Turtas, Raimondo (1975) L'Abolizione delle decime in Sardegna e un progetto dei parlamentari sardi per la riforma del clero (1848-1853). Studi sardi, Vol. 23, Parte II (1973-1974 pubbl. 1975), p. 137-222. Articolo.
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Abstract
Fra le numerose carte dell'Ottocento sardo, che fanno parte
di una collezione privata, laboriosamente costituita a Bitti (Nuoro), ve ne sono alcune che si riferiscono ad un progetto di
riduzione e di riorganizzazione delle circoscrizioni territoriali e del personale ecclesiastico in Sardegna, da attuarsi in concomitanza
con la abolizione delle decime, la cui entrata in vigore - per la
legge del 15 aprile 1851 - era stata fissata al 1° gennaio 1853.
Questo progetto venne elaborato da un Commissione di senatori
e deputati sardi, incaricati dall'intero gruppo dei parlamentari
dell'Isola di studiare i problemi connessi con l'abolizione delle
decime e, come diceva la loro relazione, di «ideare un piano di riforma
ecclesiastica analogo alle nostre circostanze, e riferirne per
indi presentare al Ministero il frutto delle loro osservazioni e
discussioni».
La Commissione tenne i suoi lavori nel marzo e aprile 1852
a Torino, negli ambienti della Grande Cancelleria; al termine, oltre
ai verbali delle sedute, fu redatta una lunga relazione, con
annessi alcuni allegati. In questi documenti, che qui vengono
pubblicati per la prima volta, si indicavano dettagliatamente le
modalità e i costi della progettata riforma, nonché le disposizioni
transitorie e provvisorie da stabilire in vista dell'assetto definitivo
della riforma stessa.
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