Dal battesimo alla liberazione: Joan Baptista
Contenuto
Titolo
Dal battesimo alla liberazione: Joan Baptista
Data di inizio
June 24, 1603
Soggetto conservatore
Data fine
July 21, 1615
Nome
Joan Baptista
Padrone
Joan Francisco Jorgi, cavaliere di Cagliari, e Angela Jorgi y Cascali
Storia
Nel giugno del 1603 nella cattedrale di Santa Cecilia di Cagliari venne battezzato uno schiavo di Joan Francisco Jorgi col nome di Joan Baptista. La madrina fu Speranza Torrella, cognata del Jorgi, sorella della moglie.
Non sappiamo quale fosse il nome dello schiavo precedentemente al battesimo, da dove venisse né quale fosse la sua età. Tuttavia stando alle date dei documenti possiamo avanzare un'ipotesi. Lo schiavo potrebbe essere stato comprato al pubblico incanto per 120 ducatoni il 2 aprile dello stesso anno dalla presa effettuata dal patrone Guillelm Prebost nel mese precedente nei mari di Berberia. Il suo nome potrebbe essere stato Sale.
Nell'agosto 1611, nel suo ultimo testamento, il padrone stabilì che Juan Baptista, dopo otto anni di servizio a favore di donna Angela Jorgi y Cascali (contati a partire dalla propria morte), venisse liberato.
Il 21 luglio del 1615 la vedova Jorgi stipulò un atto notarile in presenza del notaio Melchiorre Dessì in cui affermava che, nel rispetto delle ultime volontà del marito, lo schiavo sarebbe dovuto essere liberato al termine degli otto anni stabiliti. Tuttavia, in considerazione della fedeltà e la lealtà con cui l'aveva servita fino a quel momento, decise di affrancarlo immediatamente. Da quel giorno Joan Baptista poté andare ovunque nel mondo come libero cittadino, fu sollevato da ogni obbligo e servitù e così anche tutta la sua prole.
Non sappiamo quale fosse il nome dello schiavo precedentemente al battesimo, da dove venisse né quale fosse la sua età. Tuttavia stando alle date dei documenti possiamo avanzare un'ipotesi. Lo schiavo potrebbe essere stato comprato al pubblico incanto per 120 ducatoni il 2 aprile dello stesso anno dalla presa effettuata dal patrone Guillelm Prebost nel mese precedente nei mari di Berberia. Il suo nome potrebbe essere stato Sale.
Nell'agosto 1611, nel suo ultimo testamento, il padrone stabilì che Juan Baptista, dopo otto anni di servizio a favore di donna Angela Jorgi y Cascali (contati a partire dalla propria morte), venisse liberato.
Il 21 luglio del 1615 la vedova Jorgi stipulò un atto notarile in presenza del notaio Melchiorre Dessì in cui affermava che, nel rispetto delle ultime volontà del marito, lo schiavo sarebbe dovuto essere liberato al termine degli otto anni stabiliti. Tuttavia, in considerazione della fedeltà e la lealtà con cui l'aveva servita fino a quel momento, decise di affrancarlo immediatamente. Da quel giorno Joan Baptista poté andare ovunque nel mondo come libero cittadino, fu sollevato da ogni obbligo e servitù e così anche tutta la sua prole.
Autore del documento
Curia Arcivescovile di Cagliari
Notaio Melchiorre Dessì
Lingua
Catalano
Caratteristiche fisiche del documento
Cartaceo
Diritti d'accesso
Pubblico
Diritti di riproduzione
Vietata (ASDCa)
Libera per fini di studio (ASCa)
Libera per fini di studio (ASCa)
Autore
Beatrice Schivo
Data di creazione
2023-03-23
Collezione
Annotazioni
There are no annotations for this resource.