Asilo d'infanzia "Caduti in Guerra" Negli anni dieci del Novecento, in seguito alla generosa donazione di 9810 lire della signora Annetta Deplano Batzella, fu istituito un asilo infantile.
Risale al 1918, la fondazione, da parte dell’allora parroco don Attilio Spiga, di un comitato avente l'obiettivo di reperire i fondi utili al completamento dell'istituto; la comunità partecipò con offerte e donazioni, anche sotto forma di derrate alimentari o di gioielli.
Tra tutti, si distinse Francesco Tocco Batzella che, nel 1925 donò una parte della sua ampia casa dove, poi, l'asilo fu fondato e affidato alle Suore Francescane di Seillon (o “Suore Francesi”) che vi rimasero fino al 1995.
L'inaugurazione ufficiale avvenne, in presenza delle autorità locali, l'8 marzo 1927 ma, già dal primo momento, l'istituto fu dedicato ai 33 nuraminesi caduti durante la Grande Guerra, come testimonia la lapide, murata accanto alla porta d'ingresso, che ne riporta i nomi.
Il lavatoio di Is Nuracesus (o Muracesus) Sin dalla metà dell'Ottocento è attestata la presenza di una fontana di acqua potabile, costruita in granito, situata in località Nuracesus. Utilizzata per il lavaggio dei panni e l'abbeveramento degli animali, nel 1877, fu dotata di otto vasche in pietra.
Successivamente, intorno agli anni Trenta del Novecento, l'amministrazione comunale attuò un piano di bonifica affinché le acque sporche defluissero nelle campagne circostanti e commissionò una copertura in ferro e ghisa, visibile ancora oggi, alla ditta di Pietrino Doglio.
Oggi come allora, il lavatoio rappresenta un luogo di incontro, non più solo al femminile, per la comunità nuraminese.