Statua Sant’Isidoro Agricola
Contenuto
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Descrizione
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Il culto di sant’Isidoro agricola, patrono di Madrid, si diffonde a partire dalla metà del XVII secolo nei territori della Corona di Spagna e conseguentemente anche in Sardegna, dove, in area rurale, soppianta i precedenti culti tardomedievali. Protettore degli agricoltori, è rappresentato con gli strumenti del mestiere, accanto ad un gruppo con due buoi guidati da due personaggi di modulo minore. L’iconografia rimanda infatti ad uno dei miracoli riferiti al Santo, il quale, per la sua forte dedizione alla preghiera, venne premiato con l’aiuto divino: l’aratro, miracolosamente, iniziò ad essere portato da una coppia di angeli. I caratteri stilistici, coerentemente con l’anno di canonizzazione del Santo, avvenuta soltanto nel 1622, ci permettono di riferire l’opera ad un intagliatore locale della metà del XVIII secolo.
La statua è collocata sulla parete di destra della Cappella del Rosario. Il perimetro della statua è delimitato da una cornice quadrangolare in legno, nella cui parte alta si nota una croce al centro con una decorazione geometrica che si estende in orizzontale.
Alla mano del santo è legato un mazzo di spighe che vengono sostituite ogni anno in occasione della sua festa che si celebra il terzo sabato di maggio. Il giorno della festa liturgica, infatti, è il 15 maggio.
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Francesco Virdis ipotizza che la paternità dell'opera sia dello scultore napoletano Alessandro Casola, cui sono attribuite le statue collocate all'interno della Cappella del Rosario e, quindi, anche della statua di Sant'Isidoro Agricola.
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Data
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Metà del XVIII secolo.
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Copertura territoriale
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Comune di Nuraminis
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Editore
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L.U.Di.Ca.
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Autori della scheda
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Giommaria Carboni.
Modificato da Camilla Angius il 19/05/2025.
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Fonte bibliografica o d'archivio
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Scano, M.G. 1991, Pittura e scultura del '600 e del '700. Nuoro: Ilisso.
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Naitza, S. 1993, "La scultura del Seicento", in Manconi, F. (a cura di), La società sarda in età spagnola, vol. II. Cagliari: Consiglio regionale della Sardegna, pp. 154-177.
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Sarais, A. 2005, Nuraminis. Le chiese e le feste. Dolianova: Grafica del Parteolla, pp. 28-30.
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Batzella, A. 2018, Nuraminis attraverso i secoli. Storia e tradizioni, a cura di G. Salice. Dolianova: Grafica del Parteolla, pp. 91-92.
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Virdis F., "Artisti napoletani in Sardegna nella prima metà del Seicento", Editori Grafica del Parteolla, Dolianova, 2002, pp. 46, 163-164.
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Medium
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Legno intagliato policromo
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Titolo |
Classe |
Cappella del Rosario |
Oggetto fisico
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