Per un'interpretazione del riformismo agrario settecentesco in Sardegna
Titolo
Per un'interpretazione del riformismo agrario settecentesco in Sardegna
Autore
Mario Atzori
Data
1975
Lingua
it
Tipo
Journal Article
Author
Mario Atzori
Tipo documento
Journal Article
Abstract Note
In Sardegna, l'insediamento capitalistico è un fatto recente.
Tuttavia i suoi effetti sono abbastanza visibili: il declino progressivo
del sistema agropastorale - fulcro dell'economia precapitalistica
dell'isola - e il sorgere dei rapporti di produzione del sistema borghese
con le relative contraddizioni di classe. Ma a monte dell'attuale
situazione esistono presupposti che ci mostrano quale sia stato
l'inizio del trapasso della Sardegna dal sistema precapitalistico a
quello capitalistico. Questo momento iniziale lo si può scorgere
nell'arrivo dei Piemontesi in Sardegna nel 1720. E per cogliere la
dinamica di tale trasformazione ritengo che il punto nodale sia da
rintracciare nell'annoso problema connesso al processo di formazione
della proprietà «perfetta»; come è noto, nell'isola esso ha avuto
una particolare storia strettamente congiunta alla presenza della
Casa Sahauda.<br/>
Nel '700, il primo presupposto strutturale che si andava formando,
nella maggior parte dei paesi europei, era da un lato
l'organizzazione economica della classe borghese e dall'altro il
presupposto sovrastrutturale dello stato assolutistico e riformista
che agevolava il consolidarsi della borghesia. Partendo da questa
considerazione, utilizzando il solo problema connesso alla formazione
della proprietà privata, si intende verificare quali contraddizioni
emergessero tra classe feudale e borghesia durante il periodo
assolutistico, sia in Sardegna come in Piemonte, affrontando l'analisi per quest'ultima regione in termini generali e come elemento di paragone.
Tuttavia i suoi effetti sono abbastanza visibili: il declino progressivo
del sistema agropastorale - fulcro dell'economia precapitalistica
dell'isola - e il sorgere dei rapporti di produzione del sistema borghese
con le relative contraddizioni di classe. Ma a monte dell'attuale
situazione esistono presupposti che ci mostrano quale sia stato
l'inizio del trapasso della Sardegna dal sistema precapitalistico a
quello capitalistico. Questo momento iniziale lo si può scorgere
nell'arrivo dei Piemontesi in Sardegna nel 1720. E per cogliere la
dinamica di tale trasformazione ritengo che il punto nodale sia da
rintracciare nell'annoso problema connesso al processo di formazione
della proprietà «perfetta»; come è noto, nell'isola esso ha avuto
una particolare storia strettamente congiunta alla presenza della
Casa Sahauda.<br/>
Nel '700, il primo presupposto strutturale che si andava formando,
nella maggior parte dei paesi europei, era da un lato
l'organizzazione economica della classe borghese e dall'altro il
presupposto sovrastrutturale dello stato assolutistico e riformista
che agevolava il consolidarsi della borghesia. Partendo da questa
considerazione, utilizzando il solo problema connesso alla formazione
della proprietà privata, si intende verificare quali contraddizioni
emergessero tra classe feudale e borghesia durante il periodo
assolutistico, sia in Sardegna come in Piemonte, affrontando l'analisi per quest'ultima regione in termini generali e come elemento di paragone.
Access Date
2016-07-01 14:54:36
Data
1975
Extra
00001
Issue
1973-1974 pubbl. 1975
Lingua
it
Library Catalog
eprints.uniss.it
Pagine
70-136
Publication Title
Studi sardi
Titolo
Per un'interpretazione del riformismo agrario settecentesco in Sardegna
URL
http://eprints.uniss.it/3156/
Volume
23, Parte II
Attachment Title
Snapshot
Full Text PDF
Collezione
Citazione
Mario Atzori, “Per un'interpretazione del riformismo agrario settecentesco in Sardegna,” Colonizzazioni Interne e Migrazioni, accesso il 28 aprile 2025, http://storia.dh.unica.it/risorse_omc/items/show/782.
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