Accordi per popolare Vesos Valverde
Contenuto
Titolo
Accordi per popolare Vesos Valverde
Livello descrittivo
unità documentaria
Titolo originale
Relazione de’ patti contenuti nell’instromento 15 novembre detto anno per una nuova popolazione da farsi nel territorio di Vesos di Valverde vicino alla Città d’Algher, con li rifflessi in margine dell’Intendente Generale di Sardegna sovra il progetto e la nuova popolazione.
Data di inizio
November 22, 1738
Ambiti e contenuto
Osservazioni sugli accordi del 15 novembre 1738 relativi alla formazione di una colonia di popolamento nel territorio di Vesos e Valverde nei pressi della città di Alghero.
Autore del documento
Intendenza Generale del Regno di Sardegna
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
cartaceo
Lingua
italiano
Soggetto conservatore
Archivio di Stato di Torino
Nome del soggetto produttore
Archivio di Stato di Torino
Trascrizione
Relazione de patti contenuti nell’istromento 15 novembre 1738 per una nuova popolazione da farsi nel territorio di Vesos e Valverde vicino alla Città d’Alguer.
Il Signor Marchese Don Giuseppe Carrion di Valverde, possedendo in lontananza dalla Città di Alguer due ore circa di cammino un territorio dell’ampiezza in circonferenza di 20 circa migli denominato Vesos di Valverde atto alla pastura de bestiami, e seminario de terreni, et al piantamento d’alberi fruttiferi, et a ricevere una ragionevole popolazione, col mezzo di cui si possono rendere a coltura i terreni con vantaggio eziandio del comercio per la vicinanza che ha con la Città d’Alguer, con avere sin dal 1738, ottenuta da Sua Maestà la grazia che fosse eretto in titolo di Marchesato per lui, e suoi discendenti, ha progettato di farvi una nuova popolazione.
Del che avendone in più conferenze, e con partecipazione di Sua Eccellenza il signor Vice Ré conte Dapremont trattato coll’Intendente Generale sottoscritto si sono convenuti, e concordati li patti, e condizioni, medianti i quali può Sua Maestà permetterli la nuova popolazione, e accordarli sovra detto territorio, e suoi nuovi abitanti la giurisdizione civile, e criminale nell’istessa conformità che ne godono li altri feudatari del Regno, salva però la Regia approvazione.
E siccome il detto Signor Marchese si trova domiciliato nella città d’Alguer, onde riuscirebbe difficile, e di ritardo per l’esecuzion del progetto il doversi di nuovo trasferire | in questa città per passarne l’opportuno instromento quando ne giungesse la regia approvazione, coll’opportunità d’essersi il medesimo ritrovato in Cagliari si è pensato di poterne a diritura stipulare l’instromento come si è fatto sotto li 15 corrente in cui si contengono i patti, e condizioni sotto quali si è convenuto, e sovra quali a caduno d’essi si andarà infrà raggionando, con dichiarazione però che detto Instromento non debba avere alcun effetto, che nel caso che venga avvalorato, e confermato dall’approvazione di Sua Maestà.
All’esposizione de patti, e articoli di convenzioni si premette esservi in detto territorio già una chiesa provvista di cappellano, e d’alcune piccole abitazioni che con poco si possono rendere convenienti, indicanti che già altre volte sia stato detto territorio abitato, onde maggiormente convenga al ben del pubblico, et al Regio servizio di ristabilirvi una nuova popolazione in conformità delle Reggie intenzioni, quali prescrivono che così si vadi eseguendo per quanto si possa, o con secondare i partiti che ad un tal fine si possono avere.
Però trattandosi d’un territorio esistente nell’interno del Regno, lontano dal mare e intemperioso non è possibile né pratticabile che possa eseguirsi con l’introduzione de forestieri, ma solo con regnicoli, e per i mottivi già fatti presenti a Sua Eeccellenza Sig. Marchese D’Ormea dall’istesso Intendente Generale con sua lettera delli 30 scorso settembre al riguardo di questo progetto si è creduto di poter prevenire il Reggio gradimento, su la cui massima che questa nuova popolazione come parimenti ogni altra consimile che occorresse farsi nell’interno del Regno possa più sicuramente effettuarsi con nazionali istessi. |
Sovra un tal sistema si sono concordati i capi infrascritti.
Primo. Che sia detto Signor Marchese tenuto quanto prima, e subbito che le sarà comunicato il viglietto di regia approvazione che se ne spera dar la mano all’esecuzione del progetto, con dar principio a detta nuova popolazione, in modo che nel termine di due anni debba avervi stabbilito per lo meno dieci famiglie e fra anni cinque il compito numero di cinquanta a sua diligenza, e spesa, con provedere ad esse l’abbitazioni competenti, e li terreni proprj per il lavoro, e pasture, e ogni altro uso che possa permetere la natura del paese, con tutte quelle maggiori convenienze che possono essere necessarie, restando a suo carico di provedere in tutto alla loro sussistenza e manutenzione.
Osservazioni. Su la considerazione che il Signor Marchese non sia in stato di compire tutto in una volta all’esecuzione del progetto se gli è accordato il respiro di due anni per il stabblimento delle dieci prime famiglie, e d’anni cinque per il compimento di cinquanta | sotto le penali, de quali in appresso, con che si spera meglio assicurato l’intento.
2. Sarà lecito al Signor Marchese di prendere dette cinquanta famiglie da altri luoghi, e ville del Regno eziandio dalla stessa Città di Alguer, purché siano di quelle che non abbino altrove beni da coltivare, ne altro mezzo di poter provedere alla loro sussistenza di quali requisiti prima di ammetterle dovrà farne constare avanti il signor. Avvocato Catelone delegato di quest’Intendente Generale in Alguer.
[osservazione] Sendo che la Città d’Alguer sia sovrabondante di popolo, e d’una gran quantità di piccola gente sprovvista d’orti, e di beni, quali servono più tosti d’agravio, che di beneficio al publico, vivendo oziosi, e che la necessità costringe soventi a cometer deliti si è avuto in considerazione che questa disposizione sarà giovevole all’effetto di questa nuova popolazione che possa meritare il regio gradimento per esser massime coerente ai mezzi che prescrive Sua Maestà nella sua carta reale al signor Vice Ré delli 11 Genaro 1737 al PS. Siamo donque anco noi nel sentimento. |
3. Sarà lecito al detto signor Marchese ad effetto di poter soportare più facilmente le spese necessarie per detta nuova popolazione intorno alla construzione delle case, e per ogni altra cosa necessaria di prender a censo sino alla somma di quattro milla scudi, da convertirsi però nelle cause suddette, e con ciò che per la loro ipoteca s’intendono solo vincolati le case, e miglioramenti che farà in detto territorio, esclusa però sempre la proprietà d’esso, quale in ogni caso di devoluzione resterà sempre libera da ogni vincolo per detto censo, e qualunque altro peso e resterà il peso di detto censo ristretto a dette case, e miglioramenti, e per la concorente di esso solamente, mentre ogni maggior valore di dette case, e miglioramenti s’intenderà senz’altro compreso nella devoluzione a beneficio del Real Patrimonio, a quali condizioni meramente s’estenderà l’assenso reggio per l’importare d’un tal censo.
[osservazione] Siccome l’imposizione del censo non riflette che sovra in| miglioramento del feudo, e che serve di mezzo a conseguirne più facilmente l’effetto si è creduto d’equità, e di raggione il permeterlo.
4. Quantunque detto territorio per la sua erezione in Marchesato in virtù di Reggio Dispaccio delli 11 Aprile 1735 debba intendersi feudale niente di meno a riguardo di questo nuovo contratto, e concessione di nuova grazia della giurisdizion Baronale tanto detto il Signor Marchese che suoi successori in esso dovran riconoscerlo per feudo retto, e proprio iuxta more Italiae, con dichiarazione però che si intenderan solamente capaci di successione in esso le femine discendenti per linea retta da detto signor Marchese in difetto di maschj, con ordine di primogenitura, e tenuti tutti respettivamente alla prestazione del giuramento di fedeltà, e di omaggio, e di tutti i servizi che si corrispondono come gli altri feudatari del Regno con l’obbligo di rapportarne l’investitura.
5. In considerazione di tutto quanto sovra si degnerà la Real Clemenza coll’approvazione di questo contratto di | concedere al Signor Marchese, e a tutti i suoi successori nel feudo suddetto l’esercizio della giurisdizione baronale si è come ne godono li altri feudatari, riservata per sempre a Sua Maestà, e tribunali superiori del Regno il racorso, e appelazione, e ogni altra cosa che in consimili concessioni deve essere, è intendersi riservata a tenore delle leggi, Statuti, Pramatiche, Capitoli di Corte, e Reali Pregoni del Regno, in conformità de quali s’intenderà regolata questa concessione con tutti i suoi privilegi, prerogative, e preminenze.
6. Questa nuova popolazione s’intenderà sempre senza pregiudizio d’ogni raggione e privileggio, che possa competere alla città d’Alguer di taglia legna, e pascolare in detto territorio nell’istessa conformità che né è stata sin al presente in possesso.
7. Questo contratto non dovrà sortire alcun effetto salvo sia munito dell’approvazione di Sua Maestà, in difetto della quale s’avrà per nullo, e di niun valore, e parimenti quando detto signor Marchese, e suoi successori non | compissero fra il termine dei due, e cinque anni a quanto verrà prescritto per l’effetto di questa nuova popolazione con l’intiero stabbilimento dell’accennate famiglie, la giurisdizione s’intenderà immediatamente devoluta al Reggio Vegliere d’Alguer per tutto il tempo che rimarà a compirsi la popolazione per cui effetto potrà tuttavia costringersi detto Signor Marchese, e suoi successori, con sequestro eziandio di tutti i Redditi, e tutti provenienti da detto territorio, come così tutto è stato convenuto, et accordato fra detto Signor Intendente Generale, e detto Signor Marchese con le solite clausole, riserve e proteste come più ampiamente si legge nell’accennato Instromento delli 15 corrente novembre, di cui si trasmette l’autentica copia.
Si di che ponendosi in considerazione che senza alcun costo in carico del reggio Patrimonio si viene a promuovere il vantaggio d’una nuova popolazione in un territorio spopolato a portata della Città d’Alguer, quale con ciò può venire in parte sollevata dall’aggravio di molte persone inutili, e miserabili che vi sono, per cui dovrebbe desiderarsi che potessero in quelle vicinanze coltivarsi ed effettuarsi diversi altri consimili progetti, e che in caso d’inadempimento vi si è prescritta la penale della | devoluzione di giurisdizione al veghiere d’Alguer, e col sequestro de frutti provenienti da esso territorio, onde se ne viene maggiormente ad assicurare l’intento, gionto che oltre il ben pubblico che da questa nuova opera ne dipende, e sia conforme alle intenzioni di Sua Maestà, il suo Reggio Patrimonio ne viene a conseguire sovra un tal territorio il beneficio della feudalità coll’aumento di nuovi, e maggiori sudditi si crede che possa meritare l’approvazione dalla sua Reale Clemenza, salvo sempre etc
Cagliari addi. 22 novembre 1738.
Castellamont Intendente Generale |
Il Signor Marchese Don Giuseppe Carrion di Valverde, possedendo in lontananza dalla Città di Alguer due ore circa di cammino un territorio dell’ampiezza in circonferenza di 20 circa migli denominato Vesos di Valverde atto alla pastura de bestiami, e seminario de terreni, et al piantamento d’alberi fruttiferi, et a ricevere una ragionevole popolazione, col mezzo di cui si possono rendere a coltura i terreni con vantaggio eziandio del comercio per la vicinanza che ha con la Città d’Alguer, con avere sin dal 1738, ottenuta da Sua Maestà la grazia che fosse eretto in titolo di Marchesato per lui, e suoi discendenti, ha progettato di farvi una nuova popolazione.
Del che avendone in più conferenze, e con partecipazione di Sua Eccellenza il signor Vice Ré conte Dapremont trattato coll’Intendente Generale sottoscritto si sono convenuti, e concordati li patti, e condizioni, medianti i quali può Sua Maestà permetterli la nuova popolazione, e accordarli sovra detto territorio, e suoi nuovi abitanti la giurisdizione civile, e criminale nell’istessa conformità che ne godono li altri feudatari del Regno, salva però la Regia approvazione.
E siccome il detto Signor Marchese si trova domiciliato nella città d’Alguer, onde riuscirebbe difficile, e di ritardo per l’esecuzion del progetto il doversi di nuovo trasferire | in questa città per passarne l’opportuno instromento quando ne giungesse la regia approvazione, coll’opportunità d’essersi il medesimo ritrovato in Cagliari si è pensato di poterne a diritura stipulare l’instromento come si è fatto sotto li 15 corrente in cui si contengono i patti, e condizioni sotto quali si è convenuto, e sovra quali a caduno d’essi si andarà infrà raggionando, con dichiarazione però che detto Instromento non debba avere alcun effetto, che nel caso che venga avvalorato, e confermato dall’approvazione di Sua Maestà.
All’esposizione de patti, e articoli di convenzioni si premette esservi in detto territorio già una chiesa provvista di cappellano, e d’alcune piccole abitazioni che con poco si possono rendere convenienti, indicanti che già altre volte sia stato detto territorio abitato, onde maggiormente convenga al ben del pubblico, et al Regio servizio di ristabilirvi una nuova popolazione in conformità delle Reggie intenzioni, quali prescrivono che così si vadi eseguendo per quanto si possa, o con secondare i partiti che ad un tal fine si possono avere.
Però trattandosi d’un territorio esistente nell’interno del Regno, lontano dal mare e intemperioso non è possibile né pratticabile che possa eseguirsi con l’introduzione de forestieri, ma solo con regnicoli, e per i mottivi già fatti presenti a Sua Eeccellenza Sig. Marchese D’Ormea dall’istesso Intendente Generale con sua lettera delli 30 scorso settembre al riguardo di questo progetto si è creduto di poter prevenire il Reggio gradimento, su la cui massima che questa nuova popolazione come parimenti ogni altra consimile che occorresse farsi nell’interno del Regno possa più sicuramente effettuarsi con nazionali istessi. |
Sovra un tal sistema si sono concordati i capi infrascritti.
Primo. Che sia detto Signor Marchese tenuto quanto prima, e subbito che le sarà comunicato il viglietto di regia approvazione che se ne spera dar la mano all’esecuzione del progetto, con dar principio a detta nuova popolazione, in modo che nel termine di due anni debba avervi stabbilito per lo meno dieci famiglie e fra anni cinque il compito numero di cinquanta a sua diligenza, e spesa, con provedere ad esse l’abbitazioni competenti, e li terreni proprj per il lavoro, e pasture, e ogni altro uso che possa permetere la natura del paese, con tutte quelle maggiori convenienze che possono essere necessarie, restando a suo carico di provedere in tutto alla loro sussistenza e manutenzione.
Osservazioni. Su la considerazione che il Signor Marchese non sia in stato di compire tutto in una volta all’esecuzione del progetto se gli è accordato il respiro di due anni per il stabblimento delle dieci prime famiglie, e d’anni cinque per il compimento di cinquanta | sotto le penali, de quali in appresso, con che si spera meglio assicurato l’intento.
2. Sarà lecito al Signor Marchese di prendere dette cinquanta famiglie da altri luoghi, e ville del Regno eziandio dalla stessa Città di Alguer, purché siano di quelle che non abbino altrove beni da coltivare, ne altro mezzo di poter provedere alla loro sussistenza di quali requisiti prima di ammetterle dovrà farne constare avanti il signor. Avvocato Catelone delegato di quest’Intendente Generale in Alguer.
[osservazione] Sendo che la Città d’Alguer sia sovrabondante di popolo, e d’una gran quantità di piccola gente sprovvista d’orti, e di beni, quali servono più tosti d’agravio, che di beneficio al publico, vivendo oziosi, e che la necessità costringe soventi a cometer deliti si è avuto in considerazione che questa disposizione sarà giovevole all’effetto di questa nuova popolazione che possa meritare il regio gradimento per esser massime coerente ai mezzi che prescrive Sua Maestà nella sua carta reale al signor Vice Ré delli 11 Genaro 1737 al PS. Siamo donque anco noi nel sentimento. |
3. Sarà lecito al detto signor Marchese ad effetto di poter soportare più facilmente le spese necessarie per detta nuova popolazione intorno alla construzione delle case, e per ogni altra cosa necessaria di prender a censo sino alla somma di quattro milla scudi, da convertirsi però nelle cause suddette, e con ciò che per la loro ipoteca s’intendono solo vincolati le case, e miglioramenti che farà in detto territorio, esclusa però sempre la proprietà d’esso, quale in ogni caso di devoluzione resterà sempre libera da ogni vincolo per detto censo, e qualunque altro peso e resterà il peso di detto censo ristretto a dette case, e miglioramenti, e per la concorente di esso solamente, mentre ogni maggior valore di dette case, e miglioramenti s’intenderà senz’altro compreso nella devoluzione a beneficio del Real Patrimonio, a quali condizioni meramente s’estenderà l’assenso reggio per l’importare d’un tal censo.
[osservazione] Siccome l’imposizione del censo non riflette che sovra in| miglioramento del feudo, e che serve di mezzo a conseguirne più facilmente l’effetto si è creduto d’equità, e di raggione il permeterlo.
4. Quantunque detto territorio per la sua erezione in Marchesato in virtù di Reggio Dispaccio delli 11 Aprile 1735 debba intendersi feudale niente di meno a riguardo di questo nuovo contratto, e concessione di nuova grazia della giurisdizion Baronale tanto detto il Signor Marchese che suoi successori in esso dovran riconoscerlo per feudo retto, e proprio iuxta more Italiae, con dichiarazione però che si intenderan solamente capaci di successione in esso le femine discendenti per linea retta da detto signor Marchese in difetto di maschj, con ordine di primogenitura, e tenuti tutti respettivamente alla prestazione del giuramento di fedeltà, e di omaggio, e di tutti i servizi che si corrispondono come gli altri feudatari del Regno con l’obbligo di rapportarne l’investitura.
5. In considerazione di tutto quanto sovra si degnerà la Real Clemenza coll’approvazione di questo contratto di | concedere al Signor Marchese, e a tutti i suoi successori nel feudo suddetto l’esercizio della giurisdizione baronale si è come ne godono li altri feudatari, riservata per sempre a Sua Maestà, e tribunali superiori del Regno il racorso, e appelazione, e ogni altra cosa che in consimili concessioni deve essere, è intendersi riservata a tenore delle leggi, Statuti, Pramatiche, Capitoli di Corte, e Reali Pregoni del Regno, in conformità de quali s’intenderà regolata questa concessione con tutti i suoi privilegi, prerogative, e preminenze.
6. Questa nuova popolazione s’intenderà sempre senza pregiudizio d’ogni raggione e privileggio, che possa competere alla città d’Alguer di taglia legna, e pascolare in detto territorio nell’istessa conformità che né è stata sin al presente in possesso.
7. Questo contratto non dovrà sortire alcun effetto salvo sia munito dell’approvazione di Sua Maestà, in difetto della quale s’avrà per nullo, e di niun valore, e parimenti quando detto signor Marchese, e suoi successori non | compissero fra il termine dei due, e cinque anni a quanto verrà prescritto per l’effetto di questa nuova popolazione con l’intiero stabbilimento dell’accennate famiglie, la giurisdizione s’intenderà immediatamente devoluta al Reggio Vegliere d’Alguer per tutto il tempo che rimarà a compirsi la popolazione per cui effetto potrà tuttavia costringersi detto Signor Marchese, e suoi successori, con sequestro eziandio di tutti i Redditi, e tutti provenienti da detto territorio, come così tutto è stato convenuto, et accordato fra detto Signor Intendente Generale, e detto Signor Marchese con le solite clausole, riserve e proteste come più ampiamente si legge nell’accennato Instromento delli 15 corrente novembre, di cui si trasmette l’autentica copia.
Si di che ponendosi in considerazione che senza alcun costo in carico del reggio Patrimonio si viene a promuovere il vantaggio d’una nuova popolazione in un territorio spopolato a portata della Città d’Alguer, quale con ciò può venire in parte sollevata dall’aggravio di molte persone inutili, e miserabili che vi sono, per cui dovrebbe desiderarsi che potessero in quelle vicinanze coltivarsi ed effettuarsi diversi altri consimili progetti, e che in caso d’inadempimento vi si è prescritta la penale della | devoluzione di giurisdizione al veghiere d’Alguer, e col sequestro de frutti provenienti da esso territorio, onde se ne viene maggiormente ad assicurare l’intento, gionto che oltre il ben pubblico che da questa nuova opera ne dipende, e sia conforme alle intenzioni di Sua Maestà, il suo Reggio Patrimonio ne viene a conseguire sovra un tal territorio il beneficio della feudalità coll’aumento di nuovi, e maggiori sudditi si crede che possa meritare l’approvazione dalla sua Reale Clemenza, salvo sempre etc
Cagliari addi. 22 novembre 1738.
Castellamont Intendente Generale |
Autore trascrizione
Giampaolo Salice
Autore della riproduzione digitale
Giampaolo Salice
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ESC - Ente schedatore
Giampaolo Salice
Autore della scheda
Data creazione della scheda
22 marzo 2021
Identificativo
Archivio di Stato di Torino, Corte, Paesi, Sardegna, Feudi diversi, mazzo 32, s.n.
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