Statua di Sant'Antioco
Contenuto
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Titolo
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Statua di Sant'Antioco
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Descrizione
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La statua di sant'Antioco si conserva all'interno della Cappella del Rosario sul sopragrado dell’altare marmoreo a sinistra del retablo del Rosario.
Il santo, riconoscibile dalla pelle scura, è raffigurato con una lunga veste di colore rosso, simbolo del martirio. Le due lunghe maniche della veste rimandano alla stesso modello del sant'Antioco di Iglesias.
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Grazie ad un atto notarile descritto e riportato integralmente da Francesco Virdis nel suo testo “Artisti napoletani in Sardegna nella prima metà del Seicento”, è possibile risalire alla paternità della statua.
L’atto notarile (ASCA, Atti notarili legati, vol. 266, c. 625v.) risale al 12 ottobre 1628 e i firmatari sono tre: il benestante di Nuraminis Marco Zucca, lo scultore Giovanni Antonio Amatuccio e il pittore napoletano Antonio Casola. Il testimone dell’atto è il fuster napoletano Alfonso del Vecchio.
Marco Zucca commissiona ai due artisti una statua di Sant’Antioco, che si impegna a pagare in centoventicinque lire pagabili in diverse soluzioni.
I due artisti devono consegnare la statua entro la Pasqua di Resurrezione.
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La statua è presente nell’ “Inventario della parrocchia di San Pietro apostolo del Comune di Nuraminis” redatto nel 1925 sotto il parroco Attilio Spiga. Il riferimento alla statua è presente nella sezione “Simulacri” e le si attribuiscono le seguenti caratteristiche: «legno, poco pregiato»
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Data
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Prima metà del XVII secolo
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Copertura territoriale
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Comune di Nuraminis
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Editore
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L.U.Di.Ca.
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Autori della scheda
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Giommaria Carboni
Modificata da: Michela Contu, il 16 maggio 2025
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Fonte bibliografica o d'archivio
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Scano, M.G. 1991, Pittura e scultura del '600 e del '700. Nuoro: Ilisso.
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Naitza, S. 1993, "La scultura del Seicento", in Manconi, F. (a cura di), La società sarda in età spagnola, vol. II. Cagliari: Consiglio regionale della Sardegna, pp. 154-177.
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Sarais, A. 2005, Nuraminis. Le chiese e le feste. Dolianova: Grafica del Parteolla, pp. 28-30.
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Batzella, A. 2018, Nuraminis attraverso i secoli. Storia e tradizioni, a cura di G. Salice. Dolianova: Grafica del Parteolla, pp. 91-92.
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Archivio Storico Diocesano di Cagliari, Curia Arcivescovile, Inventari, fascicolo 8 (1914-1936), c. 544.
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Virdis F., "Artisti napoletani in Sardegna nella prima metà del Seicento", Editori Grafica del Parteolla, 2002, pp. 46, 163-164.
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Medium
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Legno intagliato policromo