Il corallo nei mari di Castelsardo
Contenuto
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Titolo
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Il corallo nei mari di Castelsardo
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Coordinate
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40°59'59.7"N 8°44'31.2"E
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Notizie storiche
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L’area di pesca del corallo situata al largo della città di Castelsardo, definita nelle fonti come «Mari di Castelaragonese», era una tra le più ricche di tutta la Sardegna. La sua importanza per l’economia del Regno è ben attestata per tutta la prima metà del Cinquecento, come dimostrano anche le frizioni legali che verso la metà dagli anni Quaranta opposero il consiglio civico di quella città e la Procurazione reale in merito alla titolarità delle imposte che vi si riscuotevano dai pescatori, e le parallele richieste di vedersi riconosciuti gli stessi privilegi accordati alla città di Alghero in materia di coralli.
Fecondità dei mari che, in ogni caso, è ben testimoniata anche per i secoli successivi, come si evince dal buon numero di coralline approdate a Castelsardo negli anni compresi tra il 1721 e il 1755. È pur vero, comunque, che per tutto il XVII e il XVIII secolo la città dovette periodicamente fari i conti, al pari della vicina Porto Torres, con l’eguale comodità offerta dagli scali corsi ai pescatori operanti nei mari tra le due isole.
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Riferimenti bibliografici
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M. MARINI – M. L. FERRU, Il corallo: storia della pesca e della lavorazione in Sardegna e nel Mediterraneo, Tema, Cagliari, 1989.
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Zona marittima
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Direzione marittima di Olbia (IT)
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Compartimento marittimo
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Compartimento marittimo di Porto Torres (IT)
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Autore della scheda
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Filippo Astori
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Data di creazione della scheda
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08/02/2024
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data di inizio
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11 aprile 1511