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Conferma di inizio lavori al pontile di approdo di Sant'Antioco
conferma rivolta al Signor Farchi Alberto da parte dell'ingegnere capo dell'ufficio del genio civile di Cagliari dell'imminente inizio dei lavori di sistemazione nei piazzali adiacenti al pontile di approdo.
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Intervista a Rosalba Cossu La professoressa Rosalba Cossu è stata intervistata a casa sua e racconta i suoi 20 anni di insegnamento presso la scuola media "Mannai" di Sant'Antioco.
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Intervista a Luciano Serra Luciano Serra racconta la sua esperienza di pescatore, con riferimento alla pesca nei pressi dell'Iosla della Vacca. Descrive inoltre la sua passione per l'intreccio di nasse in giunco
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Sant'Antioco nella relazione del visitatore Martín Carrillo Il documento contiene una breve descrizione dell'isola di Sant'Antiocco e una breve biografia del santo stesso.
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Sull'inaugurazione della tratta ferroviaria Siliqua-Sant'Antioco Comunicazione inviata al sindaco di Siliqua e in seguito al sindaco di Sant'Antioco per avvisare che il 13 maggio 1926 avverrà l'inaugurazione della ferrovia. Un treno speciale partirà da Siliqua alle ora 9 e 45 e percorrerà l'intera linea ferroviaria.
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Richiesta per la costruzione di uno scalo di alaggio, ovvero di fortificare gli approdi Documenti riguardanti la richiesta per la costruzione di uno scalo di alaggio al porto di Sant'Antioco
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Il Ponte romano Il ponte era parte integrante della strada romana che univa Karalis, l’antica Cagliari, e Sulci, che nel suo ultimo tratto verso l’isola si snodava con un sistema di ponti e strade lastricate attraversando la zona dello Stagno di Santa Caterina e i suoi isolotti.
Oggi, rimane visibile ancora un breve tratto dell’originale strada romana, parzialmente sommersa ma ben visibile nelle giornate di bassa marea.
Una particolarità del Ponte Romano rispetto alle altre strutture simili in Sardegna è la sua originale funzione: mentre gli altri esempi di ponti servivano ad attraversare fiumi e torrenti o superare dislivelli, questo ponte di fatto collegava un’isola alla terraferma.
Il suo utilizzo si è protratto nei secoli fino a tempi recenti, come è testimoniato dall’asfalto che lo copre. Si conservano alcune fotografie in bianco e nero dei suoi ultimi anni di servizio che lo vedono accostato alla ferrovia.
Si presenta con una struttura allungata a due arcate e si può ipotizzarne originariamente una terza centrale. Il paramento, a pietre più o meno squadrate, mostra anch’esso il segno dei numerosi interventi.
Il nome “Su Ponti Mannu” con cui viene spesso ricordato, denota l’esistenza di altri ponti, più piccoli, che legavano l’isola di Sant’Antioco al continente sardo ma che sono stati distrutti.
Dal Bullettino Archeologico Sardo, sappiamo che già nel 1857, il ponte era “è del tutto abbandonato , nè vi si può passar che a piedi”.
Oggi, dopo i restauri del 1858, del 1893 e del 1920, il ponte si trova su un prato, frutto di un riempimento attuato attorno al 1940 per consentire ai mezzi militari il facile raggiungimento della banchina o il trasporto delle merci con mezzi gommati per il continente sardo, senza passare dal ponte romano.
Nel 1954, con la costruzione della strada, l’utilizzo del ponte venne abbandonato e divenne così un monumento e non più un mezzo per la viabilità da e per l’isola di Sant’Antioco.
Nel 2006 un progetto di restauro ha consentito di conservare il monumento che rischiava il degrado irreversibile soprattutto delle sue parti più delicate come le volte in arenaria e i parapetti.
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Intervista a Roberto Lai Il signor Roberto Lai racconta la storia del simulacro di Sant'Antioco dal XVIII secolo a oggi, fornendo dettagli sulla storia della vita del Santo, tra leggende e qualche fonte scritta.
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Comunicazione del comitato di agitazione pro ferrovia al sindaco di Sant'Antioco Lettera di grave critica da parte del comitato d'agitazione pro ferrovia contro il sindaco di Sant'Antioco perché ignora le continue richieste delle associazioni e della popolazione.
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Bonifica per il porto di Sant'Antioco Progetto: rilievo del lungomare e del porto finalizzato a delimitare la zona da bonificare per la futura sistemazione del porto
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Intervista a Matteo Guglielmini Matteo Guglielmini, custode della Torre di Canai per l'associazione Italia Nostra, racconta le fasi della riconversione della torre in residenza privata e del successivo restauro del monumento da parte di diversi enti territoriali.
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Intervista a Silvestro Papinuto Ex minatore, artista e scrittore autodidatta, che spesso frequenta la zona della Torre di Canai, Silvestro Papinuto (72 anni di Domusnovas) ci racconta come abbia trovato in Canai uno dei luoghi più adatti alla sua arte.
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Testimonianze sul ritrovamento del corpo di Sant'Antiocco Interrogatorio effettuato sui testimoni dell'incontro del corpo di Sant'Antiocco nella chiesa e isola omonima
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Intervista a Salvatorina Iesu La signora Salvatorina Iesu, attuale consigliera comunale, racconta del simulacro di Sant'Antioco in riferimento alla festività e al rapporto con il mare.
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Intervista a Pinella Bullegas Pinella Bullegas racconta la storia della scultura "La sirena del mare" realizzata dal marito Gianni Salidu artista- scultore di Sant'Antioco.
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Patente di Maestro d'Ascia di Balia Giulio
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Chiesa distrutta di Santa Lisandra Chiesa ormai completamente scomparsa ma di cui si conserva il toponimo e rare memorie orali
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Carta corografica del Regno di Sardegna Carta corografica del Regno di Sardegna delineata nel 1817 da Gioan Antonio Maina, fol. 1 Mss.
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Vita di Sant'Antioco, medico e martire Contiene copia di una relazione redatta a Cagliari in data sconosciuta (XV-XVI sec.) sulla vita e il martirio di Sant'Antiocco da parte dell'imperatore Adriano.
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Ex stazione ferroviaria di Sant'Antioco Progettato e costruito come stazione di II Classe con Magazzino Merci. La struttura è composta da un piano terra con quattro locali e in aggiunta il magazzino merci, mentre il primo piano è composto da cinque locali. Oggi il piazzale esterno alla stazione è stato asfaltato e riconvertito nel piazzale Sandro Pertini.
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Patente di Maestro d'Ascia di Luigi Senis Certificato con il quale il Signor Senis Luigi ottiene la Patente di Maestro d'Ascia che autorizzava Senis Luigi a poter costruire bastimenti fino a 50 tonnellate di portata.
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Verbale del Consiglio Comunitativo di Sant'Antioco sulla consegna di provvigioni al Forte e di lettere alla Torre di Cannai Il Consiglio Comunitativo di Sant'Antioco chiede che la Regina gli fornisca aiuto per quanto riguarda la consegna di provvigioni ai combattenti stanziati nel Forte del Ponte per la difesa del territorio dalle incursioni barbaresche e per quanto riguarda il trasporto delle lettere alla Torre di Cannai, impegni troppo gravosi per essere compiuti dalla sola popolazione.
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Intervista ad Antonio Balia L'intervista tratta dell'esperienza di Antonio Balia come Maestro D'Ascia a Sant'Antioco.
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Il simulacro di Sant'Antioco Il simulacro di Sant'Antioco è stato costruito dallo scultore Giuseppe Zanda nel 1854 per volere dell'allora sindaco Luigi Campus. La costruzione è stata resa necessaria in quanto il simulacro, proveniente da Iglesias, era sfuggito alla rivolta degli abitanti di Sant'Antioco messa in atto perchè gli iglesienti volevano trattenere le reliquie del Santo. La statua, che in origine si trovava all'interno di una cassa a un angolo della chiesa, è stata poi spostata in una cappella costruita nel 1862, appositamente adibita per ospitare il manufatto e conclusa nel momento si è riuscito a chiudere la causa del possesso delle reliquie e degli arredi grazie al Comune di Sant'Antioco. Il simulacro si presenta al devoto con un abito in velluto rosso, commissionato nel 1866. Nella mano sinistra, un libro, che rappresenta probabilmente il Vangelo, nella destra invece la palma a indicare la morte del Santo con il martirio.
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Provvigioni alle truppe Il Consiglio Comunitativo di Sant'Antioco fa presente che la popolazione non può più provvedere alla consegna di paglia a Carloforte poiché è stata tutta consegnata alle truppe della torre e del fortino di Sant'Antioco. Il consiglio chiede che la popolazione sia sgravata dall'obbligo di provvedere queste forniture, tranne nel caso delle quote previste per la Torre di Cannai e per il Forte.