Volta affrescata chiesa di San Vito

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Titolo
Volta affrescata chiesa di San Vito
Identificazione
In occasione dei restauri effettuati nella cappella di Santa Margherita (nota anche come Santa Marina), sono affiorate delle pitture; in base alle caratteristiche stilistiche si possono attribuire a un artigiano popolare del XVIII secolo.
Tali affreschi presentano un andamento lineare bicromo e con volute inflesse che fanno da contorno alla nicchia plateresca presente sulla testata della capella.
Sulle quattro pareti troviamo delle sirene con il ventre gonfio, le quali sembrano fare riferimento a Santa Margherita, protettrice delle partorienti e dei nascituri. Si ipotizza che l’immagine della luna voglia evocare i nove cicli lunari della gravidanza.
Per quanto riguarda le iscrizioni presenti, si può leggere solamente la parola “SANTISSIMO” oltre ad alcune lettere o frammenti di parole che non ci permettono di interpretare in maniera esauriente l’affresco.
Nella capella dedicata a Santa Margherita, in base alla documentazione, furono sepolti in netta maggioranza bambini.
Santa Margherita nacque ad Antiochia di Pisidia, nell’attuale Turchia. Dopo la morte della madre, la balia cristiana che si prese cura di lei la educò alla fede cristiana, nonostante le persecuzioni messe in atto da Diocleziano. Per questo motivo fu cacciata di casa dal padre e adottata dalla balia che le fece accudire il suo gregge. Mentre era occupata nelle sue faccende, fu adocchiata dal prefetto Ollario, il quale se ne invaghì follemente e tentò di sedurla, ma fu respinto.
Quando la giovane rivelò la sua fede cristiana, fu processata, torturata e incarcerata.
La leggenda narra che in carcere il demonio si rivelò con le sembianze da drago e da esso fu inghiottita, ma Margherita si liberò squarciandogli il ventre con un crocifisso.
In seguito, fu sottoposta a tormenti di ogni genere e infine fu decapitata nel 290.
Nel Medioevo, Margherita diventò una santa molto popolare, anche la celebre Giovanna d’Arco disse che tra “le voci” che sentiva c’era proprio santa Margherita. Anche lei fa parte dei quattordici santi ausiliatori, come San Vito, invocati dalle popolazioni per guarire dalle malattie; in questo caso la santa divenne protettrice delle partorienti, le quali si rivolgono a lei per avere un parto facile e soprattutto sicuro, in quanto era uscita illesa dal ventre del drago. Quando si riteneva che la donna gravida fosse in pericolo di vita le veniva letta la biografia della santa o le veniva appoggiato sul ventre il libro aperto nella pagina in cui si raccontava l’episodio del drago.
Nel calendario liturgico la santa viene festeggiata il 20 di luglio.
Localizzazione geografico-amministrativa attuale
Comune di Villagreca, frazione di Nuraminis
Collocazione specifica
Chiesa parrocchiale di San Vito: Cappella di Santa Margherita
Cronologia generica
1700
1799
Citazione bibliografica
Mereu, S. "La Chiesa di San Vito Martire", in Rossi, N. & Meloni, S. (a cura di), Villa dei Greci. Una Villagreca tra storia, archeologia ed arte, Dolianova: Grafiche del Parteolla, 2007, pp. 119-125

Loi, C & Loi, M. "Il Seicento e il Settecento", in Rossi, N. & Meloni, S. (a cura di), Villa dei Greci. Una Villagreca tra storia, archeologia ed arte, Dolianova: Grafiche del Parteolla, 2007, pp. 95-107

Piras, G. "I Santi venerati in Sardegna", Cagliari: Scuola tipografica francescana, convento San Mauro, 1958, pp. 274-275
https://www.fondazionesantamarianuova.it/santa-margherita-dantiochia-protettrice-delle-partorienti/
Autore della riproduzione digitale
Rachele Piras
Data della riproduzione digitale
2019
Formato
.jpg
ESC - Ente schedatore
L.U.Di.Ca.
Autore della scheda
Rachele Piras
Modificato da: Alessandra Usai
Data
2019
Data modifica: 17/05/25
Categoria di appartenenza
Nuraminis in età moderna
Copertura territoriale
Comune di Nuraminis

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Titolo Classe
Chiesa parrocchiale di San Vito Oggetto fisico