Schiavi feriti

Contenuto

Titolo
Schiavi feriti
Data di inizio
1605
Soggetto conservatore
Archivio di Stato di Cagliari
Storia
A Cagliari, un medico chiamato Pietro Antonio Risso, il ventiquattro dicembre del 1604, si occupa della cura di Ambarch. L’uomo ha una ferita da archibugio nel braccio destro con frattura dell’osso. Nonostante gli venga “fatta ogni diligenza”, Ambarch muore l’otto gennaio successivo.

Altre due relazioni mediche dello stesso periodo evidenziano la gravità delle ferite subite da alcuni schiavi.

Alì, ricoverato nel marzo 1605, è orbo a entrambi gli occhi, ferito con un colpo di artiglieria nella spalla destra e nella “giuntura del braccio” destro con “rottura della carne” e frattura dell’osso. Presenta anche una dislocazione della spalla sinistra con rottura dell’osso. Ha un’altra frattura nella mandibola sinistra e tre colpi nella testa con frattura. L’entità delle ferite è così grave che le cure e tentativi di salvarlo da parte del chirurgo Dominico Passano si rivelano vani e Alì muore tre giorni dopo.

Un altro schiavo viene assistito dallo stesso medico per una “febbre putrida, malarica, pestilenziale”. Anche in questo caso, nonostante ogni tentativo, l’uomo muore il diciassette marzo dello stesso anno.
Lingua
Catalano
Caratteristiche fisiche del documento
Cartaceo
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Pubblico
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Libero per fini di studio
Trascritto da
Beatrice Schivo
Autore
Beatrice Schivo
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