Salina Pompongias

Contenuto

Denominazione
it Salina Pompongias
Data
1650
Descrizione
it Nel Seicento, la produzione delle saline di Oristano poteva arrivare a superare di poco i 2.000 quartini (1 quartino è pari a 1 rasiere e a 2 starelli). L'80% provenienti dalla salina grande (o di Sabocus), il 15% da Pau (o Pauli) Pirastu, il resto da Mistras. Nel 1675 si vendono poco meno di 1.200 quartini 80% Sabocus, Mistras 12%, Pompongias 4,5%, 1% Pau Pirastu). Il prodotto delle saline di Oristano era per un terzo circa costituito da sale nero, che si vendeva a 5 soldi lo starello, se acquistato all'origine, al doppio in dogana; il sale bianco costava due volte tanto. Per quantità, per qualità e per prezzi questo sale non era competitivo con quello di Sassari (che andava a 30 soldi il rasiere), tantomeno con quello di Cagliari (che costava 26 soldi il quartino, fino a 38 se imbarcato da altro porto). Il sale dell'Oristanese veniva comprato in città e nei suoi campidani, nelle incontrade di Parte Usellus, Parte Montis e Monreale, ad est verso Parte Ocier, nel Mandrolisai, Parte Barigadu Jossu e incontrada di Sedilo, a nord verso Bosa e la sua Planargia, nel Marghine, nel Goceano e nel Monteacuto, arrivando fino ad Alghero e, talvolta, ad est fino ad Orgosolo.
Comune attuale
it Oristano
Latitudine
it 39.75510035717962
Longitudine
it 8.525357798892562
Citazione bibliografica
it Anatra, Bruno. «Come ranocchie di color terreo. Oristano e il suo marchesato nella prima et‡ moderna». In Giudicato d’Arborea e Marchesato di Oristano: proiezioni mediterranee e aspetti di storia locale. Atti del 1. Convegno internazionale di studi, Oristano, 5-8 dicembre 1997, a cura di Giampaolo Mele, 1–2:59–80. Oristano: ISTAR, 2000.
Autore della scheda
it Giampaolo Salice
Data di creazione della scheda
it 02/08/2023
Collezione
ASMSA | Saline

Risorse correlate

Contenuti con "Relazione: Salina Pompongias"
Titolo Classe
Saline di Oristano Oggetto fisico