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Sa tavedda de s'accabbadora Tavoletta, utensile per lavori domestici.
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Intervista a Nunzio Nivola Intervista a Nunzio Nivola, artista nativo di Orani e e nipote di Costantino Nivola
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La corte di giustizia feudale e il carcere baronale Partendo dall'analisi di alcuni documenti d'archivio condotta anche alla luce della tradizione orale della comunità oranese abbiamo ricostruito lo spazio dell'antica corte feudale di Orani, corrispondente grosso modo all'attuale Piazza Mazzini.
Grazie alla disponibilità di un cittadino oranese, il signor Celestino Demontis, e al sopralluogo effettuato col Professor Marcello Schirru, docente di Storia dell'Architettura moderna dell'Università di Cagliari, siamo inoltre riusciti a individuare quello che fu il carcere baronale.
Corrisponde alla cantina dell'attuale Casa Siotto-Demontis, nella quale sono visibili i resti di una struttura risalente al XVII secolo.
È presente una vecchia porta con grata, che potrebbe anch'essa risalire ad un periodo nel quale lo spazio era ancora utilizzato come carcere e corte di giustizia.
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Timbro per il pane Timbro per il pane
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Abito sardo da vedova
abito sardo da vedova
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Memorie di Orani (incompletabile o inutile)
Un apprezzato artista si rivela sorprendente scrittore, a tratti graffiante e impietoso oppure poetico, tenero, arguto. Costantino Nivola non lasciò mai, col pensiero, la Sardegna. E se di questo legame le sue opere figurative danno una testimonianza sintetica nel ricorso ai simboli, rispetto ad esse egli sentì il bisogno di non rinunciare a nulla del racconto dettagliato, ricco di tanti personaggi, sfumature, luoghi, colori, sentimenti nostalgicamente e drammaticamente lontani, perduti. Orani, tra i diversi centri che polarizzarono la sua memoria, è certamente il primo e il più importante: il legame con la terra d’origine e familiare, con sua madre, la donna-pane, protagonista assoluta dell’intera sua vicenda umana e artistica.
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Bue in giallo (incompletabile)
Dipinto
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Il fotografo di Orani
Macchina fotografica
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Tazzina da caffè con fiori viola e rosa Tazzina da caffè con sottopiatto, entrambi in ceramica decorata
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Bottoni sardi Questa tipologia, con calotta inferiore di forma semisferica e superiore conica, viene definita "a pigna" e ha un'area di diffusione circoscritta al nuorese.
Argento, placcato in oro con pasta vitrea
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Abito tradizionale di Orani
Abito tradizionale
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Su Avaione Tagliere, contenitore di sughero per presentare la carne e i salumi a tavola.
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Contenitore per la raccolta del latte Oggetto per contenere il latte
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Cesta
Cestino in materiale naturale utilizzato per il trasporto di farina, cereali e pane carasau
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Pianoforte
Pianoforte verticale
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Studio geologico di Orani Nel fascicolo si conserva uno studio del geologo Silvio Vardabasso sulla geomorfologia del territorio di Orani e zone circostanti
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Report Fotografici
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Ripopolamento Sardegna Sabauda Storia della Sardegna 33: l’inizio dell’età Sabauda con l’assegnazione della Sardegna dall’Austria al Piemonte con il trattato di Londra del 1720 è al centro della quinta puntata di “40° Parallelo”. Con lo storico Antonello Mattone dell’università di Sassari si parlerà delle prime riforme sabaude in particolare con Lorenzo Bogino, della politica di popolamento dell’Isola con la nascita di Carloforte, del fenomeno del banditismo che graverà soprattutto sulla Sardegna settentrionale.
E degli attacchi della flotta francese, con ancora un giovane Napoleone Bonaparte, su La Maddalena e su Cagliari e Quartu nel 1793.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Attacco della flotta anglo-olandese a Cagliari Storia della Sardegna 32: la Sardegna dalla Corona di Spagna agli Asburgo.
La ricostruzione di un inquietante omicidio quello del vicerè il marchese di Camarassa a Cagliari nel 1668. Ospite della puntata lo storico Antonello Mattone dell’Università di Sassari con il quale ci si occupa anche del ruolo delle famiglie più influenti nel Parlamento sardo e quello della Sardegna durante la guerra di Successione alla Corona di Spagna.
Questa determinerà anche il bombardamento della flotta inglese su Cagliari che sarà occupata nel 1708 aprendo la strada all’assegnazione dell’Isola con il trattato di Utrecht all’Austria sino al 1720.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della Legge Regionale 3 del 2015.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Flotta sarda ed economia Continue incursioni barbaresche sulle coste e i sistemi difensivi adottati, l’arrivo a Cagliari nel 1535 dell’imperatore Carlo V, la situazione socio economica dell’isola messa in ginocchio da carestie e pestilenze.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Periodo giudicale e Castel di Castro In questa puntata di “40° parallelo”, il programma sulla storia della Sardegna a cura di Gian Nicola Cabizza, Giacomo Serreli e Andrea Fenu, che ne firma anche la regia, verranno analizzati i problemi e i motivi che portarono a un lungo periodo contrassegnato da guerre e conflitti interni, che finiranno per minare la sopravvivenza degli stessi Regni Giudicali.
Il tema viene approfondito dall'archeologo e storico Giorgio Murru,che ricostruisce dapprima le ultime fasi, nel 1258, del Giudicato cagliaritano dopo la distruzione di Santa Igia e la cacciata dei Pisani da Castel di Castro (l’attuale Castello).
Dallo smembramento di quel Giudicato emergeranno figure quasi leggendarie come Ugolino della Gherardesca.
Un profilo è dedicato a Mariano II d’Arborea.
Parallelamente viene rievocata la fine del Giudicato di Torres e le tristi vicende dalla sua giudicessa Adelasia, e la scomparsa del Giudicato di Gallura.
Nella puntata anche i contributi di altri studiosi e ricercatori: Olivetta Schena, Alessandra Cioppi, R.G. Campus.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Mappa Sardegna Nord in alto; dimensioni h x b foglio mm 612 x 529, incisione mm 579 x 499, disegno mm 571 x 495; Scalae: Miglia d'Italia; Leghe di Spagna; Leghe d'un hora di camino; Leghe communi di Mare.
Tobias Conrad Lotter (1717-1777) esponente di una famiglia di editori e incisori tedesca, era genero di Mätthaus Seutter, al quale successe nel 1756 e del quale ristampò molte carte. È il caso anche di questa, pubblicata in un atlante di G. de L'Isle, ma ripresa da una carta perfettamente identica del suocero, nella quale è stato sostituito solamente il nome dell'autore: aeri insculptum per Matthaeum Seutter S. Caes. et Cathol. Majest. Geographum. Essa era inserita alla tavola LXXIV dell'Atlas novus sive tabulae geographice totius orbis uscito ad Augusta Vindelicorum intorno al 1745. La produzione del Lotter si presenta dunque poco originale, ma particolarmente gradevole per le raffinate decorazioni delle sue carte, arricchite anche dall'uso del colore, ma non nei cartigli che sono in bianco e nero.
Il titolo di questa carta è contenuto in un cartiglio di contenuto allegorico, posto in alto a sinistra. Un altro cartiglio, con le scale grafiche, presenta lo stemma di Vittorio Amedeo II di Savoia, nel quale è inserito anche lo stemma sardo con i quattro mori. L'immagine della Sardegna che compare in questa carta ricalca fedelmente il prototipo maginiano.
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Associazione "Su Cuccaioi", spettacolo "La Pietra Ricorda". Foto della preparazione e dell'esecuzione dello spettacolo de "La Pietra Ricorda", scritto da Nino Nonnis con regista Massimiliano Medda, dell'Associazione di Promozione Sociale "Su Cuccaioi" di Gonnostramatza
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Torre de su Perdusemini o del Lazzaretto La torre de su Perdusemini, (del prezzemolo nella lingua locale) si trova sul Promontorio di Sant'Elia presso il borgo omonimo.
Edificata nel XVII a 34 metri s.l.m. ha un orizzonte ottico di circa 23 km sorvegliava la spiaggia sottostante e tutta la zona del Lazzaretto.
E' contatto visivo con la torre di Calamosca, di Scafa, del Diavolo, di San Macario e di Sant'Efisio.
Ha una forma tronco conica e tra le torri costiere è quella più piccola ha un diametro di fondazione di 4 metri e mezzo per un'altezza di 7.4.
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Torre di Calamosca o dei Segnali, Cagliari Sorge sul promontorio di Calamosca, sull'omonima spiaggia. Una lapide marmorea del Re di Spagna , sopra la porta d'ingresso della torre, attesta che fu costruita nel 1638. Chiamata anche "Dei Segnali" perché segnalava il passaggio delle imbarcazioni alle autorità portuali.
Nel XIX sec. la struttura originaria venne ampliata con l'aggiunta di un corpo cilindrico superiore di 6.5 metri. Ha un'altezza totale di 17 metri per un diametro di base di 21.
Attualmente è all'interno di un'area militare.