Ai Weiwei (biografia)
Contenuto
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Titolo
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Ai Weiwei (biografia)
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Data di inizio
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2017
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Ambiti e contenuto
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Biografia di Ai Weiwei a cura dell'Enciclopedia online Treccani
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Autore del documento
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Treccani - Enciclopedia online
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Segnatura o codice identificativo
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URL
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Lingua
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Italiano
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Condizioni che regolano l’accesso
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Pubblico
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Citazione bibliografica
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"Ai Weiwei", Treccani - Enciclopedia Online, 2017 (?)
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Formato
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.html
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Creatore
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Giacomo Carmagnini
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Data di creazione
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24/06/2021
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riassunto
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Ai Weiwei. - Artista cinese (n. Pechino 1957). Figlio del poeta Ai Qing, nel 1978 si è iscritto alla Film Academy di Pechino e ha fondato il gruppo di avanguardia Stars. Nel 1982 si è trasferito a New York, dove ha frequentato la Parsons school of design e acquisito notorietà come artista concettuale. Nel 1993 è tornato in Cina per assistere il padre malato e ha introdotto nel paese le esperienze artistiche newyorchesi; ha pubblicato tre opere riguardanti la nuova generazione di artisti cinesi: Black cover book (1994), White cover book (1995) e Grey cover book (1997). Nel 2000 ha fondato lo studio di architettura FAKE Design e nel 2003, insieme a Herzog & de Meuron, è stato consulente artistico della progettazione dello stadio nazionale olimpico di Pechino, noto come Nido d’uccello. Le sue installazioni artistiche sono state esposte nei principali musei d’arte contemporanea del mondo. Dopo aver espresso sul suo blog frequenti critiche contro il governo cinese, che ha accusato di corruzione e dispotismo, il 2 aprile 2011 è stato arrestato dalla polizia cinese per evasione fiscale ed è stato rilasciato su cauzione il successivo 22 giugno e costretto agli arresti domiciliari. Nei mesi successivi, attraverso Twitter, è tornato a criticare il regime cinese, denunciando le torture inflitte a un suo collaboratore e sollecitando l'impegno a favore di alcuni dissidenti e attivisti per i diritti umani che ancora si trovano incarcerati. A luglio del 2012 è stato respinto in appello il ricorso dell'artista contro l'accusa di evasione fiscale, per il quale gli era stata comminata una multa di due milioni di euro. Tra le principali mostre che hanno ricostruito il diversificato percorso artistico di A.W. occorre citare Interlacing (Parigi, Jeu de Paume), la più ampia esposizione di video e foto mai dedicata all'artista, la personale According to what? (Washington, Hirshhorn Museum), entrambe del 2012, e l'esposizione Evidence, ospitata nel 2014 presso la Martin-Gropius-Bau di Berlino. Del 2012 sono anche il film-documentario di A. Klayman Ai Weiwei: never sorry, racconto per immagini di un artista che ha saputo abbattere i confini tra arte e politica, e il testo Weiweisms (trad. it. 2013), raccolta di aforismi sull'arte e la politica, mentre è del 2015 la mostra Il giardino incantato allestita presso Palazzo Te di Mantova, in cui l'artista dialoga con il Rinascimento italiano in 46 opere inedite. Nel 2015, dopo quattro anni di conflitti con il potere centrale, l'artista ha inoltre inaugurato a Pechino la mostra Ai Weiwei, in cui ha ricostruito la sala di rappresentanza di un'abitazione d'élite della dinastia Ming (1368-1644); nello stesso anno una sua personale è stata allestita presso la Royal Academy of Arts di Londra, mentre è del 2016 la mostra allestita a Palazzo Strozzi di Firenze, in cui - accanto alla pluridecennale produzione artistica - sono esposte installazioni create specificatamente per la prestigiosa sede museale, e del 2017 Odyssey, wallpaper su pavimento che si estende per oltre mille metri quadrati, esposto allo ZAC - Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo. Nello stesso anno l'artista ha diretto il lungometraggio sulla crisi migratoria Human flow, presentato in concorso alla 74a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
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trascritto da
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Giacomo Carmagnini
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Licenza d'uso
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Libera