Giorgio Castriota Scanderbeg

Contenuto

Cognome e Nome

Giorgio Castriota Scanderbeg

Data di nascita

1407

Biografia o note storiche

Scanderbeg è nome e titolo al tempo stesso. In ottomano Iskander beg (o bey) significa proprio questo: il signor Alexander; è il nome da mussulmano di Giorgio Kastrioti quando si convertì all’Islam dopo la sconfitta del padre.

Dopo la disfatta del 1430 contro sultano Murad II Giovanni Kastrioti e i suoi figli dovettero convertirsi all’Islam.

Doveva avere più di ventuno anni quindi, non nove, quando andò ostaggio presso il sultano. Questo fatto dovette verificarsi nel 1428, secondo una testimonianza veneziana, ma quasi sicuramente fu nel 1430 quando il padre fu sconfitto dai turchi dopo l’ultima rivolta in occasione della guerra turco-veneziana, episodio narrato nel dettaglio in documenti ragusani 142 .

Nell'esercito ottomano.
Se la data in questione è il 1430, Scanderbeg doveva avere circa 25 anni quando entrò nei ranghi dell’armata ottoman Giorgio Kastrioti (Scanderbeg), che intorno al 1436 doveva essere un timariota a Dibra, oppure nei possedimenti di Dimitri Jonima, alle dipendenze del sanciakbey di Ocrida, si presentò davanti a quest’ultimo per chiedergli un şefkatname (certificato di benevolenza) per la sede statale in modo da ottenere lo zeamet di Misia rimasto vacante e che era appartenuto in precedenza ai possedimenti paterni.

Fin qui Giorgio Kastrioti, che si era convertito pro forma all’Islam, compare col solo nome di Skander. Dopo che il governo ottomano lo nominò subaş del kaza di Kruja, egli acquista anche il titolo bey o beg (i termini sono equivalenti) necessario per il nuovo ruolo, divenendo così lo Scanderbeg che oggi conosciamo. pur essendo funzionario ottomano, acquistò assieme a suo padre Giovanni e il fratello Stanish Kastrioti la cittadinanza veneziana (1438) e la cittadinanza ragusana (1439).

Scanderbeg si ribella ai Turchi.
Una crociata o qualsiasi aiuto militare occidentale era atteso con impazienza da molti feudatari in Albania, che scrutavano ogni segnale incoraggiante per una nuova ribellione e, a maggior ragione, se tale segnale arrivasse anche col benestare della loro Chiesa ortodossa. Scanderbeg si ribellò già nella primavera del 1438.Dopo questo fallito tentativo d’insurrezione del 1438, Scanderbeg fu allontanato da Kruja e dalla zona costiera, forse intorno al 1440, per essere trasferito nuovamente all’interno del paese, a Dibra da dove mandava segretamente messaggi ad Alfonso d’Aragona, entrato trionfalmente a Napoli il 2 luglio 1442, dopo una lotta decennale contro la dinastia d’Angiò.

Una nuova crociata cristiana.
Il Papa di Roma Eugenio IV - unita con quella orientale il 6 luglio 1439 - organizzava una nuova crociata, coinvolgendo catalani, veneziani, ragusani, polacchi e Giorgio Branković despota di Serbia rimosso dagli ottomani. Il Papa trattava anche con Scanderbeg e Giorgio Araniti Comneno in Albania, signori di aree ortodosse, mentre il vescovo Cristoforo di Corone guadagnava alla causa della crociata i Voivoda rumeni di Transilvania, Valacchia e Moldavia.

La lega di Alessio.
Nel 1443, prima dell'inizio della crociata, Scanderbeg si ribella al Turco e promuove la Lega di Alessio, un'alleanza difensiva anti-ottomana alla quale aderiscono principi albanesi e montenegrini. La Lega si dota di un esercito per resistere ai tentativi ottomani di riconquista e si autoproclama erede dei Balsha, dinastia tra le prime a unificare gli albanesi sotto un unico principe.

I contrasti con Venezia
La nascita di un potentato albanese indipendente minaccia gli interessi di Venezia, che si adopera per dividere la Lega albanese, dopo essersi riappacificata con gli Ottomani.

Nel 1448 Scanderbeg sbaraglia gli albanesi alleati di Venezia e costringe la Serenissima alla pace.

L'assedio di Kruja
Nel 1449-50 Scanderbeg resiste efficacemente al nuovo tentativo ottomano di riprendere l'Albania: i turchi sono costretti a togliere l’assedio alla fortezza di Kruja dopo avere subito molte perdite."Il trattato di Gaeta" con Alfonso il MagnanimoIn cerca di nuovi alleati, 

il 26 marzo 1451 Scanderbeg sigla il trattato di Gaeta con Alfonso V d’Aragona, detto il Magnanimo, dopo trattative iniziate già nel 1448.
Si tratta in realtà di un patto col quale Scanderbeg si sottomette come vassallo all'autorità del re d'Aragona, per avere in cambio l'assistenza militare e finanziaria di cui necessita per resistere alla minaccia ottomana.

Alfonso concluse patti analoghi con tutti i signori d'Albania, che in questo modo si ricompattano sotto la sua egida.

Autore della scheda

Giampaolo Salice

Titolo alternativo

Gjergj Kastrioti Skënderbej

Collezione

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