La navata di San Pietro
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Collezione
Titolo
La navata di San Pietro
Descrizione
La navata ha pianta rettangolare ed è coperta da una volta a botte, frutto di un rifacimento di XVII secolo, mentre il tetto precedente doveva essere ligneo.
La volta è divisa in quattro settori da diaframmi, che poggiano su delle semicolonne laterali con capitello decorato. Tra le semicolonne delle pareti laterali si aprono le otto cappelle con archi a tutto sesto.
Gli affreschi della volta furono realizzati tra il 1922 e il 1924 dalla bottega dell’artista cagliaritano Battista Scanu e presentano per ciascun settore un grande medaglione centrale polilobato su un fondo di motivi geometrici e vegetali. Partendo dal primo settore dall’entrata, i medaglioni raffigurano: una croce greca dorata su fondo azzurro; la scena evangelica di Gesù che parla con i bambini; la liberazione di San Pietro dal carcere ad opera di un angelo; una colomba dorata su fondo azzurro. Le fasce laterali alla base della volta, al di sopra del cornicione, recano al di sopra della seconda e terza cappella di entrambi i lati quattro medaglioni che ritraggono gli evangelisti: san Marco e san Giovanni a sinistra; san Matteo e san Luca a destra.
All’altezza dei capitelli delle semicolonne, a entrambi lati della navata, sono disposte quattordici formelle della Via Crucis, realizzate in bronzo nel 1997 dall’artista monserratino Gianni Argiolas, che andarono a sostituire le precedenti in gesso dipinto.
Nelle parete sinistra, tra prima e seconda cappella, è presente una lastra marmorea funeraria di Mons. Paolo Maria Serci; tra la terza e la quarta cappella si erge il ricco pulpito marmoreo.
Nella parete destra, tra terza e quarta cappella, è appesa un’altra lastra di marmo con l’ultima consacrazione della chiesa.
Nella parete di fondo si apre l’arco a sesto acuto che introduce al presbiterio. Ai lati di questo si aprono due nicchie in marmo intarsiato in stile classicheggiante, che recano iscritta la committenza e la data: “DONO DI CARLO E MARIA CASU - 1956”. La nicchia sinistra ospita la statua ottocentesca di San Pietro, quella destra il complesso scultoreo della Madonna del Rosario di Pompei col bambinello, san Domenico di Guzman e un cagnolino. Al di sopra delle nicchie corre una fascia affrescata che reca a sinistra un medaglione con il Sacro Cuore di Gesù e a destra un uguale medaglione con il Cuore Immacolato di Maria. Lo spicchio superiore della volta è decorato invece da motivi geometrici.
Nella parete d’ingresso, in corrispondenza del portale, è collocata una preziosa struttura lignea settecentesca, dipinta di verde con decorazioni vegetali dorate. Essa consiste della bussola, che presenta due porte laterali e il grande portone frontale, con una fascia superiore traforata di finestrelle quadrate; di una grande tribuna con balaustra e stemma centrale, che si estende fino alle pareti laterali, adibita fino al secolo scorso ad ospitare il coro. La parte di parete superiore al piano della tribuna è affrescata con motivi geometrici ed è aperta al centro dal rosone. A destra della bussola è appesa la grande croce di legno con due scalette, utilizzate ogni anno di Venerdì Santo per la cerimonia de “Su scravamentu”. Agli angoli della parete sono collocate le due acquesantiere di marmo bianco.
La pavimentazione è in ampi pannelli di marmo quadrati a scacchi grigi e bianchi, disposti diagonalmente rispetto alla navata.
La volta è divisa in quattro settori da diaframmi, che poggiano su delle semicolonne laterali con capitello decorato. Tra le semicolonne delle pareti laterali si aprono le otto cappelle con archi a tutto sesto.
Gli affreschi della volta furono realizzati tra il 1922 e il 1924 dalla bottega dell’artista cagliaritano Battista Scanu e presentano per ciascun settore un grande medaglione centrale polilobato su un fondo di motivi geometrici e vegetali. Partendo dal primo settore dall’entrata, i medaglioni raffigurano: una croce greca dorata su fondo azzurro; la scena evangelica di Gesù che parla con i bambini; la liberazione di San Pietro dal carcere ad opera di un angelo; una colomba dorata su fondo azzurro. Le fasce laterali alla base della volta, al di sopra del cornicione, recano al di sopra della seconda e terza cappella di entrambi i lati quattro medaglioni che ritraggono gli evangelisti: san Marco e san Giovanni a sinistra; san Matteo e san Luca a destra.
All’altezza dei capitelli delle semicolonne, a entrambi lati della navata, sono disposte quattordici formelle della Via Crucis, realizzate in bronzo nel 1997 dall’artista monserratino Gianni Argiolas, che andarono a sostituire le precedenti in gesso dipinto.
Nelle parete sinistra, tra prima e seconda cappella, è presente una lastra marmorea funeraria di Mons. Paolo Maria Serci; tra la terza e la quarta cappella si erge il ricco pulpito marmoreo.
Nella parete destra, tra terza e quarta cappella, è appesa un’altra lastra di marmo con l’ultima consacrazione della chiesa.
Nella parete di fondo si apre l’arco a sesto acuto che introduce al presbiterio. Ai lati di questo si aprono due nicchie in marmo intarsiato in stile classicheggiante, che recano iscritta la committenza e la data: “DONO DI CARLO E MARIA CASU - 1956”. La nicchia sinistra ospita la statua ottocentesca di San Pietro, quella destra il complesso scultoreo della Madonna del Rosario di Pompei col bambinello, san Domenico di Guzman e un cagnolino. Al di sopra delle nicchie corre una fascia affrescata che reca a sinistra un medaglione con il Sacro Cuore di Gesù e a destra un uguale medaglione con il Cuore Immacolato di Maria. Lo spicchio superiore della volta è decorato invece da motivi geometrici.
Nella parete d’ingresso, in corrispondenza del portale, è collocata una preziosa struttura lignea settecentesca, dipinta di verde con decorazioni vegetali dorate. Essa consiste della bussola, che presenta due porte laterali e il grande portone frontale, con una fascia superiore traforata di finestrelle quadrate; di una grande tribuna con balaustra e stemma centrale, che si estende fino alle pareti laterali, adibita fino al secolo scorso ad ospitare il coro. La parte di parete superiore al piano della tribuna è affrescata con motivi geometrici ed è aperta al centro dal rosone. A destra della bussola è appesa la grande croce di legno con due scalette, utilizzate ogni anno di Venerdì Santo per la cerimonia de “Su scravamentu”. Agli angoli della parete sono collocate le due acquesantiere di marmo bianco.
La pavimentazione è in ampi pannelli di marmo quadrati a scacchi grigi e bianchi, disposti diagonalmente rispetto alla navata.
Data
Dal XVII secolo
Copertura territoriale
Nuraminis
Editore
L.U.Di.Ca.
Autori della scheda
Mara Mudu, Stella Barbarossa, Laura Lucia Lai
Fonte bibliografica o d'archivio
Sarais Alessio, Nuraminis. Le chiese e le feste, Grafica del Parteolla, Dolianova 2005.
Batzella Armando, Nuraminis attraverso i secoli. Storia e tradizioni, Giampaolo Salice (a cura di), Grafica del Parteolla, Dolianova 2018.
Batzella Armando, Nuraminis attraverso i secoli. Storia e tradizioni, Giampaolo Salice (a cura di), Grafica del Parteolla, Dolianova 2018.
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