Porto di Oristano
Contenuto
Denominazione
Porto di Oristano
Descrizione
Il Porto di Oristano, in età moderna ha mantenuto una posizione di prima grandezza tra i porti sardi. L'entroterra agro-pastorale di Oristano si è rivelato il fedele alleato del suo sviluppo portuale, fornendo un sostegno vitale alla città. Nel 1612-15, i porti della Sardegna esportano oltre 260.000 starelli di grano all'anno. Cagliari copre il 60% dei carichi, ma Oristano tiene il secondo posto con il 20%, superando persino Porto Torres, porto di Sassari. Nel medesimo periodo, Oristano è seconda solo a Cagliari anche per l'esportazione di orzo e legumi (rispettivamente: il 17% dell'orzo contro il 74% di Cagliari e poco più dell'8% dei porti del Logudoro). Negli anni 1620-25, Oristano, rispetto agli altri porti ha un movimento inferiore solo ad Alghero. Nel 1636-37, il suo porto si colloca lontano da Cagliari e da Sassari, ma anche al di sotto di Alghero (3.100) e di Bosa (3.200), ed è sopravanzato dal porto dell'Ogliastra.
Vittorio Angius, per la metà dell'Ottocento, ci informa che l'area portuale di Oristano è quella attigua alla grande torre (Torre grande) dove sono presenti alcuni magazzini per lo stoccaggio della merce, ma nessuna abitazione.
In città, invece, sono attive una trentita di botteghe di mercanti, in maggioranza forestieri, algheresi e sassaresi, che smerciano prodotti del settore agro-pastorale. Pochi commerciano per l'estero, soprattutto con genovesi, interessati a comprare cereale, formaggi, bestiame e stracci. Nell'Ottocento il porto conosce una contrazione degli scambi, anche per la concorrenza sempre maggiore che viene dai nuovi porti russi della Crimea.
In città, invece, sono attive una trentita di botteghe di mercanti, in maggioranza forestieri, algheresi e sassaresi, che smerciano prodotti del settore agro-pastorale. Pochi commerciano per l'estero, soprattutto con genovesi, interessati a comprare cereale, formaggi, bestiame e stracci. Nell'Ottocento il porto conosce una contrazione degli scambi, anche per la concorrenza sempre maggiore che viene dai nuovi porti russi della Crimea.
Comune attuale
Oristano
Latitudine
39.8629491763955
Longitudine
8.552657093654547
Citazione bibliografica
Anatra, Bruno. «Come ranocchie di color terreo. Oristano e il suo marchesato nella prima età moderna». In Giudicato d’Arborea e Marchesato di Oristano: proiezioni mediterranee e aspetti di storia locale. Atti del 1. Convegno internazionale di studi, Oristano, 5-8 dicembre 1997, a cura di Giampaolo Mele, 1–2:59–80. Oristano: ISTAR, 2000.
Casalis, Goffredo. Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna. Vol. XIII. Torino: G. Maspero, 1845.
Autore della scheda
Giampaolo Salice
Data di creazione della scheda
November 15, 2023
Collezione
Annotazioni
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