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Torre di Cala d'Ostia Costruita nel XVII sec. sorge a 34 Km. da Cagliari in località Santa Margherita di Pula. Oltre ad essere un posto di vedetta era una torre armata di 3 cannoni e adatta ad accogliere un massimo di cinque soldati.
E' alta 12 metri per una circonferenza di 29.20 metri. Il suo diametro esterno è di 9.30 metri.
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Ripopolamento Sardegna Sabauda Storia della Sardegna 33: l’inizio dell’età Sabauda con l’assegnazione della Sardegna dall’Austria al Piemonte con il trattato di Londra del 1720 è al centro della quinta puntata di “40° Parallelo”. Con lo storico Antonello Mattone dell’università di Sassari si parlerà delle prime riforme sabaude in particolare con Lorenzo Bogino, della politica di popolamento dell’Isola con la nascita di Carloforte, del fenomeno del banditismo che graverà soprattutto sulla Sardegna settentrionale.
E degli attacchi della flotta francese, con ancora un giovane Napoleone Bonaparte, su La Maddalena e su Cagliari e Quartu nel 1793.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Attacco della flotta anglo-olandese a Cagliari Storia della Sardegna 32: la Sardegna dalla Corona di Spagna agli Asburgo.
La ricostruzione di un inquietante omicidio quello del vicerè il marchese di Camarassa a Cagliari nel 1668. Ospite della puntata lo storico Antonello Mattone dell’Università di Sassari con il quale ci si occupa anche del ruolo delle famiglie più influenti nel Parlamento sardo e quello della Sardegna durante la guerra di Successione alla Corona di Spagna.
Questa determinerà anche il bombardamento della flotta inglese su Cagliari che sarà occupata nel 1708 aprendo la strada all’assegnazione dell’Isola con il trattato di Utrecht all’Austria sino al 1720.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della Legge Regionale 3 del 2015.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Periodo giudicale e Castel di Castro In questa puntata di “40° parallelo”, il programma sulla storia della Sardegna a cura di Gian Nicola Cabizza, Giacomo Serreli e Andrea Fenu, che ne firma anche la regia, verranno analizzati i problemi e i motivi che portarono a un lungo periodo contrassegnato da guerre e conflitti interni, che finiranno per minare la sopravvivenza degli stessi Regni Giudicali.
Il tema viene approfondito dall'archeologo e storico Giorgio Murru,che ricostruisce dapprima le ultime fasi, nel 1258, del Giudicato cagliaritano dopo la distruzione di Santa Igia e la cacciata dei Pisani da Castel di Castro (l’attuale Castello).
Dallo smembramento di quel Giudicato emergeranno figure quasi leggendarie come Ugolino della Gherardesca.
Un profilo è dedicato a Mariano II d’Arborea.
Parallelamente viene rievocata la fine del Giudicato di Torres e le tristi vicende dalla sua giudicessa Adelasia, e la scomparsa del Giudicato di Gallura.
Nella puntata anche i contributi di altri studiosi e ricercatori: Olivetta Schena, Alessandra Cioppi, R.G. Campus.
40°PARALLELO è un progetto realizzato grazie al contributo della L.R. n°3/2015 - Regione autonoma della Sardegna.
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Sardegna documentario Rai 1961 Il documentario descrive le caratteristiche fisiche della Sardegna e gli usi e le tradizioni dei suoi abitanti, attraverso una voce narrante dai tratti romanzati. Cadendo a volte in scontati determinismi, racconta come nel tempo il rapporto tra i sardi e il mare sia cambiato, di come la storia ha in realtà influito sul modo di vedere e affrontare le sfide dell'ambiente marittimo e di come dagli anni '60 le coste e i porti sardi abbiano attirato l'interesse degli abitanti e degli altri paesi del Mediterraneo.
Ingester: YouTube
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Mappa Sardegna Nord in alto; dimensioni h x b foglio mm 612 x 529, incisione mm 579 x 499, disegno mm 571 x 495; Scalae: Miglia d'Italia; Leghe di Spagna; Leghe d'un hora di camino; Leghe communi di Mare.
Tobias Conrad Lotter (1717-1777) esponente di una famiglia di editori e incisori tedesca, era genero di Mätthaus Seutter, al quale successe nel 1756 e del quale ristampò molte carte. È il caso anche di questa, pubblicata in un atlante di G. de L'Isle, ma ripresa da una carta perfettamente identica del suocero, nella quale è stato sostituito solamente il nome dell'autore: aeri insculptum per Matthaeum Seutter S. Caes. et Cathol. Majest. Geographum. Essa era inserita alla tavola LXXIV dell'Atlas novus sive tabulae geographice totius orbis uscito ad Augusta Vindelicorum intorno al 1745. La produzione del Lotter si presenta dunque poco originale, ma particolarmente gradevole per le raffinate decorazioni delle sue carte, arricchite anche dall'uso del colore, ma non nei cartigli che sono in bianco e nero.
Il titolo di questa carta è contenuto in un cartiglio di contenuto allegorico, posto in alto a sinistra. Un altro cartiglio, con le scale grafiche, presenta lo stemma di Vittorio Amedeo II di Savoia, nel quale è inserito anche lo stemma sardo con i quattro mori. L'immagine della Sardegna che compare in questa carta ricalca fedelmente il prototipo maginiano.
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Associazione "Su Cuccaioi", spettacolo "La Pietra Ricorda". Foto della preparazione e dell'esecuzione dello spettacolo de "La Pietra Ricorda", scritto da Nino Nonnis con regista Massimiliano Medda, dell'Associazione di Promozione Sociale "Su Cuccaioi" di Gonnostramatza
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Torre de su Perdusemini o del Lazzaretto La torre de su Perdusemini, (del prezzemolo nella lingua locale) si trova sul Promontorio di Sant'Elia presso il borgo omonimo.
Edificata nel XVII a 34 metri s.l.m. ha un orizzonte ottico di circa 23 km sorvegliava la spiaggia sottostante e tutta la zona del Lazzaretto.
E' contatto visivo con la torre di Calamosca, di Scafa, del Diavolo, di San Macario e di Sant'Efisio.
Ha una forma tronco conica e tra le torri costiere è quella più piccola ha un diametro di fondazione di 4 metri e mezzo per un'altezza di 7.4.
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Torre di Calamosca o dei Segnali, Cagliari Sorge sul promontorio di Calamosca, sull'omonima spiaggia. Una lapide marmorea del Re di Spagna , sopra la porta d'ingresso della torre, attesta che fu costruita nel 1638. Chiamata anche "Dei Segnali" perché segnalava il passaggio delle imbarcazioni alle autorità portuali.
Nel XIX sec. la struttura originaria venne ampliata con l'aggiunta di un corpo cilindrico superiore di 6.5 metri. Ha un'altezza totale di 17 metri per un diametro di base di 21.
Attualmente è all'interno di un'area militare.
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Torre di Sant'Elia, Cagliari Sorge sul punto più alto del promontorio di Capo Sant'Elia a 50 metri dalla torre del Poetto a 100 metri s.l.m. E' la più alta di tutto il sistema difensivo e ha un orizzonte visivo di 40 Km.
Probabilmente edificata all'inizio del XVI secolo è ormai in rovina e fortemente ridotta. La sua è forma cilindrica con un'altezza residua di m. 5.50.
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Torre del Poetto, Sella del Diavolo, Cagliari La torre, a 91 metri sul livello del mare, è oggi oggi in stato di rudere e in fase di crollo. Nel suo orizzonte ottico c'è il porticciolo di Marina Piccola e la vicina spiaggia del Poetto oltre che le torri costiere del golfo di Cagliari, comprese quella di Mezza Spiaggia e dell’Isola dei Cavoli.
La torre del Pozzetto di Sant’Elia, veniva così chiamata per la sua prossimità alla cisterna punica nota come “sa bucca de su tiaulu”, ovvero la bocca del diavolo.
La denominazione venne erroneamente trasformata prima in “torre del Poeta” e successivamente in “del Poetto”.
Nei pressi di questa torre, a circa 50 metri, si trova la torre di Sant’Elia che, a differenza di quella del Poetto, poteva sorvegliare le piccole calette nella quale si aprono alcune grotte che costituivano nascondiglio per piccole imbarcazioni corsare.
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Torre di Mezza Spiaggia Conosciuta anche come Torre Spagnola, sorge nella spiaggia del Poetto a Cagliari. Edificata nel secolo XVI è alta 8.6 metri e ha un diametro di 6.6 m. Teneva sotto controllo le saline retrostanti e la spiaggia da possibili sbarchi corsari. Dalla sua sommità si possono vedere le torri di Su Fenugu, di Cala Regina, di Foxi e Carcangiolas.
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Porto Cagliari tra 800 e 900
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Cartografie Sardegna
Le immagini delle cartografie rappresentanti la Sardegna sono contenute nel libro "Sardegna, l'uomo e le coste" edito dal Banco di Sardegna.
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"40° Parallelo", Storia delle incursioni barbaresche in Sardegna Quattro secoli di storia, dall’avvento della Corona di Spagna nel 1478 alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, dalla Sardegna spagnola a quella sabauda.
E’ lo spazio temporale che sarà attraversato dal nuovo ciclo di “40° Parallelo” il programma a cura di Giacomo Serreli e Andrea Fenu in onda su Videolina.
Ospite della seconda puntata, il professor Francesco Cesare Casula.
Si parlerà continue incursioni barbaresche sulle coste e i sistemi difensivi adottati, l’arrivo a Cagliari nel 1535 dell’imperatore Carlo V, la situazione socio economica dell’isola messa in ginocchio da carestie e pestilenze.
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Le incursioni barbaresche e il popolamento costiero Convegno tenutosi sabato 30 ottobre 2010 a Gonnostramatza, organizzato dal Comune di Gonnostramatza in collaborazione con l'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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Epigrafe sull'incursione a Uras del 1515 Iscrizione murata nel presbiterio della chiesa di San Paolo, antica parrocchiale del villaggio scomparso di Sérzela. Il testo, in lingua sarda, dipinto a vernice nera con tratto uniforme e sottile su una lastra in calcare locale, è suddiviso in sei righe impaginate abbastanza regolarmente, eccetto l’ultima.
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Torre di Cala Piombo Edificata nel XVII secolo sorge nel promontorio di capo Teulada a 193 metri s.l.m.
Ha un orizzonte visivo di quasi 50 km e, oltre ad essere in contatto visivo con le Torri di Malfatano e Porto Scuro, si vedono le isole di Sant'Antioco e l'isola di San Pietro.
Attualmente i resti, all'interno di un'area militare, misurano 4 metri di altezza per 10 di diametro.
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Torre di Porto Scuro (o Scudo) Sorge a 10 Km. da Teulada a 143 n. s.l.m. con vista sulle torri di Malfatano, di Piscinnì, di Cala Piombo e Budello.
E' stata edificata all'inizio del XVII sec., presenta una forma tronco conica, ha un'altezza di 8 metri con un diametro base di circa 8.
Era una torre armata di un cannone e poteva alloggiare quattro soldati.
Attualmente risulta all'interno di un'area militare.
Viene definita "Bene Identitario" dal Piano Paesaggistico Regionale, del quale ne fanno parte 19 in tutta la Sardegna.
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Torre del Budello Costruita all'inizio del XVII sec., la torre sorge in località di porto Teulada a 12 metri s.l.m.
Ha un'altezza di 9.80 metri con un diametro di 10.20 m.
Era presidiata da una guarnigione di sei soldati e controllava tutta la baia di Teulada con un controllo visivo sulle torri di Piscinnì e Malfatano.
Viene definita "Bene Identitario" dal Piano Paesaggistico Regionale, del quale ne fanno parte 19 in tutta la Sardegna.
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Torre di Piscinnì o Pixinnì Sorge, tra Capo Spartivento e Teulada, a Domus de Maria a 19 metri s.l.m.
Costruita all'inizio del VII sec. è alta 9 metri per un diametro di base di 9.
L'alloggio poteva ospitare una guarnigione di massimo tre soldati.
Rimane in contatto visivo con le Torri di Malfatano, di Budello e di Porto Scuro.
Viene definita "Bene Identitario" dal Piano Paesaggistico Regionale, del quale ne fanno parte 19 in tutta la Sardegna.
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Torre di Capo Malfatano Di forma troncoconica, sorge in località di Capo Malfatano (Teulada) a 65 metri s.l.m.
Costruita ne XVII sec. poteva ospitare sino a sei soldati.
Ha un'altezza di circa 10 metri e con un diametro di base di 12.
La torre rimane in contatto visivo con le torri di Piscinnì, di porto Scuro, di Budello e di Punta Cala di Piombo.
Viene definita "Bene Identitario" dal Piano Paesaggistico Regionale, del quale ne fanno parte 19 in tutta la Sardegna.
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Torre di Chia Edificata nel XVII sec. nel comune di Domus de Maria, a circa 58 km da Cagliari.
Sorge a 45 metri sopra il livello del mare e non ha nessun contatto visivo con le altre torri vicine ma si gode di un ottimo panorama sulla spiaggia omonima.
Ha un'altezza di circa 13 metri e un diametro di 10. Poteva ospitare cinque soldati e due cannoni.
Viene definita "Bene Identitario" dal Piano Paesaggistico Regionale, del quale ne fanno parte 19 in tutta la Sardegna.
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Torre di Sant'Efisio La torre è chiamata anche di Sant'Efisio per via della chiesa omonima (XI sec.) che si trova nelle vicinanze.
Sorge nelle vicinanze di Pula su resti di costruzioni puniche e romane.
Posizione ideale per vigilare sui porti di Nora eri n contatto visivo con le torri del Diavolo, di San Macario e di Cala d'Ostia.
Ottimo panorama sui resti dell'antica città punica e poi romana di Nora.
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Torre di San Macario E' stata edificata sull'isola di San Macario a Nora (Pula) nel XVII dagli spagnoli. L'isola sorge a circa 500 chilometri dalla costa e per arrivarci la guarnigione era fornita di una piccola imbarcazione.
La torre ha una circonferenza di m. 29.20, un diametro di m. 9.30 e un'altezz di m. 10.
Ha un orizzonte ottico di circa 18 chilometri e copre visivamente tutto il golfo di Cagliari sino a Capo Carbonara.