Colonia greca di Paomia
Contenuto
Nome colonia
it
Colonia greca di Paomia
Anno fondazione
1676
Tipologia insediamento
colonia agricola
Promotore
Demetrio, Stefano, Anatasio, Tommaso Medici/Itriani
Nazione coloni
it
greci (maniotti)
Religione
it
Greco-Uniati
Luogo di origine
it
Mani (Grecia)
Luogo insediamento
Paomia
Stato insediamento
Regno di Corsica, Repubblica di Genova
Comune attuale
Cargese
Regione attuale
it
Corsica
Stato attuale
it
Italia
Descrizione
Nel 1663 Demetrio Medici, il figlio Stefano, il nipote Anatasio Medici e un Tommaso Medici aprono un negoziato con la Repubblica di Genova per trattare il trasferimento di circa settecento maniotti nel regno di Corsica.
Le trattative sono segrete e si svolgono contemporaneamente a quelle che, nello stesso anno, gli stessi maniotti intavolano col Granducato di Toscana.
Il negoziato coi genovesi produce accordi che non conoscono attuazione, anche perché i maniotti decidono di tentare la colonizzazione delle Maremme senesi, messe a disposizione dalla Toscana.
Nel 1771 i maniotti riaprono la trattativa con Genova. Gli accordi del 1663 vengono revisionati e riformulati. Ha così inizio la fondazione della colonia di Paomia, che conoscerà nei decenni successivi una notevole fioritura demografica e agricola.
All'inizio degli anni Trenta del Settecento, lo scoppio dei tumulti genovesi impone ai maniotti di scegliere se schierarsi coi ribelli isolani oppure col governo della Superba. La scelta della seconda opzione costa caro ai maniotti: Paomia viene distrutta dai corsi e i coloni sono costretti a rifugiarsi ad Ajaccio.
È l'inizio di una nuova dispersione, che porterà i rappresentanti degli esuli ad aprire nuove trattative per trovare altrove un nuovo inizio. I maniotti trattano con la Minorca Britannica, con la Sardegna sabauda e con la Spagna borbonica.
Le trattative sono segrete e si svolgono contemporaneamente a quelle che, nello stesso anno, gli stessi maniotti intavolano col Granducato di Toscana.
Il negoziato coi genovesi produce accordi che non conoscono attuazione, anche perché i maniotti decidono di tentare la colonizzazione delle Maremme senesi, messe a disposizione dalla Toscana.
Nel 1771 i maniotti riaprono la trattativa con Genova. Gli accordi del 1663 vengono revisionati e riformulati. Ha così inizio la fondazione della colonia di Paomia, che conoscerà nei decenni successivi una notevole fioritura demografica e agricola.
All'inizio degli anni Trenta del Settecento, lo scoppio dei tumulti genovesi impone ai maniotti di scegliere se schierarsi coi ribelli isolani oppure col governo della Superba. La scelta della seconda opzione costa caro ai maniotti: Paomia viene distrutta dai corsi e i coloni sono costretti a rifugiarsi ad Ajaccio.
È l'inizio di una nuova dispersione, che porterà i rappresentanti degli esuli ad aprire nuove trattative per trovare altrove un nuovo inizio. I maniotti trattano con la Minorca Britannica, con la Sardegna sabauda e con la Spagna borbonica.
Bibliografia
Salice, Giampaolo. «“Per venire a Corsiga abitare”. Negoziazione e nascita di una colonia». In Gli stranieri della Repubblica. Controllo gestione e convivenza a Genova in età moderna, a cura di Andrea Zappia, Francesca Ferrando, e Fausto Fioriti, 221–42. Saluzzo: Editrice Fusta, 2023.
Creatore
Giampaolo Salice
Data d'invio
05/12/2019
Relazione
Collezione
Risorse correlate
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Titolo | Etichetta alternativa | Classe |
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