Famiglie maltesi in Sardegna
Contenuto
Titolo
Famiglie maltesi in Sardegna
Livello descrittivo
unità documentaria
Titolo originale
Articoli separati e segreti concordati con Salvatore Vella maltese sotto l’approvazione di Sua Maestà
Data di inizio
August 5, 1755
Ambiti e contenuto
Capitoli presentati dal maltese Salvatore Vella per il popolamento del Regno di Sardegna con famiglie maltesi
Autore del documento
Salvatore Vella
Consistenza
Cc.4
Lingua
Italiano
Soggetto conservatore
Archivio di Stato di Torino
Nome del soggetto produttore
Archivio di Stato di Torino
Trascrizione
Articoli separati e segreti concordati con Salvatore Vella maltese sotto l'approvazione di Sua Maestà
Primo. Le cinquanta famiglie le quali dovranno comporre la popolazione saranno tutte di nazione maltese, tolte due o tre di dette famiglie le quali potranno essere italiane.
2°. Ove li nuovi abitatori nel loro primiero sbarco nel Regno portassero seco uno o due rotoli di tabacco per persona e per loro uso non si contrasterà il suddetto trasporto e uso di detto tabacco, con ciò però all’arrivo nel Regno ne facciano una fedele consegna a chi verrà dal Viceré deputato.
3°. Quallora Sua Maestà dovesse pagare qualche somma all’Ordinario Ecclesiastico per le decime navali dovrà il Vella concorrere in detta somma a proporzione de’ terreni da esso posseduti, prendendo regola da ciò che si pagherà per quelli assegnati alla popolazione.
4°. Le razioni di pane da somministrarsi | per un anno e mezzo a’ nuovi abitanti saranno delle stessa bontà e peso di quelle che si sono date a’ greci di Montresta.
5°. Sua Maestà assegnerà alla chiesa da erigersi nella nuova popolazione starelli 60 di terra, al parroco starelli 100, al vice parroco, starelli 40.
Coll’esenzione del pagamento del diritto territoriale ossia della decima e mezza decima rispettivamente de’ frutti.
Sarà a carico del parroco e del Vice parroco il far coltivare li loro rispettivi terreni e della chiesa ed a’ sindaci della popolazione di aver anche cura ossia attenzione che si coltivino quelli della chiesa e venga il prodotto da essi convertito in parte in beneficio di detta chiesa ed il rimanente secondo l’uso del Regno tenuto in fondo per conto della medesima.
Per la costruzione della chiesa, la quale sarà sotto il titolo dell’ Immacolata Concezione, Casa Parrocchiale, provisione de’ vasi sacri, suppellettili necessarie ad essa, comeppure per la prima provisione de’ bovi, attrazzi e sementi per la coltura de’ beni assegnati alla detta chiesa, si stabilirà quella somma che, previe le necessarie cognizioni, si crederà opportuna dal discreto giudizio del Viceré e dell’Intendenza Generale sotto l’approvazione di Sua Maestà.
Ben inteso però che non si deverrà alla costruzione formale di detta chiesa se non quando sarà compita la popolazione, potendo intanto servire ad un tale uso quel vaso che si destinerà poi per la sagristia, il quale a tal effetto dovrà subito edificarsi colla mira di farne l’uso suddetto.
Per la sussistenza del parroco e vice parroco, Sua Maestà si degnerà stabilirsi per il corso di un anno e mezzo la somma di lire 12 Piemonte in cadun mese e per caduno de’ medesimi ed in caso abbisognassero di qualche anticipata si’ di denaro che di sementi, gli verrà questa somministrata dalla Real Intendenza nella proporzione accordata | alle famiglie degli altri nuovi abitanti.
Sua Maestà, a cui deve spettare la presetazione del parroco, si degnerà per la prima volta nominare un prete maltese colla condizione, però, che oltre d’esser abile e come tale approvato dal Signore Ordinario, sia uno di quelli che siensi venuti a stabilire nel principio della popolazione e per li successivi parrochi, essendovi fralle persone della popolazione soggetti capaci di esercitare questo carico, Sua Maestà si compiacerà di preferirli ad ogni altro.
6°. Ritrovandosi qualche sito concentrico alli terreni, li quali verranno assegnati alla chiesa, al parroco e vice parroco, al Vella ed a nuovi abitatori, il quale ad altro non sia atto che al pascolo e boscheggiamento, siccome di quello non è in diritto la popolazione di gioire infino a che siensi ridotti a coltura tutti li terreni ad essa come sopra assegnati; e peraltra parte introducendo in esso gli antichi nazionali soliti per l’avanti a pascolarci e boscheggiarvi.
Ciò recarebbe, non solo disturbi alla popolazione, ma produrre potrebbe ancora degli inconvenienti. Egli la Maestà Sua potrà degnarsi di prescrivere al Viceré di ordinare che frattanto niuno de’ regnicoli possa più portarsi a pascolare in detto sito concentrico sotto quelle pene che stimerà d’imporli.
Torino, a dì 5 agosto 1755
Salvatore Vella
Per ciò che riguarda la costruzione della chiesa e suoi membri, e della casa parrocchiale, comeppure la provvisione de’ vasi sacri e suppellettili necessarie e delle campane, sicome il Vella desiderarebbe, come si è espresso, di aver una chiesa di qualche comparsa, coll’erezione in essa di cinque altari, si è perciò posteriormente convenuto che, quallor Sua Maestà voglia degnarsi di stabilire per tutto quanto sopra la somma di lire 4000 di Piemonte, ogni maggior spesa che verosimilmente | vi vorrà, quand’anche non si formassero che tre o due soli altari, debba interamente rimanere per conto e carico solidario del detto Vella e della popolazione, con dichiarazione che rispetto alla prima provisione de vasi sacri e suppellettili, si degnerà Sua Maestà di far somministrare la somma necessaria a detto effetto, da computarsi indi nella predetta somma di lire 4000.
Torino, a dì 6 agosto 1755
Salvatore Vella |
Primo. Le cinquanta famiglie le quali dovranno comporre la popolazione saranno tutte di nazione maltese, tolte due o tre di dette famiglie le quali potranno essere italiane.
2°. Ove li nuovi abitatori nel loro primiero sbarco nel Regno portassero seco uno o due rotoli di tabacco per persona e per loro uso non si contrasterà il suddetto trasporto e uso di detto tabacco, con ciò però all’arrivo nel Regno ne facciano una fedele consegna a chi verrà dal Viceré deputato.
3°. Quallora Sua Maestà dovesse pagare qualche somma all’Ordinario Ecclesiastico per le decime navali dovrà il Vella concorrere in detta somma a proporzione de’ terreni da esso posseduti, prendendo regola da ciò che si pagherà per quelli assegnati alla popolazione.
4°. Le razioni di pane da somministrarsi | per un anno e mezzo a’ nuovi abitanti saranno delle stessa bontà e peso di quelle che si sono date a’ greci di Montresta.
5°. Sua Maestà assegnerà alla chiesa da erigersi nella nuova popolazione starelli 60 di terra, al parroco starelli 100, al vice parroco, starelli 40.
Coll’esenzione del pagamento del diritto territoriale ossia della decima e mezza decima rispettivamente de’ frutti.
Sarà a carico del parroco e del Vice parroco il far coltivare li loro rispettivi terreni e della chiesa ed a’ sindaci della popolazione di aver anche cura ossia attenzione che si coltivino quelli della chiesa e venga il prodotto da essi convertito in parte in beneficio di detta chiesa ed il rimanente secondo l’uso del Regno tenuto in fondo per conto della medesima.
Per la costruzione della chiesa, la quale sarà sotto il titolo dell’ Immacolata Concezione, Casa Parrocchiale, provisione de’ vasi sacri, suppellettili necessarie ad essa, comeppure per la prima provisione de’ bovi, attrazzi e sementi per la coltura de’ beni assegnati alla detta chiesa, si stabilirà quella somma che, previe le necessarie cognizioni, si crederà opportuna dal discreto giudizio del Viceré e dell’Intendenza Generale sotto l’approvazione di Sua Maestà.
Ben inteso però che non si deverrà alla costruzione formale di detta chiesa se non quando sarà compita la popolazione, potendo intanto servire ad un tale uso quel vaso che si destinerà poi per la sagristia, il quale a tal effetto dovrà subito edificarsi colla mira di farne l’uso suddetto.
Per la sussistenza del parroco e vice parroco, Sua Maestà si degnerà stabilirsi per il corso di un anno e mezzo la somma di lire 12 Piemonte in cadun mese e per caduno de’ medesimi ed in caso abbisognassero di qualche anticipata si’ di denaro che di sementi, gli verrà questa somministrata dalla Real Intendenza nella proporzione accordata | alle famiglie degli altri nuovi abitanti.
Sua Maestà, a cui deve spettare la presetazione del parroco, si degnerà per la prima volta nominare un prete maltese colla condizione, però, che oltre d’esser abile e come tale approvato dal Signore Ordinario, sia uno di quelli che siensi venuti a stabilire nel principio della popolazione e per li successivi parrochi, essendovi fralle persone della popolazione soggetti capaci di esercitare questo carico, Sua Maestà si compiacerà di preferirli ad ogni altro.
6°. Ritrovandosi qualche sito concentrico alli terreni, li quali verranno assegnati alla chiesa, al parroco e vice parroco, al Vella ed a nuovi abitatori, il quale ad altro non sia atto che al pascolo e boscheggiamento, siccome di quello non è in diritto la popolazione di gioire infino a che siensi ridotti a coltura tutti li terreni ad essa come sopra assegnati; e peraltra parte introducendo in esso gli antichi nazionali soliti per l’avanti a pascolarci e boscheggiarvi.
Ciò recarebbe, non solo disturbi alla popolazione, ma produrre potrebbe ancora degli inconvenienti. Egli la Maestà Sua potrà degnarsi di prescrivere al Viceré di ordinare che frattanto niuno de’ regnicoli possa più portarsi a pascolare in detto sito concentrico sotto quelle pene che stimerà d’imporli.
Torino, a dì 5 agosto 1755
Salvatore Vella
Per ciò che riguarda la costruzione della chiesa e suoi membri, e della casa parrocchiale, comeppure la provvisione de’ vasi sacri e suppellettili necessarie e delle campane, sicome il Vella desiderarebbe, come si è espresso, di aver una chiesa di qualche comparsa, coll’erezione in essa di cinque altari, si è perciò posteriormente convenuto che, quallor Sua Maestà voglia degnarsi di stabilire per tutto quanto sopra la somma di lire 4000 di Piemonte, ogni maggior spesa che verosimilmente | vi vorrà, quand’anche non si formassero che tre o due soli altari, debba interamente rimanere per conto e carico solidario del detto Vella e della popolazione, con dichiarazione che rispetto alla prima provisione de vasi sacri e suppellettili, si degnerà Sua Maestà di far somministrare la somma necessaria a detto effetto, da computarsi indi nella predetta somma di lire 4000.
Torino, a dì 6 agosto 1755
Salvatore Vella |
Autore trascrizione
Beatrice Schivo
Citazione bibliografica
Autore della riproduzione digitale
Giampaolo Salice
Data della riproduzione digitale
2014
Formato
.jpeg
Dimensioni del file
12,6 MB
ESC - Ente schedatore
Beatrice Schivo
Autore della scheda
LUDiCa
Data creazione della scheda
11/05/2021
Identificativo
Archivio di Stato di Torino, Corte, Paesi, Sardegna, Materie politiche, cat. 6, mazzo 6, s.n.
Diritti d'accesso
pubblico
hasCopyright
libera
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