla sua famiglia, una casa con due cappanne, in Triga due aradi.

Antonio Sevis in Corongiu Mucronis due cappanne, e tre aradi di terriori, in Triga 150 capre, in Porta de su Suergiu quaranta vacche, nel piano della chiesa tre aradi.

Salvador Paris in Cannai un arado, in Triga cento ottanta capre.

Antiogo Ganau in Cannai quatro aradi, vicino alla chiesa una casa, in Canai tre case con magazeni, e 50 pecore.

Il notaro Marco Corbelli in Cannai un magazeno, e tre aradi di terra.

Antioco Ignazio Corbelli in Triga 40 pecore.

I Padri Minori Conventuali di S. Francesco del convento d'Iglesias in Cannai due case, e tre aradi.

La vedova Maria Santus Lochi coi suoi tre figliuoli in Cannai due cappanne, un cortile, quatro aradi, trecento pecore, e uno dei suoi figliuoli in Crisonis 250 capre, in sa Pispisia 70 vacche.

Sebastiano Spada in Cannai cinque aradi.

Gavino Garia in Cannai quatro aradi.

Salvador Corona in Cannai una cappanna, e tre aradi.

Gioanni Costai colla moglie, e tre figli in Triga una cappanna con un arado in mezzo, ed altra cappanna vicina ala chiesa.

Sisinnio Cordedu colla moglie, e quatro figli in Triga un arado, e mezzo, e una cappanna.

Antiogo Lochi colla moglie in Triga una cappanna, e un arado.

Francesco Chireddu vicin'alla chiesa una casa, e in Cannai due aradi, e in su Pruini un altro arado.

Antonio Vincenzo Longu in Cannai una casa, e due aradi.

Gl'eredi d'Antiogo Ignazio Depau in Casinnai due aradi.

Giovanni Antonio Pisano in Cannai un arado.

Antonio Querqui in Cannai due aradi, e una cappanna.

La vedova Passelli co' suoi figli in Cannai due aradi.

Gl'eredi di Cristoforo Falconi in Cannai un arado.

Giovanni Esu Cannas in Cannai due aradi, in Portu Maiori 200 vacche.

Gl'eredi di Salvador Contu in Cannai un arado.

Salvador Balizai nel piano della chiesa un arado, in Crisionis 130 capre.

La vedova Corbelli co' suoi figli in Coas Cuaddus due aradi.

Pietro Carrocia in Cannai due aradi. Antiogo Pittis co' suoi figli in Cannai un arado, in Su Pruini un altro arado.

Don Nicolas de Spinosa in Su Pruini un arado, nel piano della chiesa un altro arado.

Antiogo Fannesu in Guturu Canargius un arado.

Antiogo Vincenzo Manigas nel piano della chiesa un arado.

Benedetto Pabis una casa vicino alla chiesa, e nel piano tre aradi.

Don Gavino Salazar capitano di Giustizia della città e territori d'Iglesias, nel piano della chiesa tre aradi.

Antiogo Corona che vive tutto l'anno nell'isola colla moglie, e quatro figli, due aradi.

Il Sacerdote Giuseppe Pintus vice-curato della chiesa di S. Antiogo nel piano della chiesa due aradi, due cappanne e cinquanta pecore.

Francesco Vacca, che sta tutto l'anno nell'Isola colla moglie, e due figli, nel piano della chiesa due aradi.

Giuseppe Brondo colla moglie, e tre figli nel piano della chiesa due aradi e un sotterraneo.

Sebastiano Bolegas che sta anche tutto l'anno colla moglie, e quatro figli, nel piano della chiesa quatro aradi.

Il collegio de' Padri Gesuiti d'Iglesias una casa vicin' alla chiesa.

Salvator Tronchi domiciliato nell'isola colla moglie, e cinque figli nel piano della chiesa due aradi.

Giuseppe Bulegas domiciliato nell'isola colla moglie, tre figli, due servidori nel piano della chiesa due aradi.

Giovanni Bulegas Murroni nel piano della chiesa due aradi.

Giovanni Manca colla moglie, e figli domiciliato nell'Isola una cappanna nel piano della chiesa, e due aradi.

Antonio Barossu domiciliato nell'Isola colla moglie e quatro figli due cappanne nel piano della chiesa, e due aradi.

Sisinio Trudu colla moglie, e cinque figli due cappanne, nel piano della chiesa;

Antonio Cuccu colla moglie, e tre figli tre cappanne, con tre cortili, nel piano della chiesa due aradi.

Francesco Mereu colla moglie, e cinque figli un cappanna, e due aradi nel piano della chiesa.

Salvador Luxu Colla moglie, e quatro figli due cappanne, in su Pruini un arado. Giovanni Balloni in su Pruini un arado.

Francesco Elias cola moglie e figli, una cappanna, nel piano della chiesa due aradi.

Antonio Piredda colla moglie, e figlio nel piano detto due aradi.

Pietro Foddis colla moglie, e figli, nel piano della chiesa due aradi.

Il Notaio Giovanni Vincenzo Frongia nel piano della chiesa due aradi, in Sa Pispisia, due aradi.

Francesco Porcu nel piano detto due aradi.

Francesco Pintus colla moglie, e tre figlioli una cappanna, nel piano della chiesa due aradi.

Mauro Simbula colla moglie, e due figli tre cappanne, e tre cortli, nel piano della chiesa due aradi.

Don Miguel Pes Arciprete della Cattedrale d'Iglesias in S' aqua de sa Canna tre aradi.

Don Giuseppe Pintus in Sa Pispisia quatro aradi.

Antonio Usai colla moglie, e due figli abitano nella casa di Donna Madalena Sulas.

Pietro Carta massaro nella casa del Capitolo Antonio Esteri colla moglie, e due figli in un sotterraneo del Capitolo Giuliana Callaresa vedova nella casa del Canonico Pileddu.

Francesco Antonio Zucca colla moglie e tre figli in un altra casa del canonico Pileddu.

Giovanni Lochi colla moglie, e tre figli nella casa di Benedetto Pabis.

Nicoletta Manca con tre figlie una casa, e una cappanna.

Antiogo Frongia colla moglie, e due figli possedono due capanne, in Su Pruini settanta pecore.

Giovanni Cocco massaro colla moglie, e due figli una casa.

Antonio Lochi colla moglie, e tre figli due cappanne.

Salvador Cabras colla moglie, e tre figli due cappanne, nel piano della chiesa due aradi.

Francesco Ignazio eremita della chiesa di S. Antioco una cappanna, un cortile, nel piano della chiesa un arado.

Francesco Toru colla moglie, e una figlia pastore di capre.

Pietro Toru colla moglie, e un figlio massaro. Salvador Pullo colla moglie e quatro figli. Giovanni Antonio Pai colla moglie e quatro figli massaro vivono tutto l'anno nell'isola.

Antiogo Melis Murtas colla moglie, madre, e tre figli. Giuseppe Lodde colla moglie e quatro figli.

Antiogo Melis Piricocci colla moglie, suocera, e due figli.

Antonio Rossu colla moglie, e tre figli. Sisinnio Campus colla moglie, sono tutti massari domiciliati nell'isola, che coltivano le terre de Cavaglieri, e d'altre persone, che non lavorano da de stessi. Antiogo Corona colla moglie, e quatro figli nel piano della chiesa due aradi.

Antonio Piredda colla moglie, e figli. Antionio Piruccio colla moglie, figlio, e nuora. Antonio Parau colla moglie, due figli. Felice Olargiu colla moglie.

Agostino Pintus. Salvador Sapilla. Sebastiano Pilloy colla moglie, e due figli sono pastori e massari altresì abitanti tutto l'anno nell'isola.

Francesco Puddu. Donna Gioanna Paliaccio col suo figlio.

Don Giorgio Corria che dimora quasi tutto l'anno nell'isola possegono tre case, e un magazeno grande nel piano della chiesa, quatro aradi in Sa Punta de s'Hommini, una cappanna con trenta pecore in Corti Cherbus una cappanna con 246 capre.

Vi sono più di cento grutte incavate nella rocca tutte proprie di vari Particolari della città d'Iglesias, che si sogliono affittare per abitazione e ricovero de concorrenti alla festa.

Autore trascrizione

Beatrice Schivo

Autore della riproduzione digitale

Giampaolo Salice

Formato

.jpg

ESC - Ente schedatore

LUDiCa

Autore della scheda

Beatrice Schivo

Data creazione della scheda

2019

annotazioni

Sono state riportate le maiuscole all'uso corrente e la punteggiatura è stata mantenuta inalterata poiché adattarla all'uso corrente avrebbe rischiato di modificare il senso del documento, in quanto, in diversi, casi non è chiara la ripartizione dei possedimenti nei vari luoghi per via delle virgole. Sono inoltre state sciolte le seguenti abbreviazioni: Dn = Don Da = Donna Not.o= Notaio P.P. Min. = Padri Minori Sn = San Canon.o, Can.co = Canonico Ma = Maria Franco~, Fran.co = Francesco Ant.o = Antonio Ig.o, Ign.o = Ignazio Capp.ne = Cappanne Territ.o = Territorio Canai~ = Cannai

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