Oratorio Madonna del Rosario
Contenuto
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Descrizione
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Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, in seguito all’editto di Pio V che istituì la Confraternita del Rosario, fu edificato l’oratorio sul sagrato della parrocchia.
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La struttura presentava una facciata modesta, con una merlatura tipicamente tardogotica, forma stilistica riscontrabile anche nella chiesa parrocchiale di San Pietro; anteriormente, tramite tre gradini, si accedeva a una porta centrale; sul muro di chiusura, si ergeva una merlatura composta da quattro elementi a coda di rondine (due per lato) e, in mezzo a essi, una piccola costruzione a vela reggeva la campana.
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L’interno era pavimentato con antiche mattonelle sarde in terracotta ed era ricco di arredi sacri.
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Nel dicembre del 1969, l’oratorio fu fatto demolire dall'allora sindaco di Nuraminis. La decisione venne giustificata con l'esigenza di costruire una sala cinematografica parrocchiale. Lo sconsiderato (e al tempo contestatissimo) abbattimento portò anche alla dispersione dell’arredo e degli oggetti conservati al suo interno.
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Solo nel 2011, si è provveduto alla costruzione di un nuovo oratorio in cui sono stati ricollocati alcuni dei beni sopravvissuti alla dispersione, come il dipinto ad olio, risalente al XVII sec., della Madonna del Rosario, l’acquasantiera, anch’essa seicentesca, e la statua processionale, in cartapesta, del Cristo morente, risalente alla fine del XVIII sec.
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Data
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2011
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Copertura territoriale
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Comune di Nuraminis
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Editore
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L.U.Di.Ca.
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Autori della scheda
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Erica Luciano, M. Eleonora Prinzis
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Fonte bibliografica o d'archivio
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Batzella Armando, Nuraminis attraverso i secoli. Storia e tradizioni, (a cura di Giampaolo Salice), Edizioni Grafica del Parteolla, Dolianova 2018;
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Sarais Alessio, Nuraminis. Le chiese e le feste, Edizioni Grafica del Parteolla, Dolianova 2005.