Il corallo nei mari dell’Isola di Sant’Antioco
Contenuto
Titolo
Il corallo nei mari dell’Isola di Sant’Antioco
Coordinate
38°52'12.6"N 8°27'02.3"E
Notizie storiche
L’area di pesca del corallo situata intorno all’isola di Sant’Antioco inizia ad essere menzionata nella documentazione d’archivio in forma così puntuale sul finire del XVI secolo. Risale, infatti, al 1599 l’avvio delle attività di pesca in quei mari da parte del mercante-imprenditore Pietro Porta.
Per tutto il Seicento l’area sarà quindi ampiamente sfruttata, come dimostrano le carte testimonianti la continua concessione di licenze di pesca a corallatori provenzali e genovesi da parte della Procurazione reale del Regno di Sardegna, e la lunga serie di atti d’arrendamento dei dritti insistenti su di essa risalenti al periodo 1653-1682.
Spinte dalla vertiginosa crescita del valore del corallo sui mercati internazionali, nel corso del Settecento le attività di pesca nell’area registrano un ulteriore incremento, principalmente ad opera dei corallatori provenienti da Torre del Greco e Santa Margherita ligure ma anche dalle colonie tabarchine di Carloforte e Calasetta.
Nel lungo periodo, la grande pescosità delle acque dell’Isola di Sant’Antioco è in ogni caso testimoniata dal loro inserimento nella relazione stilata dal professore Corrado Parona per il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio nel 1883 e l’attuale inclusione nelle annuali disposizioni sulla pesca del corallo rosso emanate dalla Regione Sardegna.
Per tutto il Seicento l’area sarà quindi ampiamente sfruttata, come dimostrano le carte testimonianti la continua concessione di licenze di pesca a corallatori provenzali e genovesi da parte della Procurazione reale del Regno di Sardegna, e la lunga serie di atti d’arrendamento dei dritti insistenti su di essa risalenti al periodo 1653-1682.
Spinte dalla vertiginosa crescita del valore del corallo sui mercati internazionali, nel corso del Settecento le attività di pesca nell’area registrano un ulteriore incremento, principalmente ad opera dei corallatori provenienti da Torre del Greco e Santa Margherita ligure ma anche dalle colonie tabarchine di Carloforte e Calasetta.
Nel lungo periodo, la grande pescosità delle acque dell’Isola di Sant’Antioco è in ogni caso testimoniata dal loro inserimento nella relazione stilata dal professore Corrado Parona per il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio nel 1883 e l’attuale inclusione nelle annuali disposizioni sulla pesca del corallo rosso emanate dalla Regione Sardegna.
Riferimenti bibliografici
- M. MARINI – M. L. FERRU, Il corallo: storia della pesca e della lavorazione in Sardegna e nel Mediterraneo, Tema, Cagliari, 1989.
Autore della scheda
Filippo Astori
Data di creazione della scheda
26 Marzo 2023
data di inizio
April 26, 1600
data di inizio
March 22, 1600
data di fine
August 30, 1649
ha organizzazione pubblica
Direzione marittima di Cagliari (IT)
ha dipartimento
Compartimento marittimo di Cagliari (IT)
is support unit of
Circondario marittimo di Sant’Antioco (IT)
Risorse correlate
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Titolo | Etichetta alternativa | Classe |
---|---|---|
Colonia Sant’Antioco | Place |
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