Relazione sullo stato delle saline di Cagliari: Media #6
Titolo originale:3v

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Per far la raccolta de sali nelli sudetti stagni si radunano più operarii, e carrattieri, che sia possibile. Gli operarii un giorni prima con la direttione del mastro delle saline comminciano a’ raccogliere il sale ne medemi con certe pale di legno, che loro stessi fanno per tal fine, e ne formano de picoli montoni d’una salma circa l’uno, doppo li carrattieri portando ogn’uno sopra il suo carro una specie di tombarello, che loro chiamano carretta, che contiene li due terzi d’una salma circa, entrano nello stagno, empiono la loro carretta del suddetto sale, e lo trasportano al luogo li viene assegnato dal sudetto mastro per formarvi il montone si paga due soldi, e sei denari per ogni carrettata, cioè mezzo soldo agli operarii, che l’hanno raccolto nello stagno, e che sono anche in obligo d’ammontonarlo fuori, e soldi due alli carrattieri, che l’hanno trasportato, quali sono in obligo di provedersi loro medesimi le carrette.
A misura delle gavettate, e carrettate sale che in tempo di raccolta si vanno trasportando dalli rispettivi stagni alli montoni, queste si riducono in salme, et il direttore delle saline se ne carrica demostrativamente formandosene un conto, e se ne va indi scarricando a misura che finiscono le partite del sale annualmente cavato ne sudetti rispettivi stagni, dando per consumo tutto quel sale, che viene a mancare doppo haver fatto il conto di quello di è esitato. Detto sale suole mancare qualche volta in fino alla mettà, il più delle volte li due quinti, et alle volte un terzo, e giamai meno, il consumo//