Colonia greca di Venezia
Contenuto
Nome colonia
Colonia greca di Venezia
Anno fondazione
1514
Nazione coloni
Grecia, Turchia
Religione
Cristiana ortodossa
Luogo insediamento
Venezia
Provincia attuale
Venezia
Descrizione
La presenza di immigrati greci fu una costante nella vicenda storica di Venezia. Dall’originaria dipendenza della città da Bisanzio in età altomedievale al progressivo affrancamento dall’Impero Bizantino, dalla formazione dell’Impero Latino d’Oriente a seguito della Quarta Crociata alla ricostituzione del dominio imperiale sulle rive del Bosforo nel 1261, i rapporti politici, diplomatici, commerciali e culturali con l’Oriente greco-bizantino e ortodosso caratterizzarono la storia della Serenissima nel corso di tutta l’età medievale.
Una svolta nei rapporti si ebbe dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi ottomani, quando la città lagunare divenne il punto di riferimento della diaspora dei greco-ortodossi verso l’Occidente. Il flusso migratorio era condizionato sia dalla libera scelta di chi si recava presso la città lagunare in cerca di fortuna, sia dalla necessità di abbandono dei luoghi natii a seguito dell’avanzata turca. Per i greci provenienti da Costantinopoli, Creta, Corfù, Zante, Patrasso o Cipro, la città lagunare poteva rappresentare il punto di arrivo oppure una tappa intermedia verso altre destinazioni, quali Trieste, Ancona, Napoli, Livorno, Genova, Marsiglia e l’Europa settentrionale.
Tra i greci che si stabilirono a Venezia la gran parte era di condizioni economiche medio-basse e vi esercitarono svariate attività, in genere socialmente modeste. Altri invece ebbero modo di arricchirsi. Come i mercanti che vi si affermarono tra XV e XVI secolo, quando lo sviluppo dell’Umanesimo e la riscoperta della cultura greca portò anche a Venezia illustri intellettuali del mondo greco-ortodosso. Alcuni membri della comunità greca della città divennero inoltre intermediari nel campo della circolazione libraria e protagonisti dello sviluppo della tipografia in lingua greca, nonché una componente fondamentale della marineria veneziana di età moderna.
Nel 1479 la colonia greca di Venezia, insediata principalmente presso il sestiere di Castello, vicino San Pietro, contava circa 4000 membri (su una popolazione di circa 110.000 abitanti). La maggioranza era di fede ortodossa e si adoperò con successo affinché la comunità fosse ufficialmente riconosciuta dal governo della Serenissima.
Nel 1498 fu istituita la Scuola di San Nicolò dei Greci, primo riconoscimento ufficiale della colonia greca. Nel 1514, dopo aver officiato per anni presso la chiesa di San Biagio, la comunità ottenne il permesso di erigere una propria chiesa di rito ortodosso, la basilica di San Giorgio dei Greci, ultimata nel 1573.
Nel corso del Seicento la comunità greca di Venezia arrivò a contare circa 14.000 membri, configurandosi come la più numerosa e prestigiosa comunità greca dell’Occidente. Nel 1665 apriva le porte il Collegio greco Flanginis di Venezia, dal 1677 al 1797 avente sede presso l’attuale palazzo dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini, sorto nel 1951, che in parte ne ha raccolto la tradizione.
All’Istituto Ellenico ha sede una ricca biblioteca che conserva oltre 2000 volumi, per la maggioranza rare edizioni delle tipografie greche di Venezia. Nella vicina Scuola di San Nicolò dei Greci ha invece sede un Museo unico in Europa per la ricca collezione di icone bizantine.
La minoranza greca mantenne rapporti pacifici con la popolazione locale senza difficoltà di carattere teologico, a parte le naturali differenze dal punto di vista delle consuetudini religiose, della liturgia e della lingua. Rapporti dialettici furono invece intrattenuti con la Chiesa veneta e la Chiesa romana, quest’ultima maggiormente garante verso la comunità rispetto ai patriarcati locali. Come per altre colonie greche d’Italia, fu comunque l’edificio religioso a rappresentare il perno della coesione, dello sviluppo e dell’identità comunitaria.
Dal 1577 la chiesa di San Giorgio dei Greci divenne sede del metropolita di Filadelfia (Asia Minore), dipendente dal patriarcato di Costantinopoli. Il metropolita di Filadelfia, dal 1617 eletto dal capitolo generale della Scuola di San Niccolò dei Greci, divenne la massima autorità religiosa dei greco-ortodossi di Venezia, delle isole Ionie, della Dalmazia e dell’Istria. La fine della Repubblica di Venezia comportò anche la fine dell’istituzione del metropolita di Filadelfia, la cui sede tornò in Asia Minore. Dal 1991 la chiesa di San Giorgio dei Greci è divenuta sede del nuovo metropolita d’Italia.
Una svolta nei rapporti si ebbe dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi ottomani, quando la città lagunare divenne il punto di riferimento della diaspora dei greco-ortodossi verso l’Occidente. Il flusso migratorio era condizionato sia dalla libera scelta di chi si recava presso la città lagunare in cerca di fortuna, sia dalla necessità di abbandono dei luoghi natii a seguito dell’avanzata turca. Per i greci provenienti da Costantinopoli, Creta, Corfù, Zante, Patrasso o Cipro, la città lagunare poteva rappresentare il punto di arrivo oppure una tappa intermedia verso altre destinazioni, quali Trieste, Ancona, Napoli, Livorno, Genova, Marsiglia e l’Europa settentrionale.
Tra i greci che si stabilirono a Venezia la gran parte era di condizioni economiche medio-basse e vi esercitarono svariate attività, in genere socialmente modeste. Altri invece ebbero modo di arricchirsi. Come i mercanti che vi si affermarono tra XV e XVI secolo, quando lo sviluppo dell’Umanesimo e la riscoperta della cultura greca portò anche a Venezia illustri intellettuali del mondo greco-ortodosso. Alcuni membri della comunità greca della città divennero inoltre intermediari nel campo della circolazione libraria e protagonisti dello sviluppo della tipografia in lingua greca, nonché una componente fondamentale della marineria veneziana di età moderna.
Nel 1479 la colonia greca di Venezia, insediata principalmente presso il sestiere di Castello, vicino San Pietro, contava circa 4000 membri (su una popolazione di circa 110.000 abitanti). La maggioranza era di fede ortodossa e si adoperò con successo affinché la comunità fosse ufficialmente riconosciuta dal governo della Serenissima.
Nel 1498 fu istituita la Scuola di San Nicolò dei Greci, primo riconoscimento ufficiale della colonia greca. Nel 1514, dopo aver officiato per anni presso la chiesa di San Biagio, la comunità ottenne il permesso di erigere una propria chiesa di rito ortodosso, la basilica di San Giorgio dei Greci, ultimata nel 1573.
Nel corso del Seicento la comunità greca di Venezia arrivò a contare circa 14.000 membri, configurandosi come la più numerosa e prestigiosa comunità greca dell’Occidente. Nel 1665 apriva le porte il Collegio greco Flanginis di Venezia, dal 1677 al 1797 avente sede presso l’attuale palazzo dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini, sorto nel 1951, che in parte ne ha raccolto la tradizione.
All’Istituto Ellenico ha sede una ricca biblioteca che conserva oltre 2000 volumi, per la maggioranza rare edizioni delle tipografie greche di Venezia. Nella vicina Scuola di San Nicolò dei Greci ha invece sede un Museo unico in Europa per la ricca collezione di icone bizantine.
La minoranza greca mantenne rapporti pacifici con la popolazione locale senza difficoltà di carattere teologico, a parte le naturali differenze dal punto di vista delle consuetudini religiose, della liturgia e della lingua. Rapporti dialettici furono invece intrattenuti con la Chiesa veneta e la Chiesa romana, quest’ultima maggiormente garante verso la comunità rispetto ai patriarcati locali. Come per altre colonie greche d’Italia, fu comunque l’edificio religioso a rappresentare il perno della coesione, dello sviluppo e dell’identità comunitaria.
Dal 1577 la chiesa di San Giorgio dei Greci divenne sede del metropolita di Filadelfia (Asia Minore), dipendente dal patriarcato di Costantinopoli. Il metropolita di Filadelfia, dal 1617 eletto dal capitolo generale della Scuola di San Niccolò dei Greci, divenne la massima autorità religiosa dei greco-ortodossi di Venezia, delle isole Ionie, della Dalmazia e dell’Istria. La fine della Repubblica di Venezia comportò anche la fine dell’istituzione del metropolita di Filadelfia, la cui sede tornò in Asia Minore. Dal 1991 la chiesa di San Giorgio dei Greci è divenuta sede del nuovo metropolita d’Italia.
Longitudine
12.331944
region
Impero bizantino
State
Repubblica di Venezia
codice regione
Veneto
stato
Italia
latitude
45.439722
hasBibliography
Birtachas, E., (2002). Un «secondo» vescovo a Venezia: il metropolita di Filadelfia (secoli XVI-XVIII). In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 103–121.
Calabi, D., (2002). L’insediamento greco e il contesto urbano. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 555–568.
Fedalto, G., (2002). La Comunità greca, la Chiesa di Venezia, la Chiesa di Roma. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 83–102.
Mondrain, B., (2002). Le commerce des manuscrits grecs à Venise au XVI siècle: copistes et marchands. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 473–486.
Moschonas, N. G., (2002). La Comunità greca di Venezia: aspetti sociali ed economici. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 39-40.
Harris, J., (2002). La comunità greca e i suoi avamposti nell’Europa settentrionale. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 185–195.
Jacoby, D., (2002). I greci e altre comunità tra Venezia e oltremare. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 43–48.
Karathanassis, A. E., (2002). Il Collegio Flanginis. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 197–207.
Porfyriou, H., (2002). La diaspora greca in Italia dopo la caduta di Costantinopoli: Ancona, Napoli, Livorno e Genova. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, p. 38.
Ravegnani, G., (2002). Un legame di lunga tradizione. Dalla genesi di Venezia alla nascita della comunità. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 11–38.
Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., a cura di, (2002). I Greci a Venezia. Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, p. 765.
Tsirpanlis, Z. N., (2002). La posizione della comunità greco-ortodossa rispetto al patriarcato ecumenico di Costantinopoli (XV-XVIII secolo). Saggio interpretativo di istituzioni e avvenimenti. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 123–149.
Tucci, U., (2002). I Greci nella vita marittima veneziana. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 243–255.
Calabi, D., (2002). L’insediamento greco e il contesto urbano. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 555–568.
Fedalto, G., (2002). La Comunità greca, la Chiesa di Venezia, la Chiesa di Roma. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 83–102.
Mondrain, B., (2002). Le commerce des manuscrits grecs à Venise au XVI siècle: copistes et marchands. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 473–486.
Moschonas, N. G., (2002). La Comunità greca di Venezia: aspetti sociali ed economici. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 39-40.
Harris, J., (2002). La comunità greca e i suoi avamposti nell’Europa settentrionale. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 185–195.
Jacoby, D., (2002). I greci e altre comunità tra Venezia e oltremare. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 43–48.
Karathanassis, A. E., (2002). Il Collegio Flanginis. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 197–207.
Porfyriou, H., (2002). La diaspora greca in Italia dopo la caduta di Costantinopoli: Ancona, Napoli, Livorno e Genova. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, p. 38.
Ravegnani, G., (2002). Un legame di lunga tradizione. Dalla genesi di Venezia alla nascita della comunità. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 11–38.
Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., a cura di, (2002). I Greci a Venezia. Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, p. 765.
Tsirpanlis, Z. N., (2002). La posizione della comunità greco-ortodossa rispetto al patriarcato ecumenico di Costantinopoli (XV-XVIII secolo). Saggio interpretativo di istituzioni e avvenimenti. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 123–149.
Tucci, U., (2002). I Greci nella vita marittima veneziana. In Tiepolo, M. F. e Tonetti, E., (a cura di), I Greci a Venezia, Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, pp. 243–255.
autore
Francesco Borghero
Data d'invio
2020
Pagine del sito
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