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Titolo
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Carlo V amplia i privilegi concessi alla città di Bosa in materia di coralli (1519)
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Livello descrittivo
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Unità documentaria
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Data di inizio
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14 settembre 1519
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Ambiti e contenuto
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Con questa carta Carlo V, in qualità di Re di Sardegna, conferma a Isabella de Villamarí, ampliandoli, tutti i diritti e i privilegi già concessi in precedenza a suo padre Bernardo. In particolare, rinnova per i suoi vassalli della città di Bosa la possibilità di costruire e possedere imbarcazioni per la pesca del corallo, dedicarsi a quella attività nei mari prospicenti la città, pagare le relative tasse nel porto bosano ed esportare liberamente tale prodotto. Questo nonostante i reclami della città di Alghero, che in forza del privilegio accordatole da Pietro IV d’Aragona nel 1384, sostiene l’esclusiva titolarità per i suoi abitanti di tali diritti nell’area compresa tra Capo di Napoli – oggi Capo Frasca – e l'isola dell'Asinara.
Tale decisione assunta dal sovrano si basa su un capitolo degli statuti di Bosa che sin dal 1338 autorizza la città a possedere un porto al fine di vigilare, tra le altre cose, che gli stranieri giunti nei mari sardi per pescare corallo tornino indisturbati alle loro case senza pagare le dovute gabelle.
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Consistenza
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cc. 3
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Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
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Carta
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Lingua
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Latino
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Citazione bibliografica
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> C. TASCA, Titoli e privilegi dell’antica città di Bosa, La memoria storica-Mythos, Cagliari, 1999, pp. 175-179.
> P. TOLA, Codex diplomaticus Sardiniae, Vol. 2, Regio Typographeo, Torino, 1868, pp. 177-179.
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Data creazione della scheda
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02/09/2023
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ha luogo Ambito Territoriale
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Barcellona
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Identificativo
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ACA, Real Cancillería, Registros, reg. n. 3910, cc. 71r-73v.
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Diritti d'accesso
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Pubblico
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hasCopyright
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Soggetta ad autorizzazione