Tonnara di Capo Carbonara
Contenuto
Denominazione
Tonnara di Capo Carbonara
Data
1590
Descrizione
Secondo la ricostruzione dello storico Giuseppe Doneddu, quella di Carbonara fu la prima tonnara "moderna", cioè dotata di camere, coda e codardo, ad essere stata calata nel Regno di Sardegna.
Di poco successiva è la tonnara di Pula.
L'impianto a Carbonara, risalente al 1590, avvenne grazie al trasporto dal regno di Sicilia in quello di Sardegna di maestranze specializzate e materiali.
Il trasferimento fu finanziato dalla Monarchia Spagnola, nell'intento di incrementare la redditività della Sardegna anche a beneficio delle casse regie.
L'area venne scelta probabilmente per la presenza di un'allora già antica fortificazione costiera utilizzata come protezione per i tonnaroti nei confronti di possibili attacchi dal mare.
Di poco successiva è la tonnara di Pula.
L'impianto a Carbonara, risalente al 1590, avvenne grazie al trasporto dal regno di Sicilia in quello di Sardegna di maestranze specializzate e materiali.
Il trasferimento fu finanziato dalla Monarchia Spagnola, nell'intento di incrementare la redditività della Sardegna anche a beneficio delle casse regie.
L'area venne scelta probabilmente per la presenza di un'allora già antica fortificazione costiera utilizzata come protezione per i tonnaroti nei confronti di possibili attacchi dal mare.
Da altre attestazioni documentarie sappiamo che nel 1699 il diritto di calata era del nobile don Gavino Ascher «nel sito ivi denominato il Forte Vecchio, la quale fu da esso concessionario intrapresa, e poscia abbandonata».
Successivamente, negli anni Quaranta del Settecento, fu Francesco Martin a chiedere di poterne calare una nuova.
Ma il nobile don Giovanni Battista Ghirisi fece una controproposta che venne ritenuta più vantaggiosa per le casse regie.
Così, nel 1774 Ghirisi ricevette in enfiteusi la concessione di calare una nuova tonnara e di «cercare, e scegliere nel distretto de’ mari, ed acque di Carbonara il fondo, e sito più proprio per istabilire la medesima tonnara».
Successivamente, negli anni Quaranta del Settecento, fu Francesco Martin a chiedere di poterne calare una nuova.
Ma il nobile don Giovanni Battista Ghirisi fece una controproposta che venne ritenuta più vantaggiosa per le casse regie.
Così, nel 1774 Ghirisi ricevette in enfiteusi la concessione di calare una nuova tonnara e di «cercare, e scegliere nel distretto de’ mari, ed acque di Carbonara il fondo, e sito più proprio per istabilire la medesima tonnara».
Comune attuale
Villasimius
Latitudine
39.11796358702540
Longitudine
9.503617338958200
Fonti archivistiche
Archivio di Stato di Palermo, Tribunale del Real Patrimonio – Numerazione provvisoria (inventario n. 193), registro 1092
Archivio di Stato di Cagliari, Antico Archivio Regio, P5, b. 40, f. 28
Citazione bibliografica
Doneddu, Giuseppe. «Migrazioni mediterranee. Alle origini delle tonnare sarde». Ammentu: Bollettino Storico e Archivistico del Mediterraneo e delle Americhe 14 (giugno 2019): 49–61.
Autore della scheda
Giommaria Carboni
Giampaolo Salice
Data di creazione della scheda
April 4, 2023
Collezione
Annotazioni
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