Le vie delle donne
a cura di Beatrice Basciu
Nello spazio pubblico italiano la presenza femminile è molto ridotta sia nei monumenti sia nella toponomastica. Solo in questi ultimi anni si è riposta l’attenzione alla problematica della rappresentazione femminile nello spazio pubblico: sono in atto in Europa, negli Stati Uniti e in India dei progetti di ridenominazione delle città al femminile.
Nel Comune di Sant’Antioco sono presenti all’incirca 221 strade/vie/piazze in totale, di cui 93 strade intitolate a uomini e solo 10 intitolate a donne.
L’attuale toponomastica femminile a Sant’Antioco è molto varia e ha iniziato a comparire in seguito all’unificazione italiana. Le donne a cui sono state denominate le vie del paese sono attualmente 7:
Regina Margherita nacque a Torino nel 1851 da Ferdinando, duca di Genova, e Maria Elisabetta di Sassonia. Nel 1868 si sposò con Umberto I, suo cugino, e divenne prima regina d’Italia, perché il suocero era rimasto vedovo prima dell’incoronazione. Di forte carisma e idee conservatrici, la Regina Margherita, contribuì ad accrescere il prestigio della monarchia promuovendo iniziative di beneficenza e manifestazioni culturali.
Eleonora D’Arborea, figlia del giudice Mariano IV d’Arborea, nacque, presumibilmente, in Catalogna. Andò in sposa a Brancaleone Doria e nonostante il sistema successorio del giudicato non contemplasse l’ascesa al trono di una donna ricevette diversi poteri. In particolare, quando il marito fu fatto prigioniero dagli aragonesi nel 1384, esercitò pieni poteri regali ed emanò la Carta de Logu.
Grazia Deledda nacque a Nuoro nel 1871 da una famiglia benestante. Nel 1900 si trasferì a Roma e pubblicò diverse opere teatrali e romanzi di notevole successo come “Canne al Vento” con cui vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1926.
Oriana Fallaci nacque a Firenze nel 1929 e iniziò fin da giovanissima a collaborare con differenti giornali; acquistò notorietà grazie alle sue corrispondenze dalla guerra del Vietnam, conflitti Indo-pakistano, Mediorientale e dell’America Latina. È stata collaboratrice di differenti testate giornalistiche come: New York Times, Corriere della Sera.
Santa Maria Goretti nacque nel 1890 a Corinaldo in provincia di Ancona e fu seconda di sei figli. La santificazione di Maria Goretti avvenne, nel 1902 all’età di dodici anni, in seguito all’uccisione da colui che aveva tentato di costringerla ad un rapporto carnale tale Alessandro Serenelli. Fu santificata per opera di papa Pio XII nel 1950.
Bonaria, massima patrona della Sardegna.
Norma Cossetto nacque in Croazia il 17 maggio del 1920. Venne gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, a quell’epoca aveva 23 anni ed era iscritta alla facoltà di lettere e filosofia a Padova.
Fino al 1865 gli elenchi ufficiali delle denominazioni stradali e delle piazze non erano presenti nell’Archivio Comunale di Sant’Antioco. Dunque, non è stato semplice individuare l’esatta posizione delle vie e tracciarne i confini. Dal verbale della Giunta municipale, concernente le proposte per la classificazione delle strade comunali del 10 aprile del 1870, non apparvero denominazioni alcune relative alle donne.
In seguito, nello stato degli utenti, pesi e misure soggetti alla verificazione per l’anno 1883, per la prima volta comparve la via Regina Margherita, primo luogo dedicato ad una donna illustre, ex via maggiore. Le nuove disposizioni dell’epoca chiedevano, infatti, di attribuire alle strade e alle piazze nomi legati alla famiglia reale o a personaggi storici famosi. Al tempo, l’attuale via Eleonora D’Arborea era ancora chiamata via Commercio. Bisognerà attendere sino all’inizio del XX secolo – come testimoniato dall’elenco dei “numeri approssimativi delle famiglie abitanti nel comune di Sant’Antioco” – per notare il cambio di denominazione della suddetta strada, la quale insieme alla via Regina Margherita costituiva l’unico gruppo di strade antiochensi dedicato alle donne.
La toponomastica femminile subì un ulteriore cambiamento nella delibera del 15 giugno 1951, per mezzo della quale la via Grotte fu rinominata via Grazia Deledda.
Nel contesto dell’incremento edilizio che Sant’Antioco conobbe nel secondo dopoguerra, la Giunta Comunale studiò una nuova denominazione stradale. Nella delibera del 16 dicembre 1959 apparvero per la prima volta due nuove strade: via Santa Maria Goretti, parallela alla chiesa a lei consacrata; via Bonaria, patrona della Sardegna.
La toponomastica femminile è stata incrementata recentemente, presumibilmente nel 2008, con due vie dedicate a Oriana Fallaci e Norma Cossetto, come confermato anche dall’intervista effettuata all’assessore alla cultura Gianluca Mereu.
Riferimenti bibliografici essenziali:
- Scuola media Fermi-Mannai Sant’Antioco, Sviluppo urbanistico a Sant’Antioco tra il 1844-1945, laboratorio didattico 2002/2003.
- Sessi Frediano, “Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel 1943”, Marsilio Editori, Venezia 2022.
Sitografia:
- https://e-review.it/carrieri_forcella_piazzi_nude_martiri
- https://irinsubria.uninsubria.it/retrieve/36824353-3cfd-47ef-af54-09e13b7c6d56/FantoMutiPecorelli%20CGI23%20Toponomastica%20trasfemminista.pdf
- https://toponomasticafemminile.com/sito/index.php/sant-antioco-ci
- https://fosca.unige.it/Margherita%20di%20Savoia
- https://www.treccani.it/enciclopedia/margherita-di-savoia-regina-d-italia_(Dizionario-Biografico)/
- https://www.treccani.it/enciclopedia/grazia-deledda/
- https://www.treccani.it/enciclopedia/oriana-fallaci_(Enciclopedia-Italiana)/
- https://www.treccani.it/enciclopedia/santa-maria-goretti_(Dizionario-Biografico)/
Riferimenti archivistici:
- ACSA, Amministrazione, Consiglio comunale deliberazioni, 26/30, 28/13
- ACSA, Amministrazione, consiglio comunale deliberazioni, 28/13
- ACSA, Utenti pesi e misure, 8/3
- ACSA, Oggetti Diversi, 1/5
- ACSA, Amministrazione, Consiglio comunale deliberazioni, 26/30