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Collezione
Peeing Statues
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Manneken Pis - The Peeing Statue In The Centre Of Brussels
Il video propone un itinerario durante il quale vengono descritte le tre sculture popolari a Bruxelles. -
Het Zinneke | Zinneke Pis
Het Zinneke, talvolta menzionata come Zinneke Pis, è una scultura in bronzo che rappresenta un cane che urina. L'opera è legata tematicamente al Manneken Pis e alla Jeanneke Pis, due sculture simbolo della città di Bruxelles. A differenza di queste ultime, Het Zinneke non è una fontana. Nel dialetto di Bruxelles, Zinneke si riferisce sia alla piccola Senne, il fiume che attraversa la città, che ad un cane meticcio. Nell'agosto del 2015, la scultura, danneggiata da un'auto, è stata restaurata dal suo stesso autore, Tom Frantzen. -
Peeing Statues in Brussels, Belgium | Manneken Pis | Jeanneke Pis | Zinneke Pis
Il video propone un itinerario durante il quale vengono descritte le tre sculture popolari a Bruxelles. -
Manneken Pis
Il Manneken Pis è una statua-fontana in bronzo di un puer mingens, situata tra la Rue de l'Etuve e la Rue du Chêne. Simbolo dello spirito libero e indipendente degli abitanti di Bruxelles, rappresenta un bambino che urina con fare spavaldo. Sebbene di ridotte dimensioni è posta in posizione dominante, alla sommità di una nicchia lapidea che accoglie un ampio specchio d’acqua. L'origine della statua non è nota. Numerose leggende circolano in merito. Una racconta di un bambino che, urinando, avrebbe spento la miccia di una bomba con la quale i nemici volevano dare fuoco alla città; un'altra narra di un bambino che, dopo essersi perso, sarebbe stato ritrovato dal padre, un ricco borghese di Bruxelles, mentre era intento a urinare ; un'altra ancora racconta del figlio di un celebre duca de XII secolo sorpreso a urinare su un albero durante le fasi cruciali di una battaglia (Verniers 1998; «Manneken Pis» 2021). Un'immagine quest'ultima che associa la statua al coraggio militare dei belgi. Sembra che la statua sia stata progettata nel 1388, ma la prima menzione ufficiale di una fontana chiamata Manneken-Pis risale al 1451. Nel 1619, la città di Bruxelles commissionò all'artista Jérôme Duquesnoy una nuova scultura in bronzo di 55,5 cm di altezza e del peso di 20 kg. Da allora essa fu rubata e ritrovata diverse volte. L'ultimo episodio è del 1965, momento in cui si decise di conservare la versione originale presso il Museo della città di Bruxelles e di esporre una replica a Rue de l'Etuve. È ormai tradizione offrire al Manneken Pis degli abiti in occasioni speciali, in particolare per onorare le diverse professioni. Il guardaroba attuale comprende più di mille costumi, per lo più conservati nel museo Garderobe Manneken-Pis ubicato nella Casa del Re sulla Grand Place. Il primo abito gli fu donato nel 1698 da Massimiliano Emanuele di Baviera, governatore generale dei Paesi Bassi spagnoli. Nel 1747 il re di Francia Luigi XV donò un abito per calmare gli animi degli abitanti di Bruxelles in seguito al furto dell’opera da parte dei soldati francesi («Homepage GardeRobe MannekenPis» s.d.). -
Jeanneke Pis
Jeanneke Pis è una statua-fontana in bronzo di circa 50 cm che rappresenta una bambina con i capelli raccolti in due codette, accovacciata mentre urina. Nel dialetto di Bruxelles (dialetto fiammingo simile all'olandese) le parole 'Jeanneke Pis' significano infatti la ‘ragazzetta che fa pipì’. Progettata da Denis A. Debouvrie, ispirato da sua sorella Jenny, con la quale ha condiviso l’infanzia nelle Fiandre Orientali durante gli anni Quaranta, la scultura viene anche considerata dall’opinione pubblica come la sorellina del più famoso Manneken Pis. È collocata in una nicchia sopra un lavatoio disposto in corrispondenza della facciata dell’edificio (numero civico 10) in fondo all'Impasse de la Fidélité. Il monumento, creato nel 1985, è stato inaugurato nel giugno del 1987 con diverse manifestazioni pubbliche. La prima alla presenza dell'allora sindaco della città di Bruxelles e del presidente dell'Associazione degli amici di Manneken Pis, della favorevole accoglienza riservata a Jeanneke Pis. La seconda inaugurazione fu organizzata alla presenza di Ilona Staller, attrice porno italiana, nonché politica italiana, eletta deputata in quello stesso anno.