Accordo di taglia tra Pere Blancafort e Amet di Algeri

Contenuto

Titolo

Accordo di taglia tra Pere Blancafort e Amet di Algeri

Livello descrittivo

Unità documentaria

Livello superiore

Unità archivistica

Data di inizio

May 12, 1606

Data fine

July 24, 1606

Ambiti e contenuto

Pere Blancafort cittadino di Cagliari concorda i capitoli di taglia con Amet di Algeri, suo schiavo. Amet dovrà servire lui e la sua famiglia con tutti i doveri di che gli saranno comandati per sei anni contati dal giorno presente; dovrà pagare 400 lire di moneta cagliaritana da pagare secondo quanto guadagnerà dal suo lavoro: dovrà dare al suo padrone tutto quello che guadagnerà giornalmente. Amet promette che non fuggirà, non ruberà in casa né fuori casa, non si ubriacherà e ogni notte, suonata la preghiera, si farà trovare in casa del padrone. Se mancherà di fare una di queste cose la taglia sarà nulla. Inoltre Blancafort non sarà obbligato a vestirlo, farlo sposare e nutrirlo con cibo e acqua. Alla fine di questa taglia, se Amet avrà adempiuto a tutti gli obblighi, Blancafort promette di dargli la libertà. Inoltre si stabilisce che, nel caso finisca la taglia e abbia pagato come detto, che lo schiavo non possa cambiare casa se non per tornare a casa sua nella sua terra, e se il viaggio non dovesse rivelarsi fruttuoso e non riuscisse ad arrivare nella sua terra, allora dovrà tornare a casa del padrone e servirlo nuovamente secondo i patti. Amet accetta questa taglia e i patti, promettendo di servire bene e lealmente e di pagare le 400 lire. Per maggiore sicurezza del suo padrone, in caso fuggisse, porta come garanzia Amet di Algeri schiavo di don Gaspar de Requesens e Abarca schiavo del quondam Joan Antonio Palou di Tabarca e uno schiavo di Miquel Calabres proveniente da Gerbens ma di cui non viene indicato il nome, tutti presenti per far sì che ciò che Amet promette sia obbligato a mantenere. Non solo, ma se lui fuggirà e non dovesse tornare, si impegnano a pagare loro stessi le 400 lire di taglia a Blancafort e a servirlo in vece di Amet oppure a pagare perché venga svolto per il Blancafort lo stesso servizio che avrebbe dovuto svolgere Amet durante il periodo di taglia come se non fosse mai fuggito. Blancafort accetta queste garanzie ad ulteriore patto che se uno di questi schiavi venisse nel frattempo liberato, provvederà a sua volta a trovare un’altra garanzia. Testimoni: mestre Antiogo Meli e Francesch Jorgii, filatori abitanti a stampace e marina e lo schiavo (di cui non scrivono il nome) di Miquel Calabres.
Il 24 luglio dello stesso anno, Abarca, schiavo appartenuto prima al dottor Juan Antoni Palou, avvocato fiscale e patrimoniale e, dopo la sua morte, a sua moglie Francesca Palou y Garcet, essendo stato nel frattempo affrancato, firma un atto in merito alla sua partecipazione in qualità di garante all’atto di taglia del 12 maggio 1606 a favore di Amet di Algeri. La condizione della sua garanzia nell’atto di taglia era che, nel caso fosse stato liberato nel frattempo, avrebbe provveduto a dare un altro moro in suo luogo come garante. Quindi considerato che ora Abarca intende ritornare nella sua terra, essendo stato liberato, in presenza di Pere Blancafort dà in cambio di se stesso come garante Abrahim di Bona, presente a questo atto, schiavo di Gaspar Bonato, mercante di Cagliari, con le medesime obbligazioni. Abrahim accetta le responsabilità di garanzia. Promette che sarà tenuto a tutte le cose che Abarca promettè. Tesimoni sono Gavinus Penducho Carta, scrivano, e Jacobus Gamboa, portario regio.

Consistenza

Cc.3

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Cartaceo

Lingua

Catalano

Soggetto conservatore

Autore trascrizione

Beatrice Schivo

Autore della riproduzione digitale

Beatrice Schivo

Formato

.jpeg

ESC - Ente schedatore

Beatrice Schivo

Autore della scheda

UniCa

Data creazione della scheda

2023-08-03

ha luogo Ambito Territoriale

Cagliari

Diritti d'accesso

Pubblico

hasCopyright

Libero per fini di studio

Collezione

Annotazioni

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