Terre promesse. Strategie familiari e appartenenze imperiali nel Mediterraneo del Settecento
In che modo gli imperi globali del Settecento si radicarono nelle terre di più recente conquista? A questa domanda cerca di rispondere il volume dal titolo Terre promesse. Strategie familiari e appartenenze imperiali nel Mediterraneo del Settecento attraverso le vicende della famiglia greco-ortodossa degli Alexiano.
Originari di Malvasia, gli Alexiano migrarono alla metà del XVIII secolo a Minorca. In quell’isola di cultura spagnola e sotto sovranità britannica, si affermarono come protagonisti di relazioni economiche e politiche con Livorno, Londra, Algeri, Tunisi, SanPietroburgo, Costantinopoli.
Mentre si radicavano sulle terre che erano state loro promesse, diventarono interlocutori di una miriade di attori a diverse scale spaziali, sociali e istituzionali, vendendo e acquistando bastimenti, stabilendo saline, fondando chiese di culto ortodosso, operando come agenti della reggenza di Algeri, combattendo al servizio dell’impero britannico e di quello russo, partecipando alla conquista dell’Avana, alla colonizzazione della Florida e della Crimea.
Ricostruendo le vicissitudini della famiglia Alexiano, il libro affronta questioni centrali nel dibattito storiografico degli ultimi anni: il rapporto tra migrazioni e territorializzazione della sovranità, quello tra diaspore e popolamento negli spazi di frontiera, le forme della cittadinanza in antico regime, il conflitto tra nativi e immigrati, i diritti dei popoli e quello degli Stati, nella dimensione globale assunta dal Mediterraneo nel Settecento.
Approfondimenti e integrazioni
Questa sezione presenta una serie di approfondimenti che arricchiscono le informazioni del libro attraverso mappe, grafici e linee temporali, offrendo un supplemento di dettagli ai contenuti trattati.