Campanile di San Vito a Villagreca

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Titolo
Campanile di San Vito a Villagreca
Data costruzione
1718
1720
Descrizione
La torre campanaria, a canna quadrata, appare esternamente divisa in due ordini scanditi da una cornice marcapiano. Dalla cella campanaria si aprono finestre ad un’unica luce a tutto sesto e coronamento pieno merlato da cui parte un tamburo ottagonale su cui poggia una piccola cupola.
L'ordine inferiore presenta due luci, una circolare di piccolo formato, e una feritoia; più in alto è posizionato il quadrante dell'orologio.
L'ordine superiore, innesto settecentesco, ospita le cinque campane della chiesa, due delle quali commissionate al maestro campanaro Raphael Scarpinato, la prima tra il 1719 e il 1720 e la seconda nel 1728.
Il maestro fu pagato in diverse date:
- per la prima campana si registrano 375 lire l’8 luglio 1719.
- tra il 6 e il 12 settembre tre pagamenti di 90 lire, 15 soldi e 177 lire, per la fine dei lavori della campana.
- 245 lire e 5 soldi per una nuova campana il 14 maggio del 1722.
Per quel che concerne l’antico orologio da torre di tipo medievale, venne realizzato alla fine del XV secolo in Inghilterra da una bottega che utilizzava materiali in ferro battuto per la costruzione delle strutture portanti dei ruotini. La tipologia di montaggio utilizzata si può rapportare a quella utilizzata dal famoso disegnatore e costruttore del Big Ben di Londra Edmund Denison.
L’acquisto avvenne successivamente nel 1882 per 70 lire, quando fu portato a Villagreca per volontà del rettore della stessa, Giuseppe Maria Serci, il quale sostenne l’onere finanziario insieme a un piccolo contributo della popolazione locale.
Nel 1996 furono eseguiti lavori di restauro del campanile che necessitavano di una impalcatura, così l’orologio, ormai fermo da tempo, venne smontato e restaurato dall’ingegnere Vincenzo D’Agostino, che, a lavori ultimati, elaborò un’accurata relazione storico-tecnica.
Quando si decise di controllare l’orologio per un eventuale riparazione, questo si trovava in un piccolo vano in muratura con una piccola porta in legno, che bloccava in parte l’arcata est del campanile.
Il dispositivo non era più funzionante poiché la struttura risultava danneggiata dalla combinazione corrosiva di lubrificante a base di olio vegetale cotto e polvere e escrementi di volatili.
Completano la torre campanaria le ricche decorazioni dell'ordine superiore, che proseguono sul tamburo ottagonale sul quale imposta il cupolino semisferico. La torre risulta essere un intervento costruttivo più tardo, elevata tra il 1718 e il 1720, anni in cui sono registrati alcuni pagamenti al maestro Salvador Angel Garruchu per un totale di 1950 lire, come da documentazione archivistica.
Il maestro realizzò anche la sottostante Cappella delle Anime.
Le decorazioni a rilievo incastonate nel campanile rimandano allo stile architettonico torinese, giunto in Sardegna negli ultimi decenni del XVIII secolo.
Riferimenti bibliografici
Mereu, S. "La Chiesa di San Vito Martire", in Rossi, N. & Meloni, S. (a cura di), Villa dei Greci. Una Villagreca tra storia, archeologia ed arte, Dolianova: Grafiche del Parteolla, 2007, pp. 119-121.

D'Agostino, V. "Un antico orologio da torre nel campanile di Villagreca", in Rossi, N. & Meloni, S. (a cura di), Villa dei Greci. Una Villagreca tra storia, archeologia ed arte, Dolianova: Grafiche del Parteolla, 2007, pp. 163-165
https://hdl.handle.net/11584/76354
Autore della scheda
Giommaria Carboni, Rachele Piras
Modificato da: Alessandra Usai
Data schedatura
2019
Data modifica: 17/05/25
Categoria di appartenenza
Nuraminis in età moderna
Copertura territoriale
Comune di Villagreca, frazione di Nuraminis
Editore
L.U.Di.Ca.
Licenza d'uso
CC 3.0

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