I Porti sardi e il loro ruolo nel Mediterraneo
di Jessica Deiana, esame di Storia digitale e pubblica della Sardegna moderna | Corso di laurea magistrale in Storia e Società | a.a. 2021-22. Docente Giampaolo Salice
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Finalità e obiettivi
Questo lavoro di ricerca vuole approfondire il ruolo svolto nel tempo dai porti della Sardegna: si vuole dimostrare quanto essi abbiano attirato gli interessi strategici e commerciali nel corso della storia, con l’obiettivo di scardinare la diffusa convinzione che l’isola sia sempre stata vittima di isolamento per la sua natura insulare.
Nell'immaginario collettivo di oggi la Sardegna viene associata all’idea di vacanza e alle immagini di mare, lasciando troppo spesso sullo sfondo le altre verità culturali di quest’isola, che nel corso dei secoli e anche in età moderna è stata attraversata da particolarismi geografici e vicissitudini storiche che vale la pena conoscere e comprendere.
Le condizioni di isolamento infatti aumentavano o diminuivano nel tempo a seconda delle scelte degli uomini, dagli interessi economici, dai disegni politici, dal tipo di commercio, dalle esigenze strategiche, quindi da fatti puramente culturali.
Cambiando questa prospettiva, l’insularità diventa una caratteristica fisica che in sé possiede molte potenzialità, che solo le civiltà più preparate e dotate di una certa evoluzione strumentale hanno potuto sfruttare, facendo della Sardegna un’isola al centro del Mediterraneo, non solo sul piano fisico-geografico ma anche su quello culturale.
Fonti e primi strumenti metodologici
La ricerca è iniziata attraverso l’approfondimento bibliografico sulla storia dei porti, raccogliendo le informazioni più importanti riguardanti la loro nascita, l’evoluzione strutturale-architettonica, i cambiamenti che nel tempo hanno attraversato in seguito alle vicende storiche più conosciute.
Dal punto di vista quantitativo risultano ancora modesti gli apporti bibliografici che focalizzano l’analisi sul mondo dei porti; ecco perché questa ricerca, grazie al suo carattere pubblico e aperto, risulta stimolante per chiunque voglia approfondire alcuni aspetti della nostra storia, un lavoro in progress che può essere arricchito nel tempo, sviluppando vari aspetti (ad esempio lo studio della comunità nei quartieri della marina; l’osservazione dei cambiamenti architettonici e infrastrutturali; l’andamento del commercio; le tipologie di trasporto marittimo e la loro gestione; ecc).
Dal punto di vista documentale, un approfondimento può arrivare attraverso la ricerca archivistica, ripercorrendo i diari di bordo di ufficiali o dei registri dei mercanti che frequentavano i porti sardi, veri scorci di vita quotidiana; oppure l’analisi dei dati e dei documenti dell’Archivio della Compagnia portuale di Cagliari “Attilio Deffenu” conservato nell’Archivio di Stato di Cagliari, per conoscere meglio le figure professionali che hanno lavorato nel porto durante il ‘900, l'organizzazione aziendale e molto altro.
Altre fonti di storia pubblica
Anche la cartografia è un aspetto rilevante di questa ricerca: si è cercato di reperire materiale nella Biblioteca dell’Istituto Nautico “Buccari”, ma nonostante la disponibilità del personale non si è trovato materiale utile; nella Biblioteca della Marina Militare vi sono alcuni libri che trattano dei porti sardi, soprattutto dal punto di vista fisico-morfologico delle coste e delle loro caratteristiche strutturali attuali; molto belle le immagini trovate nel libro “Sardegna L’uomo e le coste” a cura del Banco di Sardegna, tra cui alcuni esempi della cartografia del 16° e 17° secolo; negli uffici della Marina vi è esposta anche una collezione di fotografie d’epoca incorniciate del Porto di Cagliari risalenti al primo Novecento.
Da questa visita sono scaturiti importanti contatti e relazioni con persone interessate al lavoro di ricerca sui porti, tra cui il Comandante Fioravanti della Guardia Costiera di Cagliari che con molta passione e disponibilità ha condiviso la sua collezione personale di cartoline, che raffigurano il porto di Cagliari di fine ‘800 e il quartiere; il Comandante inoltre è il creatore di un gruppo privato su Facebook “Cagliari e i suoi quartieri storici” che pubblica, condivide e descrive foto dei quartieri di Castello, Marina e Stampace.
É stata una sorpresa trovare così tante persone interessate al tema e vedere con quale coinvolgimento volevano partecipare e contribuire alla condivisione del materiale.
Comunicare con e per il pubblico è stato fondamentale non solo per reperire nuove fonti ma per completare la riflessione storica e costruire assieme questo complesso contesto locale.
Molto importante anche la ricerca tra i libri di famiglia in cui è stato possibile reperire testi non accademici ma di grande valore, con contributi validi per la bellezza delle foto e immagini, in particolare quelli editi da Carlo Delfino Editore, disponibile a condividere nel portale dell’Università alcune delle immagini contenute nei testi.
Un'altra tappa esplorativa di questo viaggio astratto sui porti è avvenuta attraverso la navigazione nel web: di particolare interesse le immagini trovate nel portale Sardegna Digital Library, per la loro qualità e alta risoluzione e per la tipologia di ripresa; grazie alla puntuale metadatazione è stato possibile descrivere con precisione il materiale selezionato e inserire gli oggetti digitali nel contesto di ricerca; sono stati selezionati anche alcuni documenti audiovisivi, materiale di approfondimento di carattere documentario per la storia dei porti. Per il materiale reperito su Wikipedia, Youtube e Dreamstime è stata possibile la libera condivisione, mentre per alcune risorse di Sardegna Digital Library coperte dal Copyright è stato necessario contattare la Regione e altri soggetti responsabili per il rilascio dell’autorizzazione.
Conclusioni
I materiali così raccolti sono stati descritti e metadatati attraverso il portale Omeka di Dh.Unica “Storie digitali”, permettendo di rappresentare una storia dei porti che fosse più completa, perché descritta da più fonti e dalla loro differente natura.
Con la pagina di approfodimento Storia sui porti sardi è già possibile verificare quanto i porti della Sardegna abbiano avuto la loro importanza su molti punti di vista; l'etichetta di isolamento può essere facilmente tolta i quanto tutti i porti, persino quelli considerati minori, erano al centro di dinamiche internazionali, a volte economiche, altre volte politiche e anche militari.
Un lavoro di ricerca che attraverso gli strumenti digitali potrà fornire anche in futuro nuovi tasselli di questo affascinante puzzle, una realtà quella portuale che per la sua complessità apre sempre nuove porte e nuove possibilità di esplorazione.
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Attraverso My Google Maps è stato possibile personalizzare la geolocalizzazione dei principali porti e dei porti minori della Sardegna.
Ogni porto è cliccabile e mostra la foto attuale, da wikipedia.
Bibliografia
- B. Anatra, A. Mattone, R. Turtas, L’età moderna dagli aragonesi alla fine del dominio spagnolo, Volume III “Storia dei sardi e della Sardegna";
- Monografia storica dei porti dell’antichità nell’italia insulare, Ministero della Marina 1906;
- A. Mori, B. Spano, I porti della Sardegna, Vol. VI di “Memorie di geografia economica” Napoli 1952;
- A. Marmora,Viaggio in Sardegna, Volume I e Volume II di Geografia fisica e umana;
- S. Colomo, Sardegna un’isola un mondo di Salvatore Colomo, Editrice Archivio fotografico Sardo;
- A. Capitanio, G. Premoselli, Coste e approdi della Sardegna, SAGEP EDITRICE GENOVA;
- AA.VV., Per il Porto di Cagliari, Camera di Commercio e Industria della Provincia di Cagliari, Stabilimento Tipografico Pietro Valdés;
- Sardegna L’uomo e le coste, Banco di Sardegna;
- D. Leone, M. Turchiano, G. Volpe, Associazione Italiana Archeologi Subacquei, Porti e approdi della Sardinia alla luce delle receti ricerche suacquee: un prolema metodologico in Atti del III Convegno di Archeologia Subacquea Manfredonia 2007, Edipuglia;
- A. Mastino, P. G. Spanu, R. Zucca, Mare sardum, merci, mercati e scambi marittimi della Sardegna antica", Editore Carucci;
- S. Castello, Segni lapidari in Sardegna, le raffigurazioni navali, in Signum Lapidarium, Estudios sobre Gliptografia en Europa, America y Oriente proximo, Raul Romero Medina, Editore Cultiva Libros;
- A. Solmi, a cura di Maria Eugenia Cadeddu, Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel Medioevo" cap. VII Istituzioni mercantili pisane, Illisso Editore, Nuoro 2001;
- Antonello Mattone, L'amministrazione delle galere nella Sardegna spagnola, in "Società e storia" °49, 1990, pag 513-545;
- G. Murigia, Paura corsara e prolemi di difesa nel Regno di Sardegna tra Cinque e Seicento, in Isolation ad History, The Islands of Sardinia and Corscia;
- Il Portolano dei mari d'Italia Pagine Azzurre, Edizione 1999.
Sitografia
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DreamStime per alcune immagini dei porti
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Segni lapidari in Sardegna. Le raffigurazioni navali - google books
Nella Mappa sottostante si trovano geolocalizzati i porti principali della Sardegna.
Ogni marker è cliccabile e riporta alla scheda descrittiva del porto selezionato.