Liberazione di Amet Bofetil che ha servito e pagato secondo gli accordi
Contenuto
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Titolo
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Liberazione di Amet Bofetil che ha servito e pagato secondo gli accordi
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Livello descrittivo
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Unità documentaria
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Livello superiore
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Unità archivistica
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Data di inizio
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12 giugno 1610
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Ambiti e contenuto
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Elisabetta Alagon y Requenses, marchesa di Villasor, vedova di don Martino de Alagon libera il suo schiavo bianco di nome Amet Bofetil, proveniente da Biserta, di 30 anni e di statura media. Afferma che lo schiavo da anni ha servito bene lei, la sua casa e la sua famiglia, fedelmente e legalmente, giorno e notte, obbedendo a tutti i suoi ordini. In considerazione delle 335 lire di denaro cagliaritano, prezzo dell’acquisto di Amet, che egli stesso le ha restituito e pagato, donna Elisabetta per propria volontà e per la remissione dei peccati libera Amet Bofetil e tutta la sua prole, liberandoli da qualunque dominio e imposizione. Potranno recarsi dovunque vorranno e dimorare ovunque vorranno, potranno testimoniare, contrattare e stipulare in giudizio come qualsiasi cittadino e persona libera. Potranno scegliere il padrone che vorranno senza impedimento. Amet riconosce al patrone Salvador Izzo, napoletano di Torre del Greco, che gli deve 170 pesses da 8 reali castigliani del valore di 340 lire cagliaritane per altrettante che il detto Izzo gli ha prestato graziosamente per pagare il prezzo del riscatto alla marchesa Alagon e Requesens. Amet promette di pagare il suo debito una volta che arriverà in Berberia.
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Autore del documento
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Notaio Melchiorre Dessì
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Consistenza
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Cc.6
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Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
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Cartaceo
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Lingua
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Catalano, latino
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Autore della riproduzione digitale
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Beatrice Schivo
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ESC - Ente schedatore
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Beatrice Schivo
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Autore della scheda
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UniCa
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Data creazione della scheda
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2023-09-28
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ha luogo Ambito Territoriale
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Cagliari
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Diritti d'accesso
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Pubblico
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hasCopyright
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Libero per fini di studio