Tonnara di Porto Paglia
Contenuto
Denominazione
Tonnara di Porto Paglia
Data
1654
Descrizione
La tonnara di Porto Paglia è concessa a Nicolao Pintor nel 1595.
In seguito a pubblica grida e relativa asta del 4 luglio 1602, la tonnara venne presa in appalto dal mercante cagliaritano Pietro Porta.
Il 26 maggio 1607 Porta la cedette con tutti i diritti e obblighi a Francesco Mallo, altro genovese residente a Cagliari, che la conservò fino al 1624, quando dovette passarla al genovese Antonio Pallero.
Nel 1630, dopo varie vicissitudini, la tonnara viene acquistata insieme a quella di Porto Scuso da Benedetto Nater
Nel 1654 è tra le sei tonnare cedute in perpetuo a Girolamo Vivaldi con diploma di Filippo IV.
Il 14 gennaio 1655 successivo venne venduta a don Alfonso Brunengo.
In seguito a pubblica grida e relativa asta del 4 luglio 1602, la tonnara venne presa in appalto dal mercante cagliaritano Pietro Porta.
Il 26 maggio 1607 Porta la cedette con tutti i diritti e obblighi a Francesco Mallo, altro genovese residente a Cagliari, che la conservò fino al 1624, quando dovette passarla al genovese Antonio Pallero.
Nel 1630, dopo varie vicissitudini, la tonnara viene acquistata insieme a quella di Porto Scuso da Benedetto Nater
Nel 1654 è tra le sei tonnare cedute in perpetuo a Girolamo Vivaldi con diploma di Filippo IV.
Il 14 gennaio 1655 successivo venne venduta a don Alfonso Brunengo.
Nel Settecento scoppia una lunga e dispendiosa lite fra gli eredi Brunengo, padre prima e figlio poi, conti di Monteleone, e il marchese della Guardia e duca di San Pietro, proprietario della tonnara di Portoscuso, per questioni di competenza sulle acque circostanti la tonnara sino alla spiaggia di Canal’e Trincas.
La tonnara venne riscattata dalla Corona con sentenza del Regio Patrimonio il 3 marzo 1803.
Nel 1864, la tonnara venne acquisita dai mercanti genovesi Giacomo Carpaneto e Giuseppe Ghillino.
Nel Novecento la Regione Sarda subentra alla IPSA, società genovese degli eredi Carpaneto, per affidarla a una cooperativa costituita da seicento soci, la Co.To.Ri.Ca (Cooperativa Tonnarotti Riuniti Carloforte). La nuova gestione durò solo dieci anni. Nel 1974 la pratica della pesca fu sospesa e cinque anni dopo arrivò per la Cooperativa il fallimento
Nel 1864, la tonnara venne acquisita dai mercanti genovesi Giacomo Carpaneto e Giuseppe Ghillino.
Nel Novecento la Regione Sarda subentra alla IPSA, società genovese degli eredi Carpaneto, per affidarla a una cooperativa costituita da seicento soci, la Co.To.Ri.Ca (Cooperativa Tonnarotti Riuniti Carloforte). La nuova gestione durò solo dieci anni. Nel 1974 la pratica della pesca fu sospesa e cinque anni dopo arrivò per la Cooperativa il fallimento
L'Amministrazione statale nel 1861 stabili di venderla e presentò alla Camera dei deputati il relativo schema di legge.
Con decreto reale 25 maggio 1865 n. 2310, che approva la convenzione 14 dicembre 1864 stipulata fra il ministro delle finanze ed i signori Ghilino Giuseppe e Carpaneto Giacomo, la tonnara di Porto Paglia fu venduta.
Con decreto reale 25 maggio 1865 n. 2310, che approva la convenzione 14 dicembre 1864 stipulata fra il ministro delle finanze ed i signori Ghilino Giuseppe e Carpaneto Giacomo, la tonnara di Porto Paglia fu venduta.
Comune attuale
Gonnesa
Latitudine
39.27366174229218
Longitudine
8.440964493403968
Citazione bibliografica
Capriata, Nicolò. «Profilo storico delle tonnare di Carloforte tra il XVI e il XX secolo». AMMENTU - Bollettino Storico e Archivistico del Mediterraneo e delle Americhe 1, fasc. 14 (7 novembre 2019): 63–72. https://doi.org/10.19248/ammentu.338.
Pavesi, Pietro. L’industria del tonno: relazione alla Commissione reale per le tonnare. Roma: Tipografia Eredi Botta, 1889.
Autore della scheda
Giommaria Carboni
Giampaolo Salice
Data di creazione della scheda
April 4, 2023
Collezione
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 Torre di Porto Paglia |
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Annotazioni
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