Inventario di schiavi, 3 giugno 1602

Contenuto

Titolo

Inventario di schiavi, 3 giugno 1602

Livello descrittivo

Unità documentaria

Data di inizio

June 3, 1602

Ambiti e contenuto

Nella barca con cui il capitano Andrey de Lorca ha fatto la presa, in presenza del procuratore fiscale e patrimoniale, portiere ordinario della procurazione reale, notaio e scrivano della procurazione reale, per ordine del procuratore reale, si fa inventario dei mori e delle cose che vi si sono trovate.
Uno schiavo grande di nome Amet e uno schiavo piccolo di nome Romadan.
Tutte le cose sono affidate ad Antoni Sequi y Splugas.
Testimoni sono Sadorro Gamboni e Bartholomeo Alanisi, portiere della procurazione reale e abitante di Cagliari. Scrivano è Joannes Bonfant sostituto di Miguel Angel Bonfant, notaio.

Si fa nota che il viceré ha preso lo schiavo piccolo per il diritto di joya. Il diritto detto di "joya" era un privilegio che consisteva nell'usanza del viceré e del procuratore reale di pretendere, ad ogni pubblico incanto, uno schiavo o una schiava per sé a titolo di omaggio.

Consistenza

C.2

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Cartaceo

Lingua

Catalano

Soggetto conservatore

Autore trascrizione

Beatrice Schivo

Citazione bibliografica

Pietro Amat di San Filippo, Della schiavitù e del servaggio in Sardegna. Indagini e studi, Stamperia reale della ditta G.B. Paravia e C., Torino, 1894; Salvatore Loi, Prigionieri per la fede: razzie tra musulmani e cristiani (Sardegna secoli XVI-XVIII), S@l Edizioni, Capoterra, 2016.

Autore della riproduzione digitale

Beatrice Schivo

Formato

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ESC - Ente schedatore

Beatrice Schivo

Autore della scheda

UNICa

Data creazione della scheda

2022-11-08

ha luogo Ambito Territoriale

Cagliari, nel quartiere di Lapola "en el moll gran"

Diritti d'accesso

Pubblico

hasCopyright

Libero per fini di studio

Relazione

Collezione

Annotazioni

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