Isola di San Pietro. Progetto tabarchino di popolamento

Contenuto

Titolo

Isola di San Pietro. Progetto tabarchino di popolamento

Titolo originale

Progetto per il stabilimento d'una colonia o sia popolazione nell'isola di San Pietro da ricavarsi dal soprabondante popolo che si trova attualmente nell'isola di Tabarca appartenente al signor Giacomo Lomellini genovese.

Data di inizio

1736

Ambiti e contenuto

Progetto di popolamento presentato al viceré di Sardegna Rivarolo dal tabarchino Agostino Tagliafico

Autore del documento

Agostino Tagliafico

Segnatura o codice identificativo

ASTO, Corte, Paesi, Sardegna, Feudi, mazzo 18, s.n.

Lingua

italiano

Condizioni che regolano l'accesso

pubblico

Condizioni che regolano la riproduzione

libera

Soggetto conservatore

Archivio di Stato di Torino

Trascrizione

Progetto per il stabilimento d'una colonia o sia popolazione nell'isola di San Pietro da ricavarsi dal soprabondante popolo che si trova attualmente nell'isola di Tabarca appartenente al signor Giacomo Lomellini genovese.

1. Si ha notizia accertata che la popolazione dell'isola di Tabarca è aumentata a tal segno che si è resa a carico del proprietario di essa la manutenzione di un soverchio numero di gente della quale il medesimo desidererebbe di sgravarsi; e parte dello stesso popolo, per le angustie nelle quali vive, uscirebbe volentieri qualora avesse un luogo dove poter abitare mediante qualche anticipato soccorso del sovrano sotto la di cui dominazione potesse stabilirsi.

2. Infatti si assicura che in detta isola, ossia scoglio, di Tabarca è cresciuta a tal numero la detta popolazione che per non lasciarla maggiormente moltiplicare | non si dà attualmente licenza né a giovani né alle figlie di maritarsi; e quando ciò succede furtivamente li scacciano dall'isola, onde sono in obbligo di passare in Barberia, dove sono tollerati, ma per la coabitazione con quei barbari esposti al pericolo di rinnegare la fede cattolica, come si suppone che alcuni abbino già fatto.

3. Oltre quelli che come sopra sono passati ad abitare nella costa di Barbaria, che si dicono in numero di trecento e più persone, e che facilmente l’abbandonerebbero per un'altra abitazione, si assicura che si ritrovano attualmente più di duecento figlie nubili e conseguentemente altrettanti giovani, onde si potrebbe per il meno calcolare presente più di settecento persone che si potrebbero cavare da colà al che si suppone volentieri aderirebbero e darebbero anche la mano il padrone di detta isola per sgravarsi da un sovrabbondante per l'uso e servizio ch’egli ne ricava per la pesca de coralli, per essere la manutenzione di tutto quel popolo a suo carico in un’isola, ossia scoglio, che non produce da se stessa alcuna sussistenza, non essendovi che alcuni alberi di fichi.

4. Questa gente servile, avvezza a vivere parcamente e miseramente, si dice peraltro di buoni costumi, ubbidiente alla giustizia, industriosissima et inclinatissima al travaglio per procacciarsi il vito, essendovi tra di essa ogni sorte di operarj abili anche per la costruzione di case.

5. La principale professione di questi uomini essendo quella della pesca dei coralli nulla può meglio convenire ad essi che la situazione di questo Regno, nel quale non si ignora la quantità che vi si pesca ogni anno da circa cinquecento coralline forestiere, tra napolitane, trapanesi e genovesi, che si distendono in tutto |il littorale di esso, e la maggior parte in quello di ponente e fanno un profitto considerabilissimo, che non sa farsi dal regnicoli per la naturale loro incuria.

6. Nulla potrebbe anche meglio convenire al servizio di sua maestà e vantaggio delle sue regie finanze e del regno che l'introduzione di tali uomini per la pesca suddetta e per quella del tonno per le ragioni seguenti.

7. Questi nuovi abitanti farebbero l’istesso partito col signor Giacomo Lomellino di dargli tutto il corallo ordinario a lire 4:30 moneta di Genova la libbra ed ha lire 5 il grosso detto signore ne tira da lire 9 in 15 la libbra. E Però vero che gli anticipa per ogni corallina Nuova 82 pezzi di lire 5 di Genova cioè pezze 61 prima della pesca ed il restante al fine di essa; osservando che detto signore un considerabile vantaggio Nonostante che paghi 5000 scudi di tributo | al Bey di Tunisi e 4000 quello di alger come si potrà meglio vedere dal conto dimostrativo che si unisce a questo progetto; e perciò molto maggior profitto ne caverebbe questo governo essendo sicuro che la pesca de Coralli è molto abbondante da queste parti.

8. Questo è il vantaggio che direttamente ne potrebbe derivare alle Regie Finanze.

9. Quelli che ne potrebbe risentire il regno sono anche considerabili e li più immediati sono di potere alle esempio di detti nuovi abitanti industriarsi il regnicoli a fare anch'essi la stessa pesca dei Coralli invece che si è lasciata fin'ora in chiaramente fare da Forastieri; che li medesimi potrebbero anche impiegarsi per Le Tonnare invece che il maggior numero di quelli che presentemente travagliano in esse sono forastieri delle stesse su dette Nazioni./

10. La situazione più propria per questa nuova popolazione potrebbe essere una delle due Isole di San Pietro o di Sant'Antioco. Ambi sono D'una più che sufficiente capacità avendo ognuna desse Venti miglia circa di circuito.

11. Quella di Sant'Antioco nella quale via giurisdizione questo arcivescovo di Cagliari è attaccata al continente del regno per un ponte ed è già in buona parte coltivata dagli abitanti di Iglesias che vanno ogni anno aumentando li loro seminati.

12. L'altra di San Pietro che appartiene direttamente a sua maestà si trova in vicinanza della suddetta ma totalmente separata e poco distante da Portoscuso onde di facile accesso da questa parte avendo anche in maggior vicinanza l'Isola Piana Dove si fa la pesca del tonno. Si trova detta isola totalmente disabitata servendo di solo pascolo a capre selvatiche che si trovano ivi. Il terreno è egualmente / fertile come quello di Sant'Antioco ripieno di acque anche più salubri e dove non vi è intemperie; vi sono Boschi anche propri e sufficienti Non solo per la costruzione di poche case ma anche di una città.

13. Questa dunque si crederebbe più propria per introdurvi una nuova popolazione come quella che si propone per le seguenti considerazioni.

14. Primo perché nel stabilirla in altra parte del regno dove avessero comunicazione con li regnicoli non sarebbe sperabile che potessero sussistere mentre li sardi vedono malvolentieri ogni sorte di Forastieri e singolarmente quelli che si industriano per procacciarsi il loro Vito onde sarebbe poco sicura detta nuova popolazione dalle invasioni e furti de medesimi sardi.

15. Secondo conviene peraltro che la medesima sia in luogo dove possa facilmente attendere alla principale sua professione della pesca del corallo e non vi e luogo che possa dirsi più proprio di detta Isola di San Pietro/ dove attualmente si pesca abbondantemente da Forestieri oltre di che non sono in molta distanza per passare alle altre coste del regno.

16. Si trova detta isola in situazione vicina alle tre principali Tonnare che sono Portoscuso Porto Paglia e l'isola Piana nelle quali potrebbero anche servire con utilità in luogo dei Forestieri che si fanno venire ogni anno da padroni delle Tonnare da Sicilia Napoli e Genova è che fanno il profitto che potrebbe farsi data li abitanti. Si potrebbero eziandio col tempo e per mezzo di questi nuovi abitanti stabilire comodamente nuove Tonnare nella medesima Isola e o in vicinanza di essa ch'essendo sottovento delle 3 già menzionate non potrebbero dare alcun motivo di doglianza alli proprietari a Quali sono stati allenate dal Real patrimonio poiché non sarebbero di alcun pregiudizio ad esse.

17. Si potrebbe scegliere in essa uno dei diversi piccoli porti naturali che vi si trovano per riporvi le loro Coralline E si potrebbe stabilire in poca lontananza la loro abitazione.

18. Sarebbe però indispensabile di costruire Ivi una torre di qualche capacità non solo per difendere tal porto è la popolazione che si stabilirebbe sotto il cannone di essa dalle invasioni de turchi e per impedirgli il disbarco ma anche per contenere in ogni/ evento li stessi abitanti.

19. Questa torre Si potrebbe mettere in stato sulla economia dell'amministrazione ed è sperabile che la stessa popolazione potesse con il tempo supplire alla manutenzione di essa. Intanto dovrebbe essere provveduta di 6 pezzi di cannone che dovrebbero somministrarsi dalla Reggia artiglieria col numero delle altre armi necessarie che potrebbero prendersi dalli magazzeni di questo regno.

20. Si dovrebbe stabilire per governatore qualche vecchio uffiziale di infanteria di sperimentata fedeltà per abitare nella torre con il numero di 12 O più invalidi per la custodia di essa è per invigilare agli andamenti di questi nuovi abitanti.

21. Si potrebbe anche stabilire un ministro o sia uffiziale del patrimonio il quale avesse cura per lì dritti reggi e per impedire li contrabbandi.

22. Per stabilire Tuttavia questa nuova popolazione sarebbe indispensabile / anticipare loro il mantenimento fino a che con la loro Industria e fatica potessero ricavare dalla coltura delle terre che loro si assignarebbero il loro sostenimento che con il progresso del tempo riuscirebbe loro molto facile per la fertilità del terreno invece che nell'isola di tabarka conviene che vivano unicamente col prodotto della pesca dei Coralli col quale il loro padrone vende l'oro scarsamente ed a caro prezzo le vettovaglie per la loro sussistenza. È vero che con il progresso del tempo e dopo passati gli anni di franchigia che sogliono per consuetudine concedersi non solamente dal Real patrimonio ma eziandio da Baroni qual'ora occorre di fare una nuova popolazione anche con gli stessi nazionali si potrebbe esigere da essi li dritti feudali che sono soliti a pagarsi dagli altri luoghi che dipendono dal diretto dominio di sua maestà e ciò oltre la porzione del donativo al quale si potrebbero altresi far concorrere.

23. È sperabile che tali nuovi abitanti trovandosi beneficati dal sovrano e di aver migliorato di condizione potrebbero affezionarsi e rendersi fedeli forzi anche di più degli altri sudditi regnicoli assuefatti a tante mutazioni di governi come loro è succeduto in tutti i tempi e Specialmente dopo la conquista che ne fece il Re Martino d'Aragona.

24. Il progetto di questa Colonia non dipenda unicamente dal signor Giacomo Lomellino | proprietario dell' Isola di tabarca ma altresì da quel popolo non essendo essi sudditi del medesimo bensì servitori salariati che ponno licenziarsi quando vogliono non avendo essi colà né terreni né altri stabili. Si suppone che sono inclinatissimi in buona parte di venire in Sardegna e conviene Come si è detto di sopra allo stesso signor Lomellino di sgravarsi del numero soverchio di essi.

25. Tuttavia quando sua maestà si degnasse di gradire questo progetto si potrebbe trattare per via del signor Conte Rivera col medesimo signor Giacomo Lomellino e chiamare in Torino il signor Giacomo Rombi suo agente In Tabarka che passa a Genova uomo di molto spirito e di sodo ed aggiustato ragionamento.

Autore trascrizione

Giampaolo Salice

Autore della riproduzione digitale

Giampaolo Salice

Formato

.jpg

ESC - Ente schedatore

LUDiCa

Autore della scheda

Giampaolo Salice

Collezione

Pagine del sito

Annotazioni

There are no annotations for this resource.