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si paga come segue per ogni salma.

Per quelli di Molentargius soldi dieci alli carrattieri, che non puonno fare più di due viaggi al giorno portando una salma per ogni viaggio coli loro carri.

Per quello di Palamontis soldi dieci come sopra.

Per quello della salina artifficiale soldi otto.

E per quelli di Carcangiolo, e Boccadirio non puotendosi trasportare se non per mare si paga tre soldi per salma alli carrattieri, che lo carricano alli montoni, e lo trasportano all’orlo delle rispettive spiaggie, e soldi sei alli battellari, che lo vengono a’ carricare nelle medeme, e lo trasportano in questa rada a bordo delli patroni de bastimenti che devono carricarlo per Nizza.

Trenta carrattieri della villa di Quarto, e vigne vicine alle saline con il loro capo sono esenti di servitio personale, e perciò in obligo di presentarsi in ogni tempo, e tutte le volte, che vengono richiesti per trasportare il sale mediante li sudetti rezzi con pena pecuniaria alli trasgressori. La Real azienda somministrava ad ogn’uno d’essi otto sachi capaci in tutto d’una salma di sale, ma vistosi l’abuso, e la dissipazione delli medemi sachi s’è concordato sin dal secondo anno di dare a ciascheduno di loro ogni anno anticipatamente tre liure, e quindeci soldi in luogo di detti sachi, delli quali sono in obligo di provedersi loro medesimi.

Li stipendiati impiegati al seritio della Real azienda del sale sono li seguenti.

Gio Batta Marras scrivano delle saline, a questo si dà dodeci scudi al mese, et è in obligo di mantenere un cavallo per poter agire.

Pietro Sanna guardia a cavallo, a cui si dà nove scudi al mese.

Andrea Carredda mastro delle saline, questo//