Sa tavedda de s'accabbadora

Contenuto

Titolo

Sa tavedda de s'accabbadora

Definizione dell'oggetto

Tavoletta, utensile per lavori domestici.

Denominazione locale dell'oggetto

Sa Tavedda, Sa Taedda

Localizzazione

Replicato artistico presso l'officina di Peppino Zichi

Ubicazione

Presso l'officina di Peppino Zichi

Relazione

Categoria generale

Utensili

Autore fabbricazione/esecuzione

Peppino Zichi

Misure

Lunghezza circa 20 cm

Materia e tecnica

Legno

Funzione

Utilizzato per scopi domestici

Modalità d'uso

Utilizzata per scopi domestici

Descrizione


Sa Tavedda è un utensile a tavoletta in legno di forma rettangolare dotata di manico.
Secondo quanto raccontato dal Signor Peppino Zichi il presunto mito de S'Accabbadora sarebbe stato più reale che mai, non solo era una realtà ma era una vera e propria vocazione che una persona del paese, una donna, era chiamata a compiere per aiutare la famiglia di una persona malata terminale, soprattutto un anziano che non riusciva a trapassare e a spegnerer la propria esistenza serenamente e con dignità.
Il ruolo de S'accabbadora era un ruolo molto importante che non tutti potevano e riuscivano a fare, occorreva essere persone di grande forza di spirito e fermezza di polso.
Secondo quanto riportato dal narratore, esistevano diversi utensili che venivano utilizzati allo scopo, ad Orani sembra si utilizzasse Sa Tavedda, un semplice utansile per i lavori domestici, in altre zona dell'isola come nel Sassarese ad esempio pare si utilizzasse Su Mazzocco, una sorta in legno duro e resistene e in altre ancora Su Giualeddu che consisteva in un giogo per buoi molto più piccolo del normale, appunto "Giualeddu", che veniva posto dietro il collo alla base della nuca per comprimere con forza e con un movimento secco la testa del malato allo scopo di spezzarne l'osso del collo.
In un documentario realizzato dall'antropologa Dolores Turchi ad un'anziana signora di Gadoni, la signora Concas, viene documentata un'esperienza personale in cui la signora in questione avrebbe assistito di persona a questa pratica prima della quale pare che venissero eliminate temporaneamente dalla parete della stanza le immagini sacre e il crocifisso.
Non è chiaro come venisse usata Sa Tavedda per questo scopo, ne restano unicamente le tradizioni orali di quei pochi che ancora conservano le memorie di queste pratiche ormai da tanto tempo passate.

Condizione giuridica e vincoli

Private

Fonti e documentazione di riferimento

Fonte orale di Peppino Zichi.
Documentario - intervista realizzata dall'antropologa Dolores Turchi, nel 2011 alla signora Concas di Gadoni.

Ente schedatore

Autore della scheda

Margaret Cogoni

Data

24-06-2022

Creatore

Margaret Cogoni

Data di creazione

24-06-2022

Collezione

Sa Tavedda Sa Tavedda, Su Giualeddu, Su Mazzocco Su Giualeddu Su Mazzoccu

Annotazioni

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