Chiesa e villaggio abbandonato di San Marco in Tradori

Contenuto

Titolo
Chiesa e villaggio abbandonato di San Marco in Tradori
tipologia
Villaggio Abbandonato
Ruderi di Chiesa
Nomi alternativi
Reperibile sotto varie denominazioni come: Villa Troador, Trodorj, Trodori, Tratori, Tradori.
Data costruzione
Periodo di Fondazione ignoto
Abbandono verso il XV sec.
Descrizione
Cenni Storici

La chiesa di San Marco, che si ritiene fosse una delle chiese più antiche della Sardegna, ed il vicino villaggio di Tradori sorgevano nel territorio posto tra i villaggi di Nuraminis, Samatzai e Donori.
Le vicende storiche riguardanti la chiesa di San Marco sono poche ed estremamente scarne, mentre riguardo al villaggio siamo a conoscenza di qualche informazione in più.
Nei pressi della chiesa e fino al XV secolo era infatti presente un insediamento, reperibile nei documenti sotto varie denominazioni (ad esempio Villa Tradorj o Tràtori), e sappiamo che durante il Medioevo esso apparteneva alla curatoria di Nuraminis e alla Diocesi di Nuraminis-Samatzai sotto l'Arcivescovato di Cagliari.
Ci è inoltre noto che dopo la caduta del Giudicato di Cagliari nel 1258 il villaggio venne assorbito dal Giudicato di Arborea, mentre possiamo ipotizzare che gli eventi avvenuti a partire dalla seconda metà del XIV secolo videro innescarsi un processo, come similarmente avvenne per molti altri villaggi della zona, che si concluderà col declino e il conseguente abbandono nel XV secolo.
Infatti la guerra tra l'Arborea e l'Aragona del 1354 e la ''peste di Mariano IV'' (così nota poiché avvenne durante il suo giudicato e ne fu causa della morte nel 1376), che colpirono l'isola a breve distanza l'uno dall'altro infersero un duro colpo alla sopravvivenza del villaggio e, congiuntamente al conseguente crollo demografico, alla carenza di risorse disponibili nel territorio e all'incrementato carico fiscale (dovute alla massiccia presenza di villaggi a breve distanza l'uno dall'altro il primo e alle spese feudali e di guerra il secondo) furono causa dello spopolamento fino al definitivo abbandono dell'insediamento.
Sappiamo dai conti del sale (atti di vendita del sale ai paesi) riportatici da John Day che il villaggio rimase attivo fino al 1393, mentre secondo le sue ricerche risultava disabitato già nel 1416.
Non si hanno tracce certe riguardo a resti che potrebbero indicare la locazione certa del villaggio, mentre esistono dei ruderi sparsi della chiesa situati in cima ad un colle nei pressi del rio Tradori nel territorio di Samatzai.
Lingua
Italiano
Riferimenti bibliografici
Terrosu Asole Angela, L’insediamento umano medioevale e i centri abbandonati tra il secolo XIV e il secolo XVII, Supplemento al fascicolo II dell’Atlante della Sardegna, Roma 1974 pp. 23-25

Day, John, Villagi abbandonati in Sardegna dal Trecento al Settecento, Editions de Centre national de la recherche scientifique, 1973, pp. 34-35
Casalis Goffredo, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, vol. XVIII, p. 16, Torino 1849
Zedda Macciò, Isabella, Bollettino della Società Geografica Italiana, Serie 10, Volume 11, Stabilimento Giuseppe Civelli, Roma, 1982, pp. 364-365
Oliva, A.M., Schena, O., Sardegna Catalana, Barcellona, 2014; più specificamente la parte di Serreli, G., I mutamenti nell'aspetto insediativo del Regno di Sardegna in epoca Catalana pp. 271-284
Autore della scheda
Autrici Originali: Stella Barbarossa, Laura Lucia Lai, Mara Mudu

Modificato da: Andrea Lara
Data schedatura
Data Originale schedatura ??/7/2019

Data Modifica: 21/5/2025
Copertura territoriale
Samatzai (SU)
Categoria di appartenenza
Nuraminis bizantino-giudicale
Editore
L.U.Di.Ca.