Relazione sullo stato delle saline di Cagliari: Media #12
Titolo originale:6v

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habita nella casa della salina artifficiale, e se gli dà sei scudi al mese di salario. Signor Giuseppe Morteu saliniere, questo vende il sale alli particolari nel magazeno di Cagliari, e prende denari tre a titolo di salario sopra ogni misura di sale, che vende in prezzo di soldi quatro, e mezo fatta una commune il Salario del medemo ascenderà a scudi 210 circa l’anno. Questo presta le sue sigortà.
Vi è pure un fachino, che msiura il sale, che si vende in detto magazeno, al quale si dà tre scudi al mese.
Finalmente si conclude essere falsissima la voce precorsa che in questo Regno siano in obligo di servirsi di sale forastiero per far le salatte, mentre non solo non si servono di detto sale, quale non può introdursi nel Regno, ma si servono eziandio del più inferiore, e men staggionato che si raccolga in queste saline, riservandosi sempre il migliore per spedire a Nizza, e vendere per fuori Regno. Con tutto ciò le salate riescono, come in tutti gl’altri paesi, né mai s’è inteso alcun raccorso sopra la mala qualità di questi sali, né che gavessero causato la perdita di qualche salata. L’anno 1719 in ottobre li Spagnuoli per tema d’un assedio salarono indifferentemente con questi sali più di cinquecento botti di carne la più parte bocina. Queste si conservarono benissimo, e per tal segno l’anno seguente in luglio nel partire, che fecero da questo Regno se le trasportarono con essi loro in Spagna. Le continuate dicerie de nationali stati in questo Regno, a’ quali pare di non poter essere applauditi, se non dicono male di tutto quello, che ha per nome Sardegna ha//