Moti antifeudali di fine Settecento
Contenuto
Titolo
Moti antifeudali di fine Settecento
Localizzazione
Bono, Piazza Bialada
Autore
Liliana Cano
Data creazione opera
1982
Descrizione
Il murales vuole ricordare i moti antfeudali in Sardegna di fine 1700. Il Murales si trova nella piazza principale di Bono, in cui è anche presente una statua di Giovanni Maria Angioy. Don Giovanni Maria Angioy nacque a Bono il 21 ottobre 1751.
Presso l’Università di Cagliari, conseguì la laurea in Utroque Iure nel 1771. Fu giudice della Reale Udienza e di assistente del reggente la Reale Cancelleria. In occasione dell’attacco della Francia e della comparsa della flotta nemica nel golfo di Cagliari (inverno 1792-1793), non partecipò direttamente alle operazioni militari ma raccolse dai privati le offerte per la difesa di Cagliari e si occupò della sistemazione delle milizie del Goceano.
Nel Capo di sopra era intanto in corso l’agitazione antifeudale e gli Stamenti proposero al viceré Vivalda di nominarlo Alternos con l’incarico di ristabilirvi l’ ordine. Con questa nomina egli diventò, quanto ad autorità, secondo soltanto al viceré. Partito per Sassari, attraversò i paesi in lotta contro i feudatari. Da Sassari, Angioy decise di muoversi verso Cagliari alla testa di numerose schiere di contadini per imporre agli Stamenti e al viceré l’abolizione del feudalesimo. A Cagliari si iniziò a sospettare di Angioy ed esso e e i capi della rivolta antifeudale furono dichiarati fuorilegge.
Angioy si imbarcò a Porto Torres e raggiunse Genova, da dove si spostò successivamente in diverse città italiane. L’Angioy sperava di recarsi a Torino per ottenere l’abolizione definitiva del feudalesimo, resosi, però, conto di non avere buone possibilità si recò in Francia dove si schierò definitivamente dalla parte dei francesi. Si spense a Parigi il 22 marzo 1808, ospite nella casa della vedova Dupont.
Dopo la fuga di Giovanni Maria Angioy i moti antifeudali in Sardegna continuarono: per questo la delegazione stamentaria effettuò diverse spedizioni repressive.
Presso l’Università di Cagliari, conseguì la laurea in Utroque Iure nel 1771. Fu giudice della Reale Udienza e di assistente del reggente la Reale Cancelleria. In occasione dell’attacco della Francia e della comparsa della flotta nemica nel golfo di Cagliari (inverno 1792-1793), non partecipò direttamente alle operazioni militari ma raccolse dai privati le offerte per la difesa di Cagliari e si occupò della sistemazione delle milizie del Goceano.
Nel Capo di sopra era intanto in corso l’agitazione antifeudale e gli Stamenti proposero al viceré Vivalda di nominarlo Alternos con l’incarico di ristabilirvi l’ ordine. Con questa nomina egli diventò, quanto ad autorità, secondo soltanto al viceré. Partito per Sassari, attraversò i paesi in lotta contro i feudatari. Da Sassari, Angioy decise di muoversi verso Cagliari alla testa di numerose schiere di contadini per imporre agli Stamenti e al viceré l’abolizione del feudalesimo. A Cagliari si iniziò a sospettare di Angioy ed esso e e i capi della rivolta antifeudale furono dichiarati fuorilegge.
Angioy si imbarcò a Porto Torres e raggiunse Genova, da dove si spostò successivamente in diverse città italiane. L’Angioy sperava di recarsi a Torino per ottenere l’abolizione definitiva del feudalesimo, resosi, però, conto di non avere buone possibilità si recò in Francia dove si schierò definitivamente dalla parte dei francesi. Si spense a Parigi il 22 marzo 1808, ospite nella casa della vedova Dupont.
Dopo la fuga di Giovanni Maria Angioy i moti antifeudali in Sardegna continuarono: per questo la delegazione stamentaria effettuò diverse spedizioni repressive.
Latitudine
40.417066093501475 N
Longitudine
9.029036210693492 E
Fonti
M. BRIGAGLIA, A. MASTINO, G. G. ORTU, Storia della Sardegna 2, Laterza, Bari 2002, vol. 2 ;
Autore scheda
Claudia Orrù
Data creazione scheda
15/01/2023
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