Inventario di schiavi del 17 agosto 1603
Contenuto
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Titolo
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Inventario di schiavi del 17 agosto 1603
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Livello descrittivo
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Unità documentaria
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Data di inizio
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17 agosto 1603
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Ambiti e contenuto
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Inventario della presa realizzata dal patrone Joan Baptiste Lalgiu nei mari di Berberia, fatto per ordine del nobile procuratore reale e giudice del reale patrimonio alla presenza del portiere ordinario della reale procurazione e dello scrivano sostituto del notaio e scrivano della procurazione reale.
L’inventario registra un moro di nome Adalla, uno schiavo di nome Amet, un altro di nome Ali e un altro di nome Amet. Tutti gli schiavi sono affidati a Johan Baptista Loqui.
Testimoni: Damia de Ziruli di Sassari e Francesco Guasch, scrivano e abitante di Cagliari. Si fa nota che il viceré ha preso un moro per il diritto di joya. Il diritto detto di "joya" era un privilegio che consisteva nell'usanza del viceré e del procuratore reale di pretendere, ad ogni pubblico incanto, uno schiavo o una schiava per sé a titolo di omaggio.
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Consistenza
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C.1
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Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
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Cartaceo
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Lingua
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Catalano
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Autore trascrizione
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Beatrice Schivo
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Citazione bibliografica
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Pietro Amat di San Filippo, Della schiavitù e del servaggio in Sardegna. Indagini e studi, Stamperia reale della ditta G.B. Paravia e C., Torino, 1894; Salvatore Loi, Prigionieri per la fede: razzie tra musulmani e cristiani (Sardegna secoli XVI-XVIII), S@l Edizioni, Capoterra, 2016.
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Autore della riproduzione digitale
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Beatrice Schivo
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Data della riproduzione digitale
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2022/03
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Formato
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.jpg
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ESC - Ente schedatore
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Beatrice Schivo
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Autore della scheda
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UNICa
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Data creazione della scheda
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2022-11-16
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ha luogo Ambito Territoriale
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Cagliari
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Diritti d'accesso
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Pubblico
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hasCopyright
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Libero per fini di studio